Ci rivediamo sabato? Ci rivediamo sabato“. All’uscita dall’Acinque Ice Arena più di qualche tifoso si è dato appuntamento a sabato 22 marzo per l’eventuale gara4 di semifinale tra Varese e Caldaro. Il messaggio implicito? I Mastini vinceranno domani sera in gara3 per riaprire la serie. Al netto del dispiacere per una sconfitta (più pesante nell’animo che nel risultato), il popolo giallonero ha chiuso la serata rinfrancato dall’atteggiamento battagliero con cui i Mastini hanno concluso il match, sfiorando quel gol che avrebbe potuto portare all’overtime. A festeggiare, però, è stata ancora una volta la corazzata altoatesina che ha quindi messo una bella ipoteca sulla finale portandosi sul 2-0 nel computo totale (il Caldaro è anche passato in vantaggio 4-3 nel bilancio dei sette incontri stagionali).

I Mastini si trovano ora con le spalle al muro, inutile negarlo, e portare a casa tre vittorie consecutive contro questo Caldaro (con ben due partite alla Raiffeiesen Arena) sembra impossibile. Ma è proprio in questi momenti che il vecchio cuore giallonero batte più forte che mai ed è alla vigilia della partita più importante della stagione che questa squadra può e deve fare la differenza. Che il Caldaro sia più forte è un’oggettività talmente ovvia che diventa banale ribadire, ma già ieri sera i Lucci hanno peccato di superficialità: sul 3-1 con un power play di 4′ il Caldaro non ha affondato il colpo limitandosi ad una gestione piuttosto blanda della superiorità (Ohandzhanyan ci ha comunque messo il suo), rischiando poi di pagarla nel finale. Sintomo di come gli altoatesini, per quanto fortissimi, non siano perfetti.

E l’imperfezione dei Mastini può quindi trovare terreno fertile su cui provare a costruire una rimonta impossibile. Analizzare i minuti finali di una partita non regala dati affidabili, le energie sono quelle che sono e l’inerzia cambia continuamente, ma gara2 dimostra che i Mastini possono avere le proprie chance facendo leva sulla garra e sull’agonismo. Certo, farlo per 60′ è pressoché impossibile e anche il più battagliero degli atteggiamenti verrebbe vanificato da quegli errori che ieri sera sono stati pagati a carissimo prezzo; forse è tardi per correggerli completamente, ma si può sempre migliorare e la speranza del popolo giallonero è ancora accesa. Più ordine e più disciplina saranno aspetti imprescindibili da mettere in campo fin dai primi secondi del match, senza farsi travolgere dall’andamento della partita stessa. Già l’anno scorso i Mastini erano riusciti a ribaltare uno 0-2 (contro il Feltre, avendo però gara5 in casa): squadra, avversario e momenti diversi, ma l’impresa è sempre nelle corde giallonere.

Di impresa avrà voglia e bisogno anche il Feltre, sotto a sua volta 2-0 nella serie con l’Aosta. Lucci e Gladiators hanno fin qui fatto valere la legge del ranking e nei prossimi 60′ potrebbero chiudere la pratica per darsi appuntamento al 29 marzo in gara1 di finale; spetterà a Varese e Feltre far sì che ciò non avvenga.

SEMIFINALI – GARA3

Aosta(2) – Feltre(0) _ giovedì 20 marzo ore 20.00
Caldaro(2) – Varese(0) _ giovedì 20 marzo ore 20.30

Matteo Carraro

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