Archiviati i campionati 2024/25 (nel bel mezzo della post-season) non può mancare il nostro consueto Pagellone con cui andiamo a rivivere quanto successo nel Girone B di Serie D. Raggruppamento che ha presto detto tutto ciò che aveva da dire: l’Ospitaletto (75) si è confermata in vetta dal girone d’andata centrando una clamorosa promozione in Serie C, relegando ai playoff Pro Palazzolo (-5), Desenzano (-6) Casatese Merate e Folgore Caratese (-7) con le due bresciane uniche superstiti e pronte a sfidarsi in finale domenica 18 maggio.

Fuori dai giochi della post-season la Varesina, che ha chiuso il suo campionato al sesto posto con 64 punti; stesso discorso, con ben altra connotazione, per la Castellanzese che ha conquistato proprio all’ultima giornata la salvezza diretta chiudendo tredicesima a quota 46. Per definire le retrocessioni in Eccellenza, tra l’altro, non c’è stato bisogno dei playout: addio diretto alla categoria da parte di Magenta (36), Fanfulla (32), Ciliverghe (31) e, a sorpresa, Arconatese (31).

Archiviata la prima veloce panoramica sulla classifica, spazio ora a voti e giudizi delle 20 squadre del Girone B: parola al nostro Pagellone.

Ospitaletto 10

Abbandonata in fretta l’etichetta di sorpresa, la squadra bresciana si è rivelata per quella che era: un’autentica corazzata. Dominio dall’inizio alla fine e capacità di gestire al meglio l’inevitabile fase di flessione che chiunque attraversa in stagione. Risultato? Ospitaletto in Serie C. Niente male per una matricola. Elettrizzante

Casatese Merate 8

Se al giro di boa avevamo definito i lecchesi come una certezza di categoria, il girone di ritorno l’ha ampiamente confermato: super rimonta in classifica che ha portato i rossoblù ad infiammare la bellissima lotta al vertice risultando per lunghi tratti la squadra più in forma del momento. Inevitabile pizzico di rimpianto per i punti persi all’andata, ma la stagione non può che esser valutata positivamente e dare garanzie per il futuro. Infiammabile

Varesina 7.5

Il progetto Serie C è triennale e nessuno chiedeva alle Fenici di raggiungere il professionismo già da questa stagione. Le premesse di inizio anno avevano fatto ben sperare, ma il cammino in campionato ha certificato che i rossoblù non sono ancora pronti allo step. Manca comunque pochissimo per compiere quel passo in avanti (lo dimostra una straordinaria rimonta che ha portato le Fenici ad accarezzare il sogno primo posto) e la società sta lavorando a 360° per arrivare a compierlo nelle migliori condizioni possibili: la prossima estate sarà un banco di prova importante per consolidare le ambizioni di quella che è ormai diventata una certezza di categoria. Costituente

Club Milano 7

L’avvicendamento in panchina con il ritorno di mister Scavo ha fornito la scossa necessaria ai biancorossi: dopo una prima parte di stagione deludente, il Club Milano ha cambiato passo macinando punti e sorpassi fino ad arrivare a chiudere in nona posizione (risultato difficilmente ipotizzabile ad un certo punto del campionato) con una tranquillissima salvezza. Le difficoltà di inizio anno dovranno però essere monito per il futuro. Reagente

Folgore Caratese 7

Dopo un periodo abbastanza altalenante, il girone di ritorno ha visto la prepotente ascesa della formazione brianzola che, per alcune settimane, è sembrata la seria candidata a scalzare l’Ospitaletto. Rimonta incredibile che ha portato la Folgore ad un passo dalla vetta, ma il piede ha tremato proprio nel momento di compierlo. Restano gli investimenti, resta la bontà del progetto tecnico e la capacità di risultare sempre protagonista. Pepata

Nuova Sondrio 7

Il cambio di passo in casa biancoazzurra è stato evidente, soprattutto fra le mura amiche: i punti casalinghi sono infatti raddoppiati rispetto a quelli del girone d’andata. Una rimonta eccezionale che ha portato la matricola sondriese a conquistare una brillantissima undicesima posizione confermando con sicurezza la categoria. Briosa

Pro Palazzolo 7

Sicuramente le aspettative erano alte, ma il terzo posto e la finale playoff (per quanto sappiano di contentino) non sono da buttare. La Pro voleva vincere, e aveva le carte in regola per farlo, ma la stagione vissuta sa di trampolino di lancio per la prossima. Edificabile

Pro Sesto 7

Costruita in fretta e furia la scorsa estate, dopo aver ipotecato la salvezza nel girone d’andata, i milanesi si sono “adagiati” nel girone di ritorno proseguendo il proprio naturale percorso di crescita: progetto mai in discussione e fiducia per il futuro. Stabile

