
La finale di Supercoppa Italiana disputata al Pala Cardella di Erice ha visto i ragazzi della Pallamano Cassano Magnago cedere di misura al Conversano (27-25), al termine di una partita combattuta ed a lungo in equilibrio. Una serata che lascia il rammarico per un trofeo solo sfiorato, ma anche la consapevolezza di essere ormai stabilmente tra le grandi del movimento nazionale. Gli amaranto partono forte, nonostante l’assenza pesante di Gianluca Dapiran, fermato dalla squalifica e con Jack Savini non al meglio per un problema alla mano. La squadra di Matteo Bellotti gioca una prima frazione di grande intensità, portandosi avanti 6-3 al 12′ e chiudendo il primo tempo sul 13-12. La difesa tiene, Luca Monciardini risponde presente, e il Cassano mostra il volto migliore di un gruppo rodato e già maturo tatticamente.
Nella ripresa però cambia la musica. Il Conversano, privo a sua volta di Endrit Iballi, alza il ritmo e trova nuove soluzioni grazie al cambio difensivo impostato dal tandem Tarafino-Alonso, con Radovcic avanzato in posizione di centro avanti nel 5-1. La mossa sposta l’inerzia della gara: i pugliesi alzano il baricentro, recuperano palloni pesanti e colpiscono in transizione. Decisiva anche la crescita di Pasqualino Di Giandomenico, che ha guidato la rimonta biancoverde nei momenti chiave.
Il Cassano accusa un calo di lucidità nella fase centrale del secondo tempo, soprattutto in fase difensiva. Al 54′ arriva il gol del giovane Saccardo per il 23-20, il break che indirizza la sfida. Non bastano gli sforzi finali degli Amaranto, che provano a restare in scia ma si arrendono sul 27-25. Sul tabellino spiccano i nuovi innesti del Conversano, con Djurovic e Sljukic entrambi a segno cinque volte. Per Cassano resta la soddisfazione di aver tenuto testa fino all’ultimo a una delle squadre più titolate del panorama nazionale.
Il verdetto della notte del Pala Cardella consegna dunque la Supercoppa ai pugliesi, ma certifica al tempo stesso la crescita del Cassano, capace di giocarsi fino in fondo una finale di livello assoluto. Per la società amaranto resta un traguardo storico, la prima finale di Supercoppa disputata, e una base solida su cui costruire le sfide della nuova stagione.
Redazione
Foto Davide Bianchi