
L’HUB Del Sempione si prepara a vivere una nuova entusiasmante stagione di crescita, alzando sempre più l’asticella. Questo è quanto emerge dalle parole del Direttore Generale del progetto, Francesco Fogato, con il quale abbiamo fatto il punto sull’annata appena conclusa e sulle novità che è pronta a portare quella in arrivo.
Partiamo dal reclutamento estivo, è soddisfatto del lavoro che avete fatto?
“Siamo riusciti a fare delle aggiunte mirate ai nostri gruppi, quindi si, sono soddisfatto. I risultati dello scorso anno ci hanno aiutato, ma ancor di più la solidità del progetto e la serietà nel proporre obiettivi raggiungibili è ciò che ci dà un plus agli occhi dei ragazzi e delle loro famiglie. Nell’epoca dello svincolo c’è chi promette la luna ed ingolosisce i ragazzi pur non potendo poi mantenere ciò che dice inizialmente. Noi però ci teniamo la nostra filosofia e modo di fare perché pensiamo sia la strada migliore da seguire. Credo sia fondamentale mantenere buoni rapporti con le società vicine, cercando di operare nella massima correttezza, anche facendo un passo indietro quando necessario. C’è chi ama agire in una “zona grigia”, tra il detto e il non detto: io penso che questo atteggiamento non faccia bene né ai ragazzi, né alle famiglie, né tantomeno alla nomea della Società. Ma è giusto che ognuno guardi in casa propria “.
Come valuta i risultati della passata stagione, su tutti il secondo posto nel campionato U13 Gold e il quarto in Italia nell’Under 15 Eccellenza?
“Li valuto con piacere in primis perché i ragazzi hanno vissuto esperienze indimenticabili. Arrivare li non è da tutti. Però poi rimango con i piedi per terra perché il lavoro da fare è tanto, e non dipende certo solo dai risultati. In Under 15 ci siamo presentati con una squadra che aveva perso il suo giocatore più importante, sostituito egregiamente grazie al reclutamento della scorsa stagione. Il secondo posto Under 13 è frutto dell’ottimo lavoro fatto nel nostro Minibasket dai nostri istruttori e dal collegamento che siamo riusciti a creare con le prime fasce del Settore Giovanile”.
Ecco proprio in Under 15 avete fatto il lavoro più grande a livello di reclutamento. Chi guiderà la squadra e cosa può dirci sugli innesti fatti?
“La squadra la guiderà Fulvio Gambino, un coach che ha avuto una lunga esperienza a Milano3 e che abbiamo seguito negli scorsi mesi. Abbiamo reclutato diversi ragazzi, perché il salto tra la Under 14 Gold e la Under 15 Eccellenza è bello ampio. Alcuni arrivi, come Andrea Grandi da Galliate, nascono da progetti di collaborazione che dimostrano come si possa lavorare tra società in modo trasparente. Abbiamo cercato inoltre di strutturare fisicamente la squadra, innestando fisicità in un gruppo che negli ultimi due anni ha fatto davvero passi da gigante, lavorando sodo ogni giorno in palestra: gli innesti di Maestroni, Salerno, Rognoni e Migliorin son li a dimostrarlo. I punti nelle mani di Mascetti e Rizzato ci potranno dare una mano a mettere pressione sulle difese avversarie.
Passando poi all’Under 17 Eccellenza, facciamo un ponte tra quello che è stato l’anno scorso chiuso all’11 posto in Lombardia e quello che sarà quest’anno con l’arrivo della squadra U15 che ha concluso l’annata da quarta in Italia. Cosa si aspetta?
“L’11° posto dell’anno scorso non lo butto assolutamente via come risultato: è fondamentale non dare mai per scontato ogni passo, ogni piazzamento. Tutto fa parte di un percorso di crescita. Quest’anno per l’Under 17 abbiamo fatto un reclutamento mirato, quindi meno folto rispetto a quello dell’Under 15 ma di alta qualità, con le aggiunte importanti di Garavaglia e Niceforo, nonché Consolandi e Bonina; abbiamo cercato anche qui maggior fisicità rispetto a quella mostrata l’anno scorso. Il gruppo sarà allenato dalla coppia Riva-Maino con Federico Calò a supporto e cercherà di avvicinare sempre più questi ragazzi a quel livello senior che poi la Casorate di quest’anno, mi faccio il gancio da solo, metterà in campo con una squadra praticamente tutta composta da soli Under 19”.
