Una sconfitta che fa male, malissimo, per la Pallacanestro Varese che perde 90-87 contro la Bertram Tortona, in un match deciso da una stoppata di Biligha sulla penetrazione finale di Iroegbu diretto al ferro. Una Varese che lascia un’altra grande opportunità per strada dopo essere s che è stata avanti per larghissimi momenti del match sul campo della Bertram, con il rimpianto di non aver capitalizzato il vantaggio di 7 punti sul 73-80 a 3′ dalla fine del match.

C’è poco da dire alla squadra di Kastritis che ha messo in mostra ancora una volta grandissimi progressi ma che ancora una volta si è persa nei dettagli e che soprattutto, ancora una volta, non ha portato a casa una partita che, in fin dei conti, avrebbe anche meritato di vincere. “Avrei molte cose da dire ma quello che voglio fare sono i complimenti ai miei giocatori per come hanno interpretato la partita. Mentalmente siamo in un momento complicato per le tante sconfitte che stiamo subendo e questo, unito alle condizioni di alcuni giocatori come Iroegbu che ieri ha subito un piccolo trauma in allenamento e Freeman che veniva da una settimana complicata, rende tutto più difficile. Tortona ha giocato una partita davvero concreta, segnando nei momenti decisivi e quello ha fatto la differenza. Voglio ancora una volta fare i complimenti ai miei ragazzi perché hanno giocato una grandissima gara e devono essere consapevoli che siamo sulla strada giusta. Grazie ancora una volta ai nostri tifosi per il sostegno che ci hanno dato oggi e che ci danno ogni giorno”, il commento del coach in apertura di conferenza stampa.

LA RABBIA NEL FINALE SULLA SCELTA DELL’ULTIMO TIRO: “Non era sbagliata la giocata, ho solo avuto una reazione emotiva. sarebbe sbagliato pensare asolo all’ultimo possesso dopo la gara fatta”.

SUL QUINTETTO CON MOODY E FREEMAN: “Non è la prima volta che cambiano il quintetto, non ci sono gerarchie definite, dobbiamo essere bravi a calarci nel contesto del match”.

SUL POCO UTILIZZO DI LIBRIZZI: “Non è successo niente nello specifico, in altre partite ha giocato di più e meno altri compagni. Io credo in ogni mio giocatore e so che tutti ci possono dare una grandissima mano ed il fatto di avere giocatori molto bravi mi permette di avere maggiore flessibilità a seconda della partita e dell’avversario che abbiamo davanti”.

SULLA RIPETIZIONE DI UNO DEGLI ULTIMI LIBERI A FAVORE DI TORTONA, RISULTATO POI DECISIVO: “Non sono qui a commentare perché non ho visto le immagini ma comunque dobbiamo concentrarci su di noi e non su altro”.

SULLA FRUSTRAZIONE MENTALE DELLA SQUADRA E LA NON PERFETTA CAPACITA’ DELLA SQUADRA DI LEGGERE I MOMENTI FINALI DELLE PARTITE: “Se potessimo fermare la partita sul tiro di Baldasso che è uscito questa domanda non ci sarebbe stata. Questo è lo sport e stiamo valutando il risultando finale, però bisogna guardare altro, soprattutto la prestazione. Abbiamo due strade, o piangerci addosso per i risultati o continuare a lavorare come stiamo facendo, con fame e voglia di vincere e con la consapevolezza che usciremo presto da questo momento”.

Alessandro Burin
Foto Ossola

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