
A compendio di una stagione balorda, il Pagellone sul 2024/25 biancoblu. Tra i giocatori schierati valutazione omessa causa utilizzo contenuto per Leonardo Ferrario (in campo per soli 7’), Christian Travaglini (il crociato porta a sole 3 presenze per 186’ in Campionato e 2 per 195’ in Coppa Italia), e Giovanni Vaglica (7 in Campionato per 216’ e una in Coppa per 51’). Nella seconda parte esterni derubricati a centrocampisti.
Centrocampisti

Davide Ferri 6,5
Completa l’adattamento alla mediana a 2. Qualche inserimento in meno, più proprietà di palleggio. A riprova della duttilità. Sala ne rispolvera la centralità (15 presenze playout compresi, 12 dal 1’, 7 per intero). Anche se aveva giocato parecchio anche prima con Colombo (23 su 24, 16 dall’inizio, 11 per 90’). Mette a segno 3 reti. Compresa quella della vana speranza con la Pro Vercelli. Capitano riconosciuto per radici e senso di appartenenza. A dispetto dei 23 anni ancora da compiere. Selezionato
Leonardo Piran 6+
Pensavo fosse una mezzala e invece era un esterno. Le defezioni sulla fascia sinistra ne sublimano il consolidamento del ruolo. Diversamente da quanto ipotizzato nelle stagioni passate. Con la post season fattura 33 presenze (27 dall’inizio) con 4 assist da 10 punti. Produce cross in quantità industriale. A destra ordinario, sulla corsia mancina molesto. Ragazzo su cui investire. Alla luce della classe 2003. Promettente

Luca Barlocco 5/6
Innesto di gennaio in una fascia contendibile: 16 presenze più l’andata dei playout. Un assist con l’Arzignano, parecchie prestazioni di spessore ma anche alcune amnesie (su tutte la sanguinosa autorete di Trieste). Come si diceva una volta a scuola? Potrebbe fare di più. Ecco, appunto. Smerigliato
Giorgio Citterio 5/6
Salta gran parte della stagione (out dal 9 novembre al 9 febbraio con 14 turni complessivi di indisponibilità). Contabilizzando 17 presenze (solo 2 dal 1’) e 2 gol esterni con Padova e Pro Vercelli. Arma tattica. Quando c’è. Differito
Andrea Mallamo 5/6
Il peccato originale è il rosso (controverso) con la Giana (2 turni saltati e, forse, 2 punti persi dalla squadra). Al conto somma 7 giornate omesse per infortunio. Il saldo fa 28 presenze per 1.781’ (playout compresi). Partner più acconcio per Ferri. Ma solo il 47% dei minuti giocati sono un dato inoppugnabile. E non certo in senso positivo. Rimaneggiato

Amer Mehic 5/6
Il DNA di famiglia non mente. Profilo eclettico più utile nel 3-4-2-1 che nel poco utilizzato 3-5-2. Segna un gol (Clodiense). Ma se ne divora molti di più (Lumezzane e Pro Vercelli sia in regular season che nei playout). Nelle palle inattive fondamentali i suoi 189 cm. Più nel potenziale che nella concretezza. Correggibile
Christophe Renault 5/6
Assente sino al 24 novembre. Poi 15 presenze per 749’ (solo 6 da titolare), culminate con il tremendo sinistro con Comi al “Piola”. Qualità indubbie nella conduzione di palla e nell’atletismo. Salvo asterisco legato agli infortuni a nastro. Frangibile
Marco Somma 5/6
Sempre in campo e sempre titolare nelle prime 24. Con il cambio in panca ne salta 3 (più 2 nei playout causa infortunio). Due gol ed altrettante assistenze illustrano potenzialità spesso inespresse. Sottostimato

Gianluca Nicco 5,5
Il suo gol a Caravaggio resta (forse) il climax stagionale tigrotto. In totale fanno 33 presenze: 21 dal 1’ (l’ultima il primo marzo), 10 per intero e 2 reti. Con il ticket Caniato/Sala chiude con 100’ nelle ultime 7 apparizioni (tutte da riserva) e i playout visti dalla panchina. Il passato (anche biancoblu) dell’eporediese è stato ben altra cosa. Malinconico
Andrea Palazzi 5
Elemento navigato. Purtroppo non in campo. Registra 17 presenze. Solo una da titolare (alla 38^ a Crema con rigore causato), dopo il primo di febbraio. Salta 8 gare per infortunio, soprattutto ne passa 15 in panca senza vedere il terreno di gioco. Bello, ma non balla. Se non nell’1-1 con il Padova del 28 settembre. Eclissato
Attaccanti

Giacomo Beretta 5,5
Sono 8 gol in 1.900’ tondi. In realtà, 4 in 24’ della ripresa con il Lumezzane. Altrettanti nei restanti 1.876’ suddivisi in 30 presenze. Il di cui rende l’idea di una stagione zavorrata dal penalty fallito (sull’1-0 a favore a Caravaggio) e da quello bypassato con la Pergolettese. Palesa mestiere e qualche magagna fisica (6 giornate saltate per infortunio). Nei playout gli manca la zampata. Dettaglio non certo marginale. Eterogeneo
Jonathan Pitou 5/6
Meriterebbe di più. Per come si sbatte per la maglia. Quando potrebbe fare leva solo sulla qualità. Che sarebbe anche il core business del marsigliese. Parte fortissimo: rinnovo contrattuale, 2 presenze e il gol qualificazione con la Pergolettese in Coppa (201’), più la rete con la Giana in Campionato. Poi viene contingentato dal ritorno al 3-5-2. Gli errori da matita rossa con Atalanta U23, Lumezzane e (dagli undici metri) Pergolettese costano almeno 7 punti. Ma le 2 reti (sempre in trasferta) e i 6 assist ne producono 9. Non trova il click definitivo. A 20 anni il tempo c’è ancora tutto. Ma comincia a stringere. Struggente

Daniele Rocco 5,5
Impatto contenuto (eufemismo): 16 presenze, un gol da 3 punti con l’Arzignano e 3 assist. Meglio da riferimento centrale o da incursore? Pochi elementi per sciogliere il nodo. Interrogativo
Eljon Toci 5,5
Non ha esattamente il gol nel sangue. Bisogna attendere il 2 aprile per assistere al primo (ed unico) centro stagionale (cui aggiunge un’assistenza). Mette insieme 35 presenze più una nei playout (21 dal 1’, solo 8 dopo il giro di boa). Autentico sgobbone in senso stretto. Ma l’attacco biancoblu necessitava di altro. E l’impegno non può certo fare aggio sulla presenza scenica sottoporta. Infruttuoso
Dennis Curatolo 5,5
Parecchie partite (24). Ma quasi tutte di contorno: solo 4 dal 1’ compresa quella con il Padova dove realizza la sua unica rete. Il sistema di gioco non lo sostiene. A dispetto di chi in estate per (ammirevole?) aziendalismo lo immaginava 9 puro. Malinteso
Giovanni Terrani 5
L’altra volta alla Pro Patria? Stagione 2014/15: retrocessione ai playout (con successivo ripescaggio). Vabbeh, meglio far finta di niente. Tre rigori calciati, uno messo a segno con il Novara, e due falliti. Il primo (indolore) con la Clodiense, l’altro (spartiacque) con la FeralpiSalò. Uomo di esperienza da 34 presenze (ma solo il 39% dei minuti giocati). Ruolo interpretato più nelle intenzioni che nella realtà del campo. Teorico
Giovanni Castiglioni