
Il pareggio della Juniores Nazionale Under19 del Varese per 1-1 alle Bustecche contro la Pro Sesto (che relega i biancorossi in ultima posizione del Girone C a due punti dopo quattro giornate) ha lasciato un’importante consapevolezza: i risultati raccolti fin qui non rispecchiano affatto le prestazioni offerte dalla squadra guidata da Matteo Ponti. Il netto squilibrio tra il gioco mostrato e la posizione in classifica è presto spiegato: il gruppo, costruito consapevolmente sotto età, mostra margini importanti su cui lavorare, ma paga ancora qualche difficoltà a livello di mordente e incisività offensiva. Se le qualità ci sono, e il tecnico avrà modo di contribuire alla crescita tecnica e tattica dei ragazzi, il “deficit caratteriale” è un aspetto (seppur figlio della giovane età dei protagonisti in campo) che andrà curato con attenzione.
La vera eredità del match di ieri pomeriggio, però, emerge da quanto accaduto nel post-partita. Sulle tribune delle Bustecche, infatti, era presente una folta rappresentanza della Prima Squadra (in campo ieri mattina per il proprio allenamento), della dirigenza e dello staff tecnico, tra cui il patron del Settore Giovanile Massimo Foghinazzi, il direttore generale Giovanni Rosati, il direttore sportivo Alessio Battaglino e mister Andrea Ciceri. Proprio quest’ultimo, al termine della sfida, è sceso in campo per raggiungere Ponti, il suo vice Luca Luglio e il preparatore dei portieri Federico Cottone, che avevano già dato il via ad un confronto positivo e costruttivo con il direttore sportivo del Settore Giovanile Cosimo Bufano e il direttore tecnico Costanzo Celestini.
Durante l’incontro, durato oltre mezzora, saranno senz’altro emerse le criticità evidenziate nei precedenti 90′, ma soprattutto spunti importanti per la crescita del gruppo. Attingere dall’esperienza di un mostro sacro come Costantini e dai consigli di Ciceri non può che essere un plus per Matteo Ponti, tecnico giovane e carismatico che ha le carte in regola per emergere (così come le ha la sua squadra). La serenità e la disponibilità dimostrate durante l’incontro, concluso tra i sorrisi dei protagonisti, testimoniano la forte vicinanza e la sinergia tra Juniores, Prima Squadra e dirigenza (Ciceri, ad esempio, si è poi trattenuto a parlare ancora a lungo con Celestini, entrambi poi raggiunti nuovamente da Bufano). Un legame fondamentale per lo sviluppo dei giovani: una Juniores deve sì essere al servizio della Prima Squadra, ma deve comunque costruire e mantenere una propria identità. Un aspetto che va al di là dei risultati. Chiudere la giornata in questo modo non può che rappresentare un segnale incoraggiante e positivo: la collaborazione e il confronto costruttivo tra uomini di calcio sono elementi chiave per il bene del Varese Football Club.
Matteo Carraro

























