
Manca solo un passo al Basket7Laghi Gazzada per festeggiare la matematica qualificazione ai playoff nel campionato di Serie B Interregionale.
I gialloblu hanno giocato una grande prima parte di stagione, guidati dalle giocate e dalla fisicità sotto le plance di Daniele Pesenato, vero e proprio caposaldo del gruppo di coach Bruno Bianchi.
Pesenato, siete ad ormai un passo dall’obiettivo playoff, una grande soddisfazione…
“Sì, non vorrei tirarcela, però dovremmo ormai esserci per il pass playoff, a meno di suicidarci e siamo molto felici di essere così vicini a quello che era il nostro obiettivo principale”.
Cosa l’ha spinta ad accettare la proposta di Gazzada quest’estate?
“Avevo voglia di cambiare aria e il progetto presentatomi da Gazzada era molto interessante. Conoscevo già bene coach Bianchi e il fatto di giocare in una squadra con tanti giovani era sicuramente stimolante”.
Diciamo che, visti i risultati di squadra e suoi individuali, la scelta è stata più che azzeccata…
“Sì, assolutamente. Sono stato molto felice poi di ritrovare un compagno come Lovato con cui avevo fatto le giovanili a Desio e che ci sta dando una grande mano in campo”.
Non ha solo un ruolo in campo importante ma anche nello spogliatoio. Quanto è stato determinante finora il lavoro che come gruppo senior avete fatto con i più giovani?
“Molto importante. Fin dai primi allenamenti in preparazione abbiamo creato un bel gruppo che ci sta permettendo di fare poi la stagione che stiamo facendo. Avere un bel gruppo in campo e fuori fa tanto, si crea uno spirito di unione che durante determinati momenti delle partite fa la differenza”.
Senza dubbio il vostro punto di forza in questa prima parte di stagione è stata l’efficacia difensiva. Questo è stato frutto finora più di un lavoro dei singoli nei propri ruoli o di squadra?
“Penso che singolarmente si possa arrivare solo fino ad un certo punto, poi serve una giusta organizzazione di squadra per fare bene e portare a casa le partite in difesa. Noi abbiamo una fase difensiva che per forza deve coinvolgere tutti visto che cambiamo praticamente su tutti, quindi se non c’è intensità da parte di tutti non si può fare questo tipo di gioco nella propria metà campo”.
Pensava di trovare subito questa chimica con Tannoia?
“Sinceramente no, però devo dire che in carriera ho sempre trovato molto in fretta il giusto feeling con i playmaker con i quali giocavo. Con Richi mi trovo molto bene nel gioco pick’n’roll che è poi alla base delle nostre giocate offensive”.
Guardando ai playoff, che seconda fase si aspetta?
“Sicuramente difficile dal punto di vista dell’intensità. Quando vai a scontrarti con il girone toscano trovi squadre ben attrezzate sotto tutti i punti di vista, sia fisico che tecnico, quindi certamente ci sarà da faticare”.
Alessandro Burin