
Ha messo in fila 34 punti con il suo Ceriano Laghetto per conquistare la salvezza in Promozione ora, però, è tempo di nuove sfide: Gionata Brittanni è un allenatore che vuole fare l’allenatore a tutti i costi. Sì perché “mister” lo era già un po’ in campo, soprattutto nei suoi ultimi anni, quando in mezzo al campo spiccava con personalità e carisma dando indicazioni che andavano ben oltre quelle di un consiglio da un compagno più esperto, lui sentiva già di poter ricoprire questo ruolo. Poi sono arrivati il sudore, la fatica, la formazione, l’esperienza con l’Andratese, con il Rovellasca, con il Città di Cantù ed infine con il Ceriano Laghetto.
“Abbiamo fatto un lavoro enorme quest’anno – esordisce il mister – ma quando ho detto sì a questa piazza era consapevole di ciò a cui stavo andando in contro, l’obiettivo era la salvezza, una salvezza da raggiungere consci del fatto che la rosa fosse stata profondamente rinnovata e che questo gruppo aveva bisogno di un’identità”.
“Ma non solo – continua ancora il tecnico – questa squadra aveva bisogno di crescere anche tecnicamente e di basarsi su principi solidi, a fine girone d’andata, con 13 punti, ci davano per spacciati, e poi invece con lavoro e pazienza abbiamo raggiunto il nostro obiettivo. Devo dire grazie alla società ma soprattutto ai ragazzi, li ho spremuti, mi hanno sopportato, ma alla fine sono stati premiati, la loro disponibilità è stata encomiabile e sentirmi dire “Mister l’anno prossimo vado a giocare dove ci sarai tu è qualcosa che non ha prezzo”.
Ma dove sarà Brittanni la prossima stagione? Diversi contatti, ma ancora nulla di concreto.
“Che io voglia allenare è certo, ma vorrei un progetto serio ed ambizioso senza scendere di categoria, se così non fosse mi fermo per formarmi e migliorare ancora e resto in attesa di qualcuno che creda in me, Ceriano mi ha dato tanto anche a livello mentale, sono orgoglioso di questa esperienza, ma adesso cerco nuovi stimoli”.
Mariella Lamonica