
Dopo il successo del progetto di riqualificazione del campetto di Giubiano, che ha restituito alla città uno spazio inclusivo, vivo e partecipato, prende il via un nuovo ambizioso intervento: la rigenerazione del campetto di Masnago, adiacente al Campus. Un campetto che ha visto confrontarsi generazioni di atleti, un campetto dove si possono sfidare ragazzi con personaggi famosi (nel 1994 fece la sua prima apparizione Gianmarco Pozzecco e nell’estate del 1999 anche Allen Iverson, star assoluta dei Philadelphia Seventy Sixers partecipò a tornei di 3×3!). L’iniziativa è stata presentata ufficialmente oggi alla stampa dall’associazione Il Basket Siamo Noi, dalla giovane artista
Francesca Cassani, di Nine in The Paint, e dall’associazione Paul’s Friends alla presenza del Sindaco Davide Galimberti e dell’Assessore Stefano Malerba per Comune di Varese. Un progetto collettivo, che parte dal basso, capace di coniugare sport, arte, memoria e responsabilità sociale.
“Un campetto non è solo asfalto e canestri – ha dichiarato Paola Biancheri, segretario de Il Basket Siamo Noi –. È un rifugio per chi cerca uno spazio dove esprimersi, un luogo dove si diventa squadra anche senza indossare la stessa maglia, un laboratorio di valori. Il sogno è che questa collaborazione virtuosa generi partecipazione dal basso, anche con piccoli contributi. Perché non contano le dimensioni del gesto, ma la volontà di esserci”. I lavori sul campo prevedono un intervento strutturale importante: fresatura del manto esistente, applicazione di un nuovo fondo in resina e una rielaborazione artistica della superficie di gioco. L’opera sarà realizzata da Francesca Cassani, recentemente selezionata da Forbes Italia tra i 100 under 30 più promettenti del Paese e si caratterizza per una forte simbologia legata alla storia della Pallacanestro Varese e alle caratteristiche della città giardino.
Il progetto prevede il coinvolgimento diretto di cittadini, aziende e realtà del territorio e sarà sostenuto da una campagna di raccolta fondi tramite la Fondazione Comunitaria del Varesotto. “Si tratta di una progettualità di valore, per almeno due ragioni. – ha dichiarato Federico Visconti – Presidente della Fondazione Comunitaria del Varesotto – Innanzitutto, perchè l’intervento mira al recupero di spazi e di strutture per la comunità, in particolare per i giovani che amano il basket e che nei campetti trovano un luogo di divertimento e di socializzazione. In
secondo luogo, perché l’Associazione Il Basket siamo Noi rappresenta una good practice nella creazione e nello sviluppo di relazioni “utili alla causa”: con la Fondazione, con cui collabora attraverso un fondo solidale, e con le realtà che, come in questo caso Paul’s Friend, possono contribuire alla realizzazione del progetto”. Ma questo non è il progetto di una sola associazione. È il progetto di una comunità. Lo slogan “Insieme per il campetto” ben rappresenta la condivisione di intenti con l’associazione Paul’s Friends che ha deciso di unirsi alla promozione dell’iniziativa e nello stesso tempo ha presentato il torneo che il 21 e 22 giugno riempirà il campetto. “Fare sport, ricordando Paolo attraverso questo torneo, è il modo più autentico per onorare la sua grande passione per la pallacanestro, che lui considerava non soltanto un gioco, ma un veicolo fondamentale di amicizia, solidarietà e crescita personale” ha dichiarato Matteo Argenti “Da sempre, con questa iniziativa, sosteniamo concretamente progetti a cui teniamo molto, come quelli della Fondazione Ascoli, che ha accompagnato con affetto Paolo durante la sua malattia e che continueremo a supportare con orgoglio. Siamo però altrettanto fieri di questa nuova collaborazione con il Basket Siamo Noi, fondamentale per raccogliere fondi destinati ai campetti del campus già intitolati a Paolo Talamoni, un luogo per lui prezioso, da proteggere e far rivivere nel tempo.” ha dichiarato Sebastiano Gianfrate.
L’obiettivo è completare i lavori in tempo per ospitare il prossimo torneo dedicato a Paul, giovane varesino appassionato di sport e protagonista di una memoria collettiva ancora viva. “A Masnago arte e sport convivono da sempre – ha aggiunto Biancheri –. In questo anno così significativo in cui celebriamo gli 80 anni della Pallacanestro Varese, vogliamo restituire al quartiere un luogo di aggregazione, crescita e bellezza. Insieme possiamo farcela”.
Redazione