E’ un Renzo Oldani entusiasta, emozionato e sfinito quello che troviamo al termine della 104esima Tre Valli Varesine. Un’edizione che si è decisamente ripresa con gli interessi quanto l’anno scorso le aveva tolto. Il trionfo di Longo Borghini nella 5^ Tre Valli Varesine Women e quello, straordinario, di Pogacar, hanno elevato ancor di più il valore di questa corsa ormai un appuntamento fisso immancabile per il movimento ciclistico internazionale, frutto e figlio del grandissimo lavoro organizzativo della Società Ciclistica Alfredo Binda: “E’ stato un periodo impegnativo dal punto di vista organizzativo, non ci facciamo mai mancare nulla ma il ciclismo è così. Oggi è un momento di vittoria, non per me ma per la città, per i tifosi, per i bambini presenti attorno al percorso. Tanta gente che si è avvicinata al ciclismo con le proprie famiglie: questa è la magia del ciclismo”.

SUL METEO FAVOREVOLE E SULL’AFFLUENZA DEL PUBBLICO: “Sono ancora un pò in apnea, non ho ancora visto le immagini me le guarderò con calma. La nostra corsa è ormai diventata un appuntamento fisso, grazie al supporto di istituzioni e sponsor, ma anche alla stampa ed al pubblico. Le immagini di oggi hanno dato lustro al nostro territorio. Varese e la nostra provincia non sono solo un luogo di sport ma anche di turismo e possiamo pensare di migliorare tutto questo con la promozione del territorio anche tramite questi eventi”.

SPAZIO POI AI CAMPIONI IN GARA ED ALLE LORO GESTA: “Non mi ricordo un parterre de roi come quello di quest’anno. Non potevamo aspettarci di meglio: i corridori migliori al mondo erano qui e questo per noi è una gioia immensa. Accogliere questi corridori da tutto il mondo è qualcosa di straordinario”.

SULLA PROSSIMA EDIZIONE: “Mi viene da dire adesso che alzare il livello è difficile. Abbiamo bisogno di mantenere questo target, migliorando il migliorabile, però direi che l’obiettivo è quello di essere protetti dalle istituzioni e l’UCA per tenere questa date e non avere sovrapposizioni”.

SUL RINGRAZIAMENTO ALL’UOMO POGACAR: “Ho ringraziato lui e la sua compagna per la serietà con cui ha accettato di venire qui. E’ bastata una stretta di mano per trovare l’accordo per la sua partecipazione, senza nulla di firmato. Il valore di questo gesto e dell’amicizia è stato il vero focus di questa corsa”.

Alessandro Burin

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