Si è spento nella sua casa di Lozza, alle porte di Varese, il team manager Mario Crugnola, aveva 82 anni e da sei mesi lottava contro un’inesorabile malattia. Ne piangono la scomparsa il figlio Roberto, organizzatore di eventi di auto storiche da ex campione italiano di regolarità, ed una vasta schiera di team manager e tecnici che in sessant’anni di automobilismo in velocità hanno lavorato con lui e lo hanno stimato come eccellente talent scout.

Crugnola inizia nelle corse da pilota in Formula Italia e F.Ford anni ‘70 con apprezzabili risultati. Ma è da team manager che raggiunge notorietà in Italia e all’estero e coglie numerose vittorie. Dapprima con il pilota varesino Dedo Ruggeri con cui vince il campionato Formula Ford 2000 nel 1978. Il suo primo garage varesino era in Viale Belforte poi in Via Lazio e via Galdino, zona Ippodromo.

Il salto di qualità del suo team M.C. Motorsport avviene nel 1981 lanciando giovani talenti come Emanuele Pirro con cui disputa l’europeo Formula 3 con la monoposto francese Martini motorizzata Toyota. Poi nel 1984 fa correre in F.3 Jarno Trulli, poi in seguito anche Franco Forini, Patrick Lazare, Andrea Larini, Paolo De Cristofaro: in quegli anni collabora nel team anche l’imprenditore ed ex pilota Franco Fraquelli. All’inizio delle esperienze in F.3, il suo direttore sportivo fu Antonello Coletta, oggi responsabile Ferrari Endurance e GT.

Dal ’84 al’87 Mario Crugnola viene chiamato a Parma da Lello Venturini per curare tecnicamente le monoposto del team Venturini racing: in Formula 3 corrono Fabrizio Barbazza e Eugenio Visco, in Formula 3000 Marco Apicella e Jari Nurminen, nel GT con la Mazda RX7 motore rotante i piloti Massimo Monti e Richard Favero. All’inizio anni ’90 poi Crugnola debutta in F.1 da capo tecnico del team Fondmetal-Ford ex Osella, chiamato da Gabriele Rumi e Gianfranco Palazzoli. Il team bergamasco aveva come piloti Olivier Grouillard, Gabriele Tarquini, poi Andrea Chiesa e Eric Van de Poele.

Acquisiti sia maggior esperienza tecnica e validi legami internazionali, Mario Crugnola si dedica alle auto a ruote coperte. Nel ’99 coglie il sesto assoluto, primo tra i team privati, nella 24 Ore di Le Mans con la Courage-Nissan C52 guidata da Andrea Montermini, Mimmo Schiattarella ed Alex Caffi, gioiello ancora oggi conservato nel museo storico di Le Mans. Da lì, aprendo il team Mastercar a Binago, nel Comasco, Crugnola si è getta a capofitto con le GT a ruote coperte nel Gran Turismo e nel Challenge Ferrari con la 348, poi 355, la 360 Modena e la 430 con cui trionfa in Italia e in ogni parte del mondo, con i piloti Karl Baron, Massimo Monti, Cathy Muller, Fabian Peroni, Alessandro Gini e Mauro Bortignon. Nel 2002 è stato protagonista nella 24 Ore di Daytona con due Ferrari 430, nella stessa gara vinta dalla Dallara-Judd guidata da Max Papis, Mauro Baldi, Fred Lienhard e Didier Theys.

Dal 2006, con la direzione sportiva del bresciano Paolo Candusso, inizia per Mario Crugnola un altro capitolo vittorioso: dapprima in Cina poi in tutto l’estremo Oriente con la Ferrari 360 Modena e piloti Luca Drudi, Luis Monzon e Luca Pirri Ardizzone, italiano che lavorava ad Hong Kong. Prima Drudi vince l’Asia GT Challenge sulle piste Shanghai e Zhuhai (Cina) e Sepang (Malesia), ecc poi nel 2007 bissa il titolo Monzon. In quell’anno Crugnola schiera alla 24 ore di Daytona una sua Ferrari 360 GTC modificata Grand Am: piloti sono Andrea Montermini, Luca Drudi, Andrea Ceccato, Gabrio Rosa. Una 430 Challenge modificata gareggia pure a Daytona 2008 con Thomas Biagi, Cristian Montanari, Luis Monzon e Matthew Marsh. In qualifica Montanari pone la Ferrari-Mastercar in prima fila: dopo 14 ore di gara una foratura pone fine ai sogni di gloria, mentre la seconda Ferrari con Costantino Bertuzzi e i compagni chiude a centro classifica.

Negli ultimi anni poi Crugnola si dedica alla preparazione delle F.1 e F.3 storiche del team Historic Project Club lanciato da Franco Fraquelli. Con la F.3 con cui Emanuele Pirro fu protagonista dell’europeo ‘81, il pilota romano trionfa nel Gp di Monaco 2010. Il team coglie altri venti trionfi con Fred Lajoux, Bruno Houzelot, Marco Coppini, Bruno Ferrari e Ricky Calegari. L’ultima vittoria da team manager di Crugnola avviene nel Gran Prix Monaco Historique 2024 con la Surtees-Ford TS19 con Lajoux.

Contagiato nella passione dal figlio Roberto, Mario Crugnola negli ultimi anni si impegna con spirito vincente, da pilota, in competizioni di regolarità per auto storiche con Lancia Fulvia Coupé HF e Fiat 508 Coupé del 1937: con quest’ultima, navigato dal nipote Tommaso, nel 2024 trionfa nel Trofeo Bellardi, prologo della Coppa dei Tre Laghi e Varese-Campo dei Fiori.

L’ultima presenza di Mario Crugnola nel mondo motori avviene cinque mesi fa nel corso di una serata a Villa Recalcati, sede della Provincia di Varese, alla quale partecipa come special guest il pilota ufficiale Ferrari GT, Alessio Rovera: proprio tra Crugnola e il campione varesino si avvia un dialogo appassionante ed applaudito dal pubblico sul ruolo tra piloti e team manager al muretto box, in un mondo endurance che Mario tanto amava. Il funerale si svolgerà lunedì 7 aprile alle ore 11.30 a Lozza dove abitava accanto al figlio Roberto, ex campione italiano regolarità Aci Sport.

Redazione

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