Una cosa è certa: durante le partite del Varese non ci si annoia. Nel bene e nel male. I biancorossi sono ancora ben lontani dal 100% delle proprie potenzialità, ma il bilancio delle prime quattro giornate parla di 10 punti e i tifosi non possono che esser felici del rendimento dei ragazzi di Andrea Ciceri. Certo, poi si può (e si deve) discutere su come queste vittorie siano arrivate e in tal senso non manca l’eterna divisione tra chi è ottimista di natura e chi invece tende più al pessimismo, ma è innegabile che questo Varese sappia scaldare il cuore.

Questo pensiero, in linea di massima, è quanto emerge dal 2-1 con cui i biancorossi hanno vinto la prima partita stagionale all’Ossola piegando la Cairese. Un match a due facce, come abbiamo avuto modo di dire (e ciò sarà il fil-rouge della discussione odierna), da un primo tempo spaziale ad una ripresa di sofferenza: è un peccato che, d’impatto, restino nella memoria i secondi 45’ (naturale che sia così) piuttosto che i primi, ma sia l’una che l’altra frazione hanno molto da dire in merito a questo Varese.

Primo tempo ottimo secondo tempo di sofferenza pura… buon segno vincere queste partite! Forza Varese sempre comunque ovunque!” scrive Speroni Roberto inaugurando il nostro giovedì social, cui fa seguito il pensiero praticamente speculare di Andrea Catella: “Bellissimo primo tempo con Guerini e Romero sugli scudi… secondo tempo una sofferenza incredibile… ma le vittorie si portano a casa anche così! AVANTI VARESE“. Enzo Levato ribadisce lo stesso concetto evidenziando più demeriti biancorossi che meriti avversari: “Squadra ‘Penelope’… Fa e disfa da sola… Primo tempo di bel gioco, secondo tempo di sofferenza autoinflitta. Comunque vittoria portata a casa!!! Forza Varese!!!“.

È un Varese che sa giocare e sa soffrire, ma è anche un Varese fin qui “fortunato”. Il tema della Dea Bendata è abbastanza ricorrente e viene introdotto da Roberto Marasco: “Tenevo a questa partita perché l’anno scorso a Cairo Montenotte ci trattarono malissimo… Alla fine del primo tempo ero impressionato dal gioco del Varese, ma nella ripresa, stendiamo un velo pietoso… La fortuna è dalla nostra parte ma in un campionato si bilancia sempre. Per adesso va bene così”. Marco Tomasetto non è da meno: “Benissimo per la vittoria e la classifica, ma se vogliamo lottare per qualcosa di importante dobbiamo essere capaci di giocare partite meno sofferte (soprattutto con squadre non irresistibili come la Cairese). Altrimenti la dea bendata molto presto batterà cassa”.

Dal bilancio della partita ad un quadro generale di inizio stagione, Loris Pisano aggiunge: “Primo tempo veramente di alto livello, ripresa vissuta completamente in apnea. 10 punti da tenere ben stretti, ma che non dicono tutto di come sono state queste prime 4 partite“.In merito a questo argomento, Giovanni Di Caro sentenzia: “Aspettiamo altre due giornate, poi si vedrà il tipo di campionato che faremo“.

Ultimo, ma non meno importante, da sottolineare il commento di Fabrizio Penati che si è riavvicinato ad un Ossola ovviamente ben diverso dai tempi che furono ma che in qualche modo riesce sempre a restituire la sua magia: “Tornato al Franco Ossola dopo anni, complice il turno infrasettimanale. Tanta nostalgia per i bei tempi…… Sulla partita: primo tempo buono, secondo di sofferenza. Maglia biancorossa sempre magica. Fino alla fine Forza Varese”. Ora, come ribadito da mister Ciceri nell’immediato post-partita, la parola d’ordine è “recuperare”. Domenica trasferta a Pero sul campo del Club Milano: tappa insidiosa ma cruciale per continuare a crescere e a sognare.

Matteo Carraro

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