
La trasferta di Vado ha restituito al Varese un’amara verità: i liguri sono più forti, i biancorossi non sono ancora pronti per competere a quei livelli. Un’ottima partita, a livello generale, da parte dei ragazzi di mister Ciceri non è bastata per impensierire la capolista (che ieri, guardando anche agli altri risultati, ha vissuto la sua giornata perfetta): la mezzora iniziale ha illuso, ma il Vado è poi progressivamente salito di livello andando a ribaltare la partita con un 3-1 d’autorità. E, con buona pace della generosità biancorossa, quando il Varese attaccava non si aveva la sensazione di “pericolo” che si respirava ogni qualvolta che i rossoblù superavano la metà campo.
Lunedì cupo, dunque, per il popolo biancorosso che si è svegliato guardando una classifica inequivocabile: il Vado è già padrone incontrastato di questo campionato a +9 sui biancorossi, fermi al quarto posto. I commenti dei tifosi sono naturale conseguenza di questa graduatoria. Ezio Bianchi: “A ottobre campionato già finito incredibile”. Alessio Ramponi ironizza: “Ora ci vuole il binocolo”. Laconico il pensiero di Simone Manenti: “Siamo fuori dai giochi già a ottobre”. Andrea Catella si unisce a questa corrente: “E al 26 ottobre campionato già senza più un senso… complimenti a chi ha speso e creduto di più per andare in Lega Pro… noi come sempre vinceremo l’anno prossimo”. Alessandro Bodini completa con una generosa dose d’ironia accompagnata da applausi sarcastici: “E andiamo avanti così grazie”.
Oltre al rammarico, c’è chi prova ad andare più a fondo entrando nello specifico sulla partita. È il caso di Giuseppe Marangon: “Fa male oggi, lo si legge sulle facce dei giocatori all’uscita dal campo, ed è un vero peccato perché il Varese visto in campo oggi, dove i ragazzi hanno dato l’anima, non meritava di perdere contro questa esperta corazzata a cui hanno tenuto testa. Il Varese che esce dalla partita di oggi sarà sicuramente un Varese più forte, più maturo, perché più consapevole dei propri mezzi. Penso che il nostro campionato inizi oggi”. Non troppo diverso il pensiero di Giovanni Fiorentino: “Quando la squadra gioca lotta e merita il pareggio… che dire… da tifoso vero del Varese continuo a tifare!!! La considerazione è che anche quest’anno non siamo attrezzati per fare un campionato di vertice!!!!”. Roberto Ferrario riassume così: “Noi non abbiamo allestito una squadra come loro… questo è il problema…”.
A tal proposito Michele Mottalini sentenzia: “Il risultato finale dice che il Vado è squadra, il Varese no. Ultime 4 partite 3 sconfitte… Solo delusioni!!!”. Bruno Giusti si rivolge invece al tecnico: “Ciceri sarebbe meglio dire che ci vogliono giocatori di categoria, altrimenti con questa squadra siamo da metà classifica. Punto e basta”. L’utente, poi, aggiunge: “Ciceri fa quasi tenerezza… sa fare il suo lavoro ma purtroppo gli hanno dato una squadra che rispetto allo scorso anno non vale nemmeno la metà. Lo scorso anno avevamo una bella macchina ma non un buon pilota, quest’anno è il contrario: buon pilota ma macchina da rottamare. I Rosati invece di pensare a cambiare nome alla società dovevano pensare a fare una buona squadra e la devono smettere di fare proclami e di prenderci in giro. Siamo stufi di essere presi in giro”. A difesa della società interviene Marco Saliesi: “Vi ricordo che senza Rosati saremmo FORSE in Seconda Categoria o al massimo Prima. Aiutatemi a vedere la fila di imprenditori che vogliono il Varese perché io proprio non la vedo…”.
Giovanni Forni, invece, sposa implicitamente il concetto espresso proprio da mister Ciceri a fine partita ribadendo la necessità di restare sul pezzo: “Persa una battaglia, non la guerra”. Filosofica condivisibile, ma in un lunedì del genere, con un -9 che pesa come un macigno, è comprensibile vedere una tifoseria desolata e rassegnata.
Matteo Carraro


























