
Dopo un 4-0 del genere, la peggior sconfitta della storia recente biancorossa, è difficile trovare le parole per voltare pagina. Hanno provato a farlo sia mister Ciceri che il ds Battaglino, assumendosi le responsabilità di quanto accaduto sul campo del Ligorna e sottolineando la necessità di stare in silenzio e rimettersi al lavoro per archiviare quanto prima l’accaduto. Sta di fatto che un lunedì così nero non si vedeva da tempo in quel di Varese.
Paradossale, per certi versi, perché l’inizio di stagione non lasciava presupporre quanto accaduto ieri. Certo, le “imperfezioni” erano all’ordine del giorno (com’è normale che sia a questo punto della stagione) e non mancavano persone che si appellavano alla fortuna per descrivere i primi successi biancorossi, ma da lì ad una debacle del genere il passo è lunghissimo. Fa pertanto impressione constatare che, al netto di tutto, non mancano messaggi di positività e affetto nei confronti di questa squadra. Adelio Balzarini si appiglia ai numeri: “Il valore del Vado è 2 milioni. il Varese sui 900.000€, quindi anche se non sempre l’investimento è garanzia di risultati la nostra classifica è onesta“. Giovanni Forni si scaglia invece contro altri tifosi: “E giù con le critiche disfattiste, io vado controcorrente e fino alla fine grido forza Varese“.
Si tratta però di voci isolate fuori dal coro (cui si aggiungono gli immancabili “Forza Varese” e “Io ci credo”), dato che inevitabilmente rabbia, frustrazione e delusione si mescolano prepotentemente con la negatività degli altri commenti. “Più che un brutto episodio una sentenza” scrive Ambrogio Biotti, cui fa seguito Fabio Mentasti: “Spiace dirlo, ma siamo se va bene squadra da metà classifica, le prime tre partite super fortunati, ma dire che abbiamo giocato a calcio… sempre forza Varese!!!“.
“Quando cavolo vinciamo un campionato? – tuona Stefano Pauletto – Possibile che qualsiasi squadra di qualsiasi sperduto paese piemontese o ligure riesce sempre meglio di noi che siamo al vertice di una provincia… ma si dai restiamo per sempre in Serie D!!!“. Luca Aletto dà implicitamente una risposta: “Con tutto il rispetto per il Ligorna, sono andato a vedere il suo palmares… vinto un campionato di Eccellenza e uno di Prima Categoria. La verità è che noi a Varese ci crediamo superiori per tanti motivi, tipo che abbiamo sfiorato la Serie A pochi anni fa, tanti campionati di B, A e di Serie C, ma in questo momento la D è il massimo a cui possiamo aspirare“.
Michele Mottalini si dispera “Cambiano gli attori ma il film, purtroppo, è identico a quello dello scorso anno… Il Varese c’era… sì, una volta!!“, mentre è la rabbia a guidare le parole di Giovanni Fiorentino: “Un ‘altra annata fallimentare? Metà classifica…può essere!!! Ma noi siamo sempre il Varese!!! QUESTE UMILIAZIONI NON LE ACCETTO!!!“. Luca Papotti aggiunge: “Una volta si andava a vincere a Marassi e oggi sul campo del Ligorna a pigliarne quattro, che tristezza infinita…“.
E si potrebbe andare avanti all’infinito (molti commenti trascendono anche il confine etico della pubblicazione), ma il concetto è ben evidente. Non mancano utenti che si scagliano contro la proprietà, sottolineando la necessità di investire subito per andare a rinforzare una squadra evidentemente inadatta ad un campionato di vertice. C’è chi s’interroga sul senso di lavorare per uno stadio quando la squadra non ne rispecchia la categoria e chi si chiede se il Varese voglia veramente salire. Che il Vado fosse di un altro livello si sapeva, ma fino ad oggi la speranza era sempre stata al vertice del credo della maggior parte dei tifosi biancorossi; nel post-Ligorna è invece la disperazione a dominare e lo spettro di un’altra annata di purgatorio in Serie D è sempre più evidente.
Matteo Carraro

























