Doppia missione compiuta per la Pallacanestro Varese che batte Scafati nello scontro diretto per la salvezza e ribalta il -9 dell’andata, grazie al 95-82 finale. Una vittoria che porta la firma, indelebile, di Jaylen Hands, autore di una prova clamorosa da 42 punti, con i quali trascina i suoi ad un successo importantissimo dopo 8 ko consecutivi.

E’ quasi superfluo sottolineare il peso di un successo che, soprattutto nel morale, lancia Varese nel momento cruciale della stagione in vista del secondo scontro diretto per la salvezza di settimana prossima, sempre a Masnago, contro Cremona. Un successo sul quale hanno inciso le rotazioni più lunghe di coach Kastritis, che ha potuto dosare al meglio le forze dei suoi arrivando così con maggior lucidità nei momenti cruciali della partita, soprattutto a metà quarto quarto, quando Scafati ha recuperato da -17 a -10, facendo tremare il pubblico di Masnago.

“Non voglio parlare di questioni tattiche stasera, voglio fare i complimenti ai ragazzi per il loro sforzo, il loro atteggiamento. Abbiamo giocato con grande concretezza e consistenza stasera – dice coach Kastritis in conferenza stampa -. Non era facile presentarsi a una partita così importante con questa concentrazione mentale e portarla avanti per tutti e 40′. Voglio fare i complimenti ai ragazzi non solo per la vittoria di stasera ma per il modo in cui stanno lavorando da quando sono arrivato io e per la cultura che stiamo portando avanti. Voglio ringraziare i tifosi per l’atmosfera e il supporto che hanno creato e ci hanno dato, spingendoci verso la vittoria. Abbiamo bisogno di loro, di questo, perché così è come avere un giocatore in più sul campo con il quale lottare verso il nostro obiettivo. Davanti a noi abbiamo ancora tante partite, approcceremo ogni allenamento dopo allenamento, partita dopo partita, con la fame e la voglia di vincere. Dopo stasera tutti ci sentiamo più sollevati ma non è il momento di fare festa per niente, la prossima partita in casa con Cremona è fondamentale e se non riuscissimo a vincere vanificheremmo la vittoria di stasera. Dobbiamo rimanere concentrati e focalizzati sul momento”.

SE L’ARRIVO DI ANTICEVICH PUO’ DARE UNA MANO A RIMBALZO: “Stasera i rimbalzi offensivi che hanno conquistato loro non sono un problema per me, sinceramente. Non è un discorso individuale di come i giocatori sono in campo ma un lavoro generale di squadra e di movimenti che dobbiamo migliorare. Sappiamo che abbiamo un problema a rimbalzo, lo sappiamo tutti, dalla società alla squadra e il fatto di aver preso due giocatori che possano aiutarci sotto è stato fatto proprio in quest’ottica”.

SU LIBRIZZI TORNATO A PERFORMARE AD ALTI LIVELLI: “E’ difficile trovare un giocatore in tutto il mondo che sappia giocare sempre bene, gli alti e bassi capitano. Matteo in settimana lavora sempre benissimo e mette molta presenza in campo in allenamento. Non ho mai avuto dubbi su di lui, stasera ha fatto benissimo in difesa, ha lottato, ha messo pressione anche sotto canestro contro giocatori più grossi di lui e per come è stato in campo è un chiaro esempio di come noi vogliamo che la partita venga preparata e giocata da tutti, non solo da lui ma da tutti e non parlo solo di quelli che hanno giocato ma anche degli altri che si sbattono al 110% in allenamento pur sapendo che non avranno minuti in campo”.

SULL’IMPORTANZA DI AVERE ROTAZIONI PIU’ AMPIE: “Parlavo prima con i miei colleghi dello staff della suddivisione bilanciata dei minuti stasera ed è stata sicuramente più consona rispetto alle altre partite. Se noi chiediamo sempre concentrazione ed energia, avere la possibilità di ruotare più giocatori ti permette di alzare il livello di prestazione”.

SULLA PROVA CLAMOROSA DI HANDS: “Quello che ha fatto lo avete visto tutti. Ha dato un grande contributo ma la partita è stata vinta da Varese contro Scafati, non da un giocatore solo contro gli avversari”.

“Complimenti a Varese per la vittoria, hanno avuto una capacità migliore della nostra di trovare giocate decisive nei momenti cruciali del match – esordisce coach Ramondino -. Credo che da parte nostra la chiave in negativo siano state le nostre scarse percentuali ai liberi, nel tiro da tre, pur avendo costruito buoni tiri, anche con giocatori che solitamente hanno buone percentuali. Oggi l’unico modo per giocare contro la difesa di Varese, che con i cambi ci toglievano la prima opzione del gioco e pressavano bene, il tiro da tre era l’unica arma da sfruttare ma non siamo stati bravi in questo. L’aver chiuso con più assist di Varese e con 5 giocatori in doppia cifra ti fa uscire frustrato dal match,. perché sarebbe bastato poco per rimanere lì. Qualsiasi cosa non centri con il campo, qualsiasi condizione fuori dal tuo controllo non può essere usata come scusa per quello che viene fatto in campo. Il mio lavoro è valutare la prestazione in campo e sono convinto che abbiamo fatto una buona partita lo stesso”.

Alessandro Burin

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