Jorge Mario Bergoglio. Anagrafica che starebbe bene ad una mezzala albiceleste e che invece per 12 anni e spiccioli è stato il nome borghese del 266° Papa della Chiesa Cattolica. Meglio conosciuto come Francesco I. La sua scomparsa è chiaramente l’headline di queste ore che trova il link con la Pro Patria in un episodio del suo primo anno di pontificato. Mercoledì 18 settembre 2013, una delegazione di 42 pellegrini bustocchi raggiunge Roma per l’udienza vaticana in un viaggio organizzato dal Pro Patria Clubs.

Al passaggio in Piazza San Pietro della Papamobile, con invidiabile accuratezza il Presidente Roberto Centenaro lancia la maglia biancoblu preparata per l’occasione: una numero 1 Special Edition dedicata a Francesco. Bingo! Il getto finisce a bersaglio e il fotografo Roberto Blanco ha il polpastrello caldissimo per tramandare ai posteri (e ai poster), lo scatto storico (nella foto la copertina del numero papale de Il Tigrottino). La società di via Cà Bianca non ha ovviamente mancato di esprimere la propria partecipazione al lutto: “Aurora Pro Patria esprime il più profondo cordoglio per la scomparsa di Sua Santità Papa Francesco, simbolo dei valori cristiani ed esempio di carità, pace e solidarietà”. Il numero uno più famoso della storia biancoblu? Non un portiere. Ma Papa Bergoglio.                  

¡Hola, Cuervo!

Secondo Alfio El Coco Basile (tecnico del San Lorenzo nel 1998), quel Vescovo che benediceva la squadra nello spogliatoio prima di ogni partita a El Nuevo Gasómetro era un menagramo. Il Ciclón andava malissimo e le aderenze con l’Altissimo funzionavano al contrario. Meglio allontanare il presule. Quando si dice il fiuto. L’aneddoto va derubricato ad epic fail perché il Vescovo in questione sarebbe poi salito al soglio di Pietro lasciando al futuro CT della Nazionale argentina il dubbio se quella volta non avesse fatto meglio a stare nel suo. Spigolature a parte, la passione di Bergoglio per il calcio è cosa arcinota. Nato a Buenos Aires nel Barrio Boedo, feudo del San Lorenzo de Almagro (con Boca, River, Independiente e Racing una delle 5 grandi del Fútbol argentino), Papa Francesco non ha mai reciso le radici con la afición del Ciclón. Tanto da aprire le sue febbrili telefonate con i vecchi amici con uno stentoreo “¡Hola, Cuervo!”. Cioè, l’appellativo (cuervos, corvi), dei tifosi del club rossoblu. Per via degli abbigli talari (va da sé, neri) di Don Lorenzo Massa, prete salesiano a cui è intitolata la squadra di Almagro. Per la cronaca, il San Lorenzo vinse il suo ultimo titolo argentino (l’Inicial 2013) e l’unica Copa Libertadores della sua storia (la 55^ edizione nel 2014) a pochi mesi dall’insediamento di Papa Francesco. A proposito di menagramo.          

Giovanni Castiglioni

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