
Non c’era altro risultato se non la vittoria per la Pallacanestro Varese che batte Cantù 91-82 e torna a vincere nel momento più importante di questa prima parte di stagione dopo 6 sconfitte consecutive. I biancorossi giocano una partita solida e consistente per 40′, nei quali abbinano ad una grande durezza difensiva un attacco al ferro letale guidati dalle scorribande di Iroegbu, mattatore del match con 25 punti, e 6 assist.
Decisivo per il successo finale l’impatto fisico che la squadra di Kastritis ha avuto soprattutto sugli esterni, con Assui protagonista soprattutto in fase difensiva e a rimbalzo, bravissimo a togliere spazio e respiro a Sneed, Moraschini e Bowden.
“Voglio fare i complimenti ai ragazzi per tante ragioni. Hanno fatto un ottimo lavoro, sappiamo che per noi è importante vedere il progresso nel nostro percorso e stasera finalmente abbiamo visto una sublimazione di questo. Perdere sei partite di fila non è mai facile e quella di oggi era un match spartiacque per noi, anche se in questo momento della stagione non è propriