
Metà girone è alle spalle, l’altra metà è lì che attende di essere scoperta a partire dal 12 gennaio in poi: è un Girone X a dir poco entusiasmante quello a cui stiamo assistendo, con una lotta al vertice che sta tenendo col fiato sospeso ogni giornata, un gran gruppone di centro classifica (che vede la bellezza di 10 squadre raccolte in soli 7 punti), ed una corsa alla salvezza che ha tutta l’aria di avere ancora diverse cose da dire. Insomma, abbiamo vissuto 15 prime giornate con il batticuore e la sensazione è che nel girone di ritorno ne vivremo altrettante. Prima di rituffarci in campo però, è doveroso tracciare un primo bilancio di questa prima metà di stagione. Tra promosse, deluse e rimandate, andiamo a scoprire nel nostro Pagellone i voti e i giudizi delle 16 squadre protagoniste.
BREBBIA 9

Altro che matricola. Questo Brebbia ha deciso da neopromossa di sparigliare tutte le carte al tavolo, fregandosene di etichette e pregiudizi e ritrovandosi ora, a metà del percorso là su, davanti a tutti. Un titolo di campione d’inverno più che meritato per una squadra che fin qui ha impressionato in particolar modo per qualità di gioco e solidità difensiva (appena 9 gol subiti che le valgono la miglior difesa del campionato), numeri che le sono valsi un cambio netto d’etichetta da parte di tutti i suoi avversari, che nella seconda parte di stagione la affronteranno come è giusto che vada affrontata. Da capolista
JERAGHESE 8

Tanti cambi ad inizio stagione, un nuovo tecnico ad iniziare un nuovo ciclo insieme a tanti nuovi elementi che facevano immaginare ad una stagione non tra le più semplici. Poi un avvio di stagione da incubo, con 1 punto in 4 partite che sembrava confermare la sensazione che questa Jeraghese fosse ormai ridimensionata rispetto agli scorsi anni. Un boccone amaro che i rossoblù hanno preso, ingoiato e trasformato in una reazione da Oscar. Dalla 5^ giornata in poi questa squadra ha messo in fila 11 risultati utili consecutivi, piegando squadre come Bosto, Brebbia, BuguCaesar e risalendo così fino all’attuale quarta posizione che vale un posto playoff. Ed ora che la quadra sembra stata trovata, sarà più che interessante vedere fin dove questa squadra riuscirà a spingersi. Sulle ali dell’entusiasmo
BUGUCAESAR 8

Partita con tante incognite legate alla fusione, questa squadra ha saputo dimostrare sul campo quanto vale, prendendosi con merito la quinta piazza che attualmente varrebbe un posto playoff. 24 punti equamente distribuiti tra casa e trasferta, segno di una costanza di rendimento che di fatto è stata fin qui la vera forza del gruppo di mister Bongiolatti, che senza inventarsi nulla ha lavorato sodo per plasmare un gruppo solido, compatto e che di fatto sta dando fastidio ad ogni formazione che gli si para contro. A fari spenti
CUASSESE 7.5

Le ambizioni alla formazione biancorossa non è mai mancata e anche ad inizio anno la società non ha mai nascosto che la volontà fosse quella di un campionato nelle zone nobili della classifica. Tuttavia si sa bene come tra il dire e il fare ci sia di mezzo una moltitudine di fattori, a maggior ragione nel calcio, a maggior ragione se in estate cambi tantissimo a livello di rosa. Per cui i 30 punti totali, il -2 dal primo posto ed un terzo posto in classifica sono fin qui numeri più che ottimi per una Cuassese che per larghi tratti è stata anche capolista di un campionato assai incerto. Sfogliando i numeri della formazione di Pedoja, il dato che più salta all’occhio è sicuramente quello del rendimento offensivo con i 29 gol fatti che valgono per i biancorossi il miglior attacco dell’intero campionato. Un punto di forza per una formazione che vanta tra le sue fila numerose frecce da poter sfruttare e che siamo sicuri proverà fino alla fine a prendersi un sogno che, come tale non era preventivato ad inizio anno, ma che, vista la situazione attuale, sarebbe un peccato non provare a rincorrere. Ambiziosa
LAVENO MOMBELLO 7

Non si è mai nascosto questo Laveno: voleva puntare in alto e si ritrova lì a battagliare per la vetta. Una prima metà di stagione che dunque risponde a pieno alle aspettative, ed infatti è più che meritato il 7 in pagella, anche in virtù del percorso in Coppa che li ha visti arrivare fino alla finale provinciale. Tuttavia, ci sono dei ma ai quali non si può non fare cenno: la sensazione, infatti, è che questa squadra avesse tutte le potenzialità per creare un solco tra sé e tutte le altre, ed un dato che sicuramente farà pensare mister Iori è il rendimento esterno, dove i punti sono stati solamente 8 rispetto invece all’ottimo percorso in casa dove invece i punti sono stati 22. L’impatto con il campionato, tuttavia, è stato più arduo del previsto e dunque ci sarà da battagliare parecchio per cercare di raggiungere l’obiettivo della Prima Categoria, ragion per cui anche lato mercato la società non si è fatta cogliere impreparata, portando tra le fila dei biancoblù due attaccanti da 90 come Trani e Hafid. Nel pieno della battaglia.
EAGLES CARONNO 7

La prima metà di stagione dell’Eagles Caronno, sotto la guida di mister Buongiorni, può considerarsi assolutamente positiva. Con 23 punti in classifica, la squadra si trova al settimo posto, a solo un punto dalla zona playoff. Nonostante qualche alti e bassi, la formazione di Caronno ha dimostrato una buona solidità, sia in fase difensiva che in attacco. Ecco, proprio gli alti e bassi hanno fatto delle aquile una squadra difficilissima da inquadrare, capace di espugnare con una partita pazza il campo della Cuassese o di inchiodare sullo 0-0 il Laveno e, allo stesso tempo, di perdere punti con Valcuviana e Ceresium. Non si può ignorare dunque che nelle corde ci siano margini di miglioramento, soprattutto in alcune situazioni di gioco dove la squadra ha mostrato talvolta poca incisività, ma la classifica al giro di boa lascia ben sperare per il prosieguo della stagione. Con un po’ più di continuità e un paio di colpi in più nei momenti decisivi, l’Eagles Caronno può sicuramente ambire alla lotta per un posto playoff. Pronta a spiccare il volo
ANGERESE 7

Ben al di sopra delle aspettative la prima parte di stagione dell’Angerese, con i rossoblù che si trovano al giro di boa a 10 punti di vantaggio dalla zona playout e a soli 2 punti dalla zona playoff. Un risultato davvero sorprendente per una squadra che, ad inizio anno, si era posta come obiettivo principale la salvezza. La formazione ha mostrato una grande maturità e una solidità che lascia ben sperare per il prosieguo della stagione, confermando l’ottimo ambientamento alla categoria dopo il debutto dello scorso anno. Un contributo fondamentale al positivo andamento della squadra è arrivato sicuramente dall’arrivo di mister Cau, che ha saputo imprimere un cambio di marcia decisivo. Nel finale di girone, l’Angerese ha messo in cascina ben 11 punti in 5 partite, dimostrando una notevole crescita sia in termini di gioco che di risultati. La squadra ha trovato continuità, ottenendo vittorie importanti che le hanno permesso di consolidare una posizione tranquilla in classifica, ma allo stesso tempo di rimanere a ridosso delle zone alte. Con questo spirito e questo ritmo, l’Angerese ha tutte le carte in regola per vivere una seconda parte di stagione da protagonista. Licenza di sognare
MERCALLO 7

Più che positiva la prima parte di stagione del neopromosso Mercallo, che si trova al giro di boa con 20 punti in classifica e un rassicurante +8 sulla zona playout. Un avvio di campionato entusiasmante ha permesso ai biancoverdi di raccogliere ben 13 punti nelle prime 7 partite, mettendo subito in chiaro le proprie ambizioni e confermando la solidità del gruppo. Successivamente, un periodo di lieve flessione ha rallentato la corsa, con una serie di risultati negativi che hanno fatto perdere un po’ di terreno rispetto alle posizioni di testa. Nulla di drammatico, ciò che importava era avere una distanza sicura dalla zona playout e avere una posizione privilegiata per poter raggiungere la salvezza. Insomma, questo Mercallo ha dimostrato di avere una base solida su cui costruire, dando tutta l’aria di difendere con determinazione il proprio posto in categoria. Sorprendente
GAZZADA SCHIANNO 6.5

Sufficienza più che piena per il Gazzada Schianno, che dopo un anno di assestamento sta conducendo il campionato tranquillo che ha dichiarato di voler condurre ad inizio stagione. I 18 punti ed un +6 sulla zona playout al giro di boa rappresentano un buon bottino per i gialloblù a metà stagione, anche se non mancano dei rammarichi per una classifica che avrebbe potuto sorridere maggiormente alla truppa di mister Tamborini. I 3 KO consecutivi prima della sosta hanno infatti incrinato un po’ un percorso che fin lì aveva fatto guardare più in alto che in basso ai gialloblù e che hanno forse un po’ tolto la licenza di sognare qualcosa di più grande. Certo, manca ancora un intero girone, ma per ora per questo Gazzada ci sarà da tornare a rimboccarsi le maniche per cercare di raggiungere quanto prima l’obiettivo salvezza. Piedi per terra e testa tra le nuvole
UNION TRE VALLI 6

Sesto posto in classifica, 24 punti ed una zona playoff che rimane a pieno nel mirino. Un risultato che, senza giri di parole, risulta il minimo indispensabile per una squadra che aveva, ed ha, tutte le potenzialità per poter puntare molto più in alto. Dopo una buona partenza infatti, i biancoverdi sono crollati vertiginosamente a novembre, con 4 sconfitte consecutive che hanno minato alcune certezze e complicato non poco l’obiettivo di rimanere ancorati al gruppetto di testa. La situazione di certo non è drammatica, i playoff rimangono comunque lì alla portata. Sarebbe tuttavia il minimo per una squadra che potrebbe fare molto di più e che ha ancora tutto il girone di ritorno per riuscire a farlo. Ancora non a pieno regime
CARAVATE 6
Senza infamia e senza lode. A primo impatto si potrebbe riassumere così la prima parte di stagione del Caravate, che a metà percorso si ritrova all’undicesimo posto in classifica con 19 punti. Un bottino per l’appunto sufficiente per una squadra che nel corso di queste prime 15 giornate ha vestito diversi abiti diversi e che appunto per questo merita un’analisi più approfondita. Dalle vittorie con formazioni top come Laveno, Cuassese e Tre Valli alle sconfitte inaspettate e maldestre con Valcuviana, Don Bosco e Angerese, i gialloverdi sono stati un vero e proprio enigma. La sensazione è che sia proprio l’aspetto mentale la croce e delizia della formazione di mister Minervino, capace di far compiere autentiche imprese ma allo stesso tempo anche di cadere in tremendi scivoloni. La salvezza non sembra essere a rischio, però in un campionato in cui i ribaltoni si susseguono ad ogni giornata sarà necessario mantenere su ON la mentalità giusta per evitare spiacevoli sorprese. A corrente alternata
BOSTO 5.5

La nobile delusa di questa prima parte di stagione. Non ci giriamo intorno, da questo Bosto tutti si aspettavano qualcosa in più. Ottavo posto con 22 punti, con la vetta della classifica che è già lontana 10 punti. Certo non si chiedeva ai gialloblù un campionato da dominatori, ma l’assenza praticamente per tutto il girone alla lotta per la vetta è sintomo di una squadra che ancora non sembra aver trovato la sua quadra. Una sofferenza che si è palesata soprattutto nel periodo tra ottobre e novembre, dove i ragazzi di mister Giardini hanno infilato 5 KO in 6 partite. Certo la situazione non è compromessa: il treno per i playoff è li a soli 2 punti, le gare per poter provare a ricucire un minimo il gap con le formazioni di testa ci sono e soprattutto, la qualità per emergere a questa squadra non mancano. Servirà riuscire a tirarle fuori. Finiti i jolly
AURORA INDUNO 5.5