Ecco, andiamo sull’Under 19 Eccellenza che poi sarà la squadra che giocherà il campionato di Serie C con la maglia di Casorate…
“Questo gruppo lo abbiamo affidato a coach Dario Lo Storto coadiuvato da Filippo Oliva, con i quali c’è stato immediato feeling sul lavoro di sviluppo individuale da fare in palestra per far crescere i ragazzi, creando così una squadra che possa fare il doppio campionato Under/Senior senza paura di mettere in campo i 2009. Basti pensare che i nostri playmaker saranno un 2007 ed un 2008 e si capisce la sfida che abbiamo deciso d’intraprendere”.
Dalla Serie C alla B Interregionale, che oggi rappresenta davvero il punto di arrivo di tutto il progetto HUB vista la connotazione molto giovane che gli avete dato…
“Quest’anno possiamo usare la Serie C come laboratorio di crescita e la Serie B come traguardo a cui aspirare. Con un gruppo giovane e un allenatore che conosce bene il nostro settore giovanile, sarà più facile coinvolgere i ragazzi con la Prima Squadra. L’obiettivo è portare i nostri ragazzi sempre più in alto, integrandoli con innesti di qualità. Sono soddisfatto: 7 su 11 sono nati tra il 2005 e il 2006, gli altri, come Romanò e Albique, sono pronti a lavorare con loro”.
E a seguire, la DR1 a Castronno…
“Dove, a fianco dell’enfant du pays Claudio Trentini, inseriremo 3 dei nostri 2008 nei 10 della rotazione, oltre ad altri 2006 e 2007. In tre “prime squadre” avremo 10 Senior ‘puri’ (4 in B, 2 in C e 4 in DR1). Poche realtà possono proporlo: per noi è una sfida, ma anche un grande motivo di orgoglio.
Le chiedo di fare un breve punto su tematiche che per HUB sono importanti come Minibasket, Settore Femminile e Responsabilità Sociale…
“Sul Minibasket vado sul velluto perché abbiamo un team di istruttori di alto livello, dentro e fuori dal campo. Sono persone di spessore, prima ancora che ottimi istruttori, e questo fa la differenza. Il progetto femminile prosegue nelle mani di Paolo Cresta, dopo i primi buoni risultati dello scorso anno. Abbiamo instaurato finalmente una liaison con il Basket Femminile Gallarate, per dare una naturale prospettiva “in uscita” alle nostre ragazze. Un passo alla volta, per provare a replicare quanto di buono abbiamo fatto nel settore maschile. Infine chiudo con il discorso della Responsabilità Sociale, ambito in cui ogni società di alto livello deve impegnarsi. Dal lato nostro, teniamo tanti bambini e tanti ragazzi in palestra per dargli uno spazio sano di crescita. Questa è la nostra più grande responsabilità. E’ chiaro che per farlo servono sempre più risorse: dico sempre che siamo solo al 50/55% del potenziale del progetto, perché nel momento in cui sapremo attrarre tanti più sponsor sapremo alzare ancor di più il nostro livello di offerta. Penso, d’altro canto, che siamo un progetto che ridà tanto a chi ci sostiene in termini di visibilità e di concretezza delle attività che appoggiano e questo è un’ulteriore punto di forza sul quale puntiamo”.
Chiudo con una domanda sul progetto foresteria: a che punto siete?
“Gli appartamenti sono pronti, il progetto tecnico ha fatto i passi avanti necessari. Siamo cresciuti tanto e siamo vicini alla versione migliore che HUB puo’ essere in questa dimensione. Il prossimo passo dipende dalla possibilità di poter reclutare in foresteria. Vogliamo però farlo bene. Purtroppo sempre più spesso si sente di ragazzi in foresteria in appartamenti non idonei, non curati, o che non vengono seguiti nel loro percorso scolastico. Vogliamo utilizzare quest’anno per mettere a punto tutte queste cose, determinando anche un budget preciso e poi partire con profili selezionati e che saranno una nuova sfida per dimostrare cosa possiamo dare e cosa possiamo fare”.
Alessandro Burin
Foto di Pietro Milani