Come raccontato ieri sera nel Talk Show di Piazza Montegrappa, un evento come la Coppa del Mondo di canottaggio non si limita ad avere un impatto sportivo, ma genera emozioni indissolubili che restano nei cuori dei protagonisti. E tra questi non può mancare la doverosa e meritata citazione al corpo volontari, “eroi silenziosi” che hanno un ruolo “dietro le quinte” ma di fondamentale importanza per la realizzazione dell’evento. Per tutta la settimana i volontari hanno seguito un corso di formazione che gli ha permesso di prepararsi al meglio per la manifestazione: spinti dal progetto PCTO, ma anche e soprattutto dalla voglia di mettersi in gioco, la “truppa orange” ha colto l’occasione di vivere un’esperienza formativa sul campo, immergendosi in un contesto internazionale che ha unito apprendimento, passione e spirito di squadra.

Nonostante questa esperienza stia richiedendo tanto impegno e sforzo, la soddisfazione e l’entusiasmo stanno prevalendo al punto da desiderare di ripeterla in futuro se ci sarà occasione“. Questo è il pensiero comune di moltissimi di loro, impegnati a svolgere mille mansioni in tutto il villaggio allestito alla Schiranna. Dalla logistica al servizio risto-bar, passando per l’aiuto nelle riprese e l’accoglienza dei turisti fornendo loro indicazioni preziose su come muoversi.

Se a ragione si può già parlare di autentico successo per l’edizione 2025 della Coppa del Mondo, gran parte del merito è proprio dei volontari che a loro volta hanno scoperto un mondo sportivo stimolante, attivo e interattivo. Soprattutto per i più giovani, il canottaggio non era uno sport familiare: un volontario per l’evento ha ammesso di non averlo mai seguito, ma di essere rimasto affascinato dalle competizioni e dall’atmosfera vibrante. Un altro ha invece dichiarato di conoscere questo sport grazie agli allenamenti svolti con la scuola, ma che l’evento gli ha permesso di approfondire ulteriormente e di sviluppare un legame ancora più forte con il mondo remiero. Una volontaria ha evidenziato come il contatto con gli atleti internazionali e il pubblico abbia reso l’esperienza ancora più emozionate e coinvolgente.

Tanto entusiasmo, ma anche tanta fatica: i turni intensi e il caldo asfissiante hanno rappresentato una bella sfida, ma la soddisfazione di contribuire a un evento di rilievo internazionale ha compensato ogni sforzo e le parole di uno studente lo dimostrano: “Ci si sente valorizzati, parte attiva di un grande progetto“. Nuove passioni e nuove amicizie hanno contribuito a rendere ancor più unica l’esperienza: il volontariato alla Coppa del Mondo di canottaggio non è solo un impegno, ma un’opportunità di crescita e di scoperta di uno sport affascinante, capace di unire persone con storie diverse in un’unica grande avventura.

Brigitte Gomez
Alice Napolitano
Deana De Feo

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