Le Aquile sono abituate a volare in alto, ma ai bianco-blu di Caronno Varesino piace stare con i piedi saldamente a terra: l’ambizione è sempre presente, certo, e in una realtà umile e laboriosa come quella degli Eagles Caronno non è altro che un costante stimolo per migliorarsi giorno dopo giorno, senza mai perdere di vista la propria realtà. E così, una stagione nata con il preciso intento di lottare per salvarsi si è trasformata in una cavalcata che ha portato il gruppo di mister Bongiorni (a proposito, nel giorno del compleanno del Varese proprio il tecnico classe ’59 ha rivissuto con noi alcuni momenti della storia biancorossa) a consolidarsi fra le big di categoria. E c’è un pizzico di inevitabile amarezza per dei playoff che sfumeranno solo perché Laveno e Brebbia hanno fatto un campionato a parte.

Il cammino delle capoliste, comunque, nulla toglie al percorso degli Eagles, che hanno (ri)scoperto bomber Giovanni Luca. L’attaccante classe 2002 ha messo a segno ben 18 reti risultato attualmente il terzo incomodo nella lotta al titolo di capocannoniere fra Beltrami (Brebbia, 20) e Hafid (Valcuviana/Laveno, 19). Ed è proprio Luca ad analizzare il momento di quella che senza dubbio è una delle squadre più in forma di categoria, reduce da un filotto di sei risultati utili consecutivi con un pareggio e cinque vittorie: “È sicuramente un bel momento per noi e per la società: ce lo vogliamo godere al massimo arrivando fino in fondo con tranquillità e spensieratezza per provare a portare a casa il massimo”.

Chiunque parli di voi individua nel gruppo la vostra vera forza.
“E mi viene difficile dissentire. Ormai sono qui da qualche anno e lo spogliatoio è sempre stato messo al primo posto: non siamo certo perfetti, ma le nostre lacune e possibili debolezze vengono colmate proprio attraverso l’unione del gruppo che ci permette di uscire dai momenti di difficoltà. Caronno è un bell’ambiente da vivere: oltre alla domenica, ogni volta che arriva il martedì o il giovedì ognuno di noi si presenta all’allenamento con il sorriso sulle labbra pronto a dare il 200%. Anche perché, tra dediche per i gol ed eventuali compleanni, alla pizzata del giovedì c’è sempre qualcuno che offre (ride, ndr)”.

Come avete vissuto la stagione? L’obiettivo dichiarato era la salvezza e invece, classifica alla mano, siete in posizione da playoff.
“Molto semplice: abbiamo giocato ogni partita con la stessa mentalità positiva, dando tutto ciò che avevamo. Poi c’è il verdetto del campo e siamo sempre pronti ad accettarlo, complimentandoci con chi ha fatto meglio; Laveno e Brebbia, nello specifico, si sono dimostrate nettamente superiori, ma anche il Buguggiate ha fatto davvero bene. Chi vincerà tra Brebbia e Laveno? Che vinca il migliore. Sarà sicuramente una bella sfida, ma io tifo solo per il Caronno: proveremo a vincerle tutte per dimostrare che la nostra posizione non è un caso”.

La matematica vi tiene ancora in vita, ma è oggettivamente difficile immaginarvi ai playoff. Quali stimoli servono per affrontare al meglio il finale di stagione?
“Mi ricollego a quanto detto in precedenza: per come abbiamo affrontato ogni partita, lo stimolo c’è sempre già di per sé e se non affrontassimo ogni partita al massimo non saremmo noi. A livello personale non posso che guardare alla classifica marcatori: senza dubbio è uno stimolo in più e, in questo, i miei compagni mi seguono risultando i primi tifosi. E da noi gli obiettivi personali non sono altro che obiettivi comuni di tutta la squadra”.

Ti aspettavi una stagione del genere?
“Mi aspettavo di far bene, anche se non con questo rendimento. Lo scorso anno ho avuto poco minutaggio, ma ho sempre rispettato le scelte di mister Colombo con cui c’era e resta un ottimo rapporto; con mister Bongiorni ho trovato più spazio e, inevitabilmente, acquisito più fiducia. Pur avendo sempre segnato abbastanza, questa stagione sta andando oltre le mie più rosee aspettative e voglio fare sempre di più”

C’è una partita di quest’anno cui sei particolarmente affezionato?
“In realtà sono legato a tutte le partite che ci hanno permesso di portare a casa punti, specialmente quelle in cui partivamo svantaggiati e che ci hanno fatto tirar fuori il nostro carattere. Penso ad esempio al 4-3 di Cuasso al Monte, quando abbiamo ribaltato la sfida in un minuto e sotto di un uomo”.

L’hai nominato prima: cosa significherebbe per te il titolo di capocannoniere?
“Sarebbe senz’altro una bellissima soddisfazione personale. Ho sempre avuto un bel feeling con il gol, ma   non ho mai vinto una classifica marcatori: mancano ancora cinque partite e la possibilità di fare qualcosa di importante c’è, ma il focus è sempre quello di provare a portare a casa la vittoria ogni domenica insieme ai miei compagni”.

Per chiudere, andiamo sui pronostici: come finirà Aurora Induno – Gazzada Schianno? (ore 14.30)
“1”.
Brebbia – Mercallo? (ore 14.30)
“1”.
Bosto – Buguggiate Caesar? (ore 15.00)
“1”.
Caravate – Valcuviana? (ore 14.30)
“X”.
Ceresium Bisustum – Don Bosco? (ore 14.30)
“X”.
Jeraghese – Cuassese? (ore 14.30)
“2”.
Union Tre Valli – Laveno Mombello? (ore 14.30)
“2”.
Angerese – Eagles Caronno? (ore 14.30)
“2, ma il calcio è impronosticabile…”.

Il focus della 26^ giornata

Lo sguardo di tutti non può che esser sempre rivolto verso l’alto, là dove osano solo Laveno Mombello e Brebbia che comandano la stagione con 58 punti. Nessuna vuole mollare e la 26^ giornata sarà l’ennesima tappa di un’adrenalinica lotta fra titani: il Laveno farà visita all’Union Tre Valli (33), mentre il Brebbia ospiterà il Mercallo (36). Due match da non sottovalutare. Alle loro spalle un ottimo Buguggiate Caesar (50) continua a restare aggrappato al playoff (che si giocherebbe contro la perdente dello spareggio), ma per la post-season occorre continuare a vincere e, di conseguenza, espugnare Capolago battendo il Bosto (36). Timidissime speranze playoff, come visto, per Eagles Caronno (43) e Cuassese (42), attese da due trasferte ad alto rischio rispettivamente contro Angerese (40) e Jeraghese (39). Aurora Induno (32) e Gazzada Schianno (26) si sfideranno in un match che mette in palio l’onore (entrambe salve, seppur manchi ancora la matematica certezza), mentre ad infiammare la domenica di Seconda Categoria ci penserà la lotta per evitare la retrocessione. Last call per il Don Bosco (9), obbligato a vincere sul Ceresium Bisustum (15) per sperare nel miracolo; ma i rossoblù, galvanizzati dalla grandissima vittoria nello scontro diretto di settimana scorsa contro la Valcuviana (17), sono pronti a ripetersi per provare il sorpasso ai danni dei biancoviola, attesi dalla trappola Caravate (26).

Matteo Carraro

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