
Il Bra è imbattibile? No. I 5 punti raccolti dai giallorossi nelle ultime quattro partite (ieri ko interno 1-2 contro la Vogherese) non sono certo un campanello d’allarme per una squadra che aveva accumulato un vantaggio siderale, ma un naturale “rilassamento” in vista di un traguardo ormai vicinissimo. Certo, se chi doveva mettere pressioni di punti nelle stesse giornate ne fa 4, allora la strada è spianata. A complicare la rincorsa della capolista alla Serie C è rimasta ormai solo una NovaRomentin cinica, solida e gagliarda che grazie al 2-0 sul Varese tiene vive timidissime speranze di rimonta (verde-granata a -8 ma con la possibilità domenica prossima, parallelamente al turno di riposo del Bra, di portarsi a -5 a cinque giornate dal termine) e certifica la bocciatura biancorossa. Questo Varese non è pronto per vincere, e il rammarico della tifoseria non può che esser doppio se si pensa alla clamorosa rimonta compiuta dalla Varesina nel Girone B passando da -12 a -3 in un finale di campionato thriller.
All’indomani dei 115 anni di storia, il Varese avrebbe meritato una domenica dall’epilogo diverso perché la rimonta impossibile era possibile o, quantomeno, da inseguire fino alla fine senza mai mollare di un centimetro. Cosa che invece la squadra di Floris ha dimostrato di aver fatto a Saluzzo, in casa con l’Asti, a Tortona e, infine, ieri a Romentino; non basta una vittoria d’orgoglio contro una squadra come il Vado, ancor più ferita dei biancorossi.
E se la Curva allo stadio ha ribadito una volta di più la propria fiducia e il proprio sostegno a capitan Vitofrancesco e compagni, è il gelo online a far riflettere se paragonato all’entusiasmo di gennaio.“Poco tutto” è il lapidario commento di Ambrogio Biotti che riassume la situazione del Varese, così come per Vincenzo Garamella c’è ben poco da salvare: “Squadra da rifare”.
Più ottimista Bruno Giusti che però toglie la fiducia al tecnico biancorosso: “Floris sei una grande persona, ma non un allenatore adatto a vincere un campionato… ci hai provato, ma è andata male. Ripartiamo da Molinari, Banfi, Vitofrancesco, D’Iglio, Romero e pochi altri. Che si faccia una squadra che ammazzi il campionato e con un allenatore che sappia trasmettere al gruppo voglia di vincere”.
Stesso pensiero per Vittorio Ballerio: “Stagione buona dal punto di vista dell’ambiente e della comunicazione societaria, ma flop sul campo, praticamente identica a quella dello scorso anno. Spiace per Floris perché è una brava persona e ha tenuto un’ottima relazione con il pubblico, ma penso che non sia pronto per una squadra che deve andare in c (e fa grande fatica ad andarci da anni). Io sono convinto da settimane che la scelta giusta e necessaria sia Pablo Gonzalez insieme a Gheller per costruire finalmente un progetto”.
Senza dubbio la società è già al lavoro in vista della prossima annata, ma al momento la priorità è quella di trovare una svolta definitiva per chiudere la stagione in positivo ed evitare che un periodo nero comprometta quanto di buono fatto fin qui.
Matteo Carraro