Molto più complessa del previsto la prima parte di stagione dell’Aurora Induno, considerando le ambizioni che la squadra nutriva ad inizio anno. Questa doveva e poteva essere una stagione da playoff per mister Criscimanni e i suoi ragazzi, si è trasformata fin qui in una lotta per mantenere la categoria. Certo, non è mancata una grandissima dose di sfortuna ai biancoblù, sia negli episodi della domenica che soprattutto negli infortuni di diversi giocatori chiave, come quello di Ceci. Insomma, per un motivo o per l’altro, per diverse giornate, l’Aurora si è ritrovata nella zona playout, lontana dai traguardi prefissati. Quasi un peccato, perché la squadra ha dimostrato di possedere tutte le qualità per potersela giocare con chiunque, come ha ampiamente confermato la vittoria contro il Laveno, una delle principali forze del campionato. Nel finale di girone, l’Aurora ha saputo rialzarsi, conquistando due vittorie fondamentali contro Don Bosco e Valcuviana, permettendole di uscire dalla zona a rischio; nonostante ciò, tuttavia, la prima metà di stagione non può essere considerata soddisfacente per una squadra che fin qui ha fatto vedere molto molto poco quello che è capace di fare. Inceppata e incerottata.
VALCUVIANA 5.5

Che questa non fosse una stagione semplice la Valcuviana lo sapeva fin dall’inizio. La concorrenza per la salvezza già ai nastri di partenza risultava parecchio arcigna e i dettami di mister Dell’Ovo, dopo tanti anni con mister Vigezzi dovevano avere necessariamente bisogno di tempo per venire assimilati. E così il quattordicesimo posto in piena zona playout, con 12 punti in classifica frutto di sole 3 vittorie e 3 pareggi rappresentano un quadro sotto la sufficienza per i biancoviola, che per di più nel girone di ritorno dovranno fare a meno anche di chi ha fin qui segnato 11 dei 16 gol dei biancoviola, ossia Soufiane Hafid, volato a Laveno. Salvezza complicata
CERESIUM BISUSTUM 5

Si unisce all’elenco delle deluse il Ceresium Bisustum, protagonista fin qui di prima parte di stagione ben al di sotto delle aspettative. Dopo la retrocessione dalla Prima Categoria, i rossoblù si erano affacciati al campionato di Seconda con ambizioni di alta classifica, ma la realtà si è rivelata ben diversa. Dopo 15 giornate, la squadra si trova nei bassifondi della classifica con soli 11 punti, frutto di 3 vittorie e 2 pareggi, numeri che riflettono un cammino ben lontano da quello sperato. A preoccupare maggiormente sono le statistiche difensive: con ben 43 gol subiti, il Ceresium Bisustum vanta la peggior difesa del campionato. Una fragilità che ha minato le basi su cui costruire qualsiasi ambizione di risalita e che ha costretto la squadra a inseguire costantemente il punteggio in molte partite. Se nel girone di ritorno non ci sarà un netto cambio di rotta, i numeri attuali potrebbero portare a un epilogo davvero amarissimo per la squadra, con il rischio di una nuova retrocessione a far compagnia alla delusione per una stagione iniziata con ben altre prospettive. Il tempo per rimediare c’è, ma ogni passo falso potrebbe essere fatale. Fragile.
DON BOSCO 4.5

Una delle delusioni più grandi di questo campionato. Con soli 8 punti raccolti dopo 15 giornate, frutto di 2 vittorie e 2 pareggi, il Don Bosco occupa ad oggi l’ultima posizione in classifica. Certo i numerosi movimenti estivi che di fatto avevano rivoluzionato la rosa non facevano pensare ad una stagione da playoff come gli scorsi anni, tuttavia nessuno si aspettava un crollo così verticale. La gestione della squadra è cambiata a ottobre con l’arrivo di mister Giacomini, che ha portato un lieve miglioramento, ma i numeri restano impietosi. Il Don Bosco continua a faticare, soprattutto in fase offensiva, dove occupa l’ultimo posto del campionato con solo 11 gol segnati. Questo dato, insieme alla generale difficoltà a trovare continuità nei risultati, rende la salvezza un obiettivo sempre più difficile da raggiungere. Nonostante il miglioramento a livello di gioco evidenziato in alcuni tratti del girone d’andata, la strada per evitare la retrocessione è ancora lunga e tortuosa. Il Don Bosco dovrà necessariamente migliorare sotto tutti i punti di vista, a partire dall’efficacia offensiva, se vorrà rimanere in categoria. Il tempo per rimediare c’è, ma ogni partita da qui in avanti sarà decisiva. Alla ricerca di un miracolo
Francesco Vasco