Breno 6.5

Così come la Pro Sesto, anche il Breno ha costruito la sua tranquillissima salvezza nel girone d’andata: rispetto ai milanesi, però, il rallentamento è stato più evidente, per quanto non abbia pregiudicato affatto l’esito della stagione. Costante

ChievoVerona 6.5

La società è stata brava a chiarire in fretta le proprie ambizioni stagionali: nessuna velleità di classifica, ma volontà di consolidarsi in categoria. E così, dopo i primi passi incerti, il ChievoVerona ha acquisito sempre più certezze chiudendo in settima posizione: risultato niente male che assicura solidissime basi per il futuro. Intraprendente

Desenzano 6.5

Gira e rigira, al Desenzano restano le briciole. Di altissima qualità, ci mancherebbe, ma pur sempre di briciole si parlano. La corazzata bresciana ha dovuto cedere il passo ai colleghi dell’Ospitaletto, accontentandosi di un terzo posto e di un’altra finale playoff da giocare: cammino sicuramente da elogiare, ma l’augurio per questa stagione era quello di centrare la promozione in Serie C che sfuma da parecchie stagioni. Eterna promessa

Castellanzese 6

L’avvicendamento in panchina tra Mangone e Cotta ha sicuramente dato la scossa ad una squadra che ha faticato terribilmente a costruire la propria identità (ed è lecito aspettarsi parecchi cambiamenti in estate) con gli ultimi risultati arrivati soprattutto d’inerzia. Doveroso riconoscere al gruppo i giusti meriti perché i neroverdi si sono voluti prendere la salvezza, centrando dunque l’obiettivo stagionale anche se non rispettando l’idea di farlo “tranquillamente”. Ci sarà tanto lavoro da fare. Stiracchiata

Magenta 6

Forse con un pizzico di campanilismo vista la presenza del varesino Alessandro Lorenzi in panchina, ma questa squadra, al netto della retrocessione, merita la sufficienza. È evidente che ai gialloblù sia mancato qualcosina (soprattutto a livello esperienziale), ma per tutto l’anno si sono viste idee di gioco e voglia di stupire. Il Magenta avrebbe meritato di giocarsi la salvezza ai playout, ma il sogno è sfumato per un gol beffa al ’94. Utopistico

Vigasio 6

La costanza paga: la matricola veneta nel girone di ritorno ha confermato le premesse del girone d’andata, risultando un avversario ostico per tutti. E, così facendo, è sempre rimasta ai margini della zona playout conquistando una bella e meritata salvezza. Efficace

Crema 5.5

La rincorsa del Crema ha portato ad una salvezza insperata al ’94 con il gol del 3-3 contro l’Ospitaletto che ha fatto (e farà) discutere. Sta di fatto che l’obiettivo è stato centrato, anche se il cammino non può esser giudicato pienamente sufficiente. Provvidenziale

Sant’Angelo 5.5

Se ad un inizio super positivo segue un crollo verticale significa che qualcosa si è rotto: la salvezza, che sembrava una purissima formalità nel girone d’andata, è arrivata (matematicamente parlando) solo all’ultima giornata. Girone di ritorno da dimenticare per i lodigiani che avranno modo, si spera, di risolvere le proprie problematiche in vista della prossima stagione. Blackout

Sangiuliano City 5

Che qualcosa non abbia funzionato in casa gialloverde era già evidente a metà stagione: gli avvicendamenti di mercato non hanno garantito il cambio di passo auspicato, anche se comunque è arrivato l’obiettivo minimo della salvezza. Il Sangiuliano, realtà milanese ormai ben consolidata, avrà modo di rifarsi e di riscattare un anno opaco. Inespresso

Ciliverghe 5

I lampi del girone d’andata sono rimasti tali: i gialloblù non sono riusciti a compiere quello switch che sembrava poter essere nelle proprie corde e, al posto di risalire, sono scivolati indietro chiudendo a pari (de)merito all’ultimo posto tornando così in Eccellenza. Inconcludente

Fanfulla 4.5

L’annata di sofferenza paventata a inizio anno si è rivelata tale in tutta la sua drammaticità: mai un guizzo degno di nota e retrocessione che è diventata sempre più certa fino al verdetto matematico. Pericolante

Arconatese 3.5

Nessuno chiedeva all’Arconatese di vincere il campionato, ma quasi tutti si aspettavano di vederla quantomeno a ridosso della zona playoff. E invece? Il nulla. L’incredulità per un avvio di stagione disastroso non ha lasciato margini di rimonta: qualche guizzo d’orgoglio, ad onor di cronaca, c’è stato, ma se una squadra di questo calibro resta ultima dall’inizio alla fine non c’è speranza che tenga. Crollata

Matteo Carraro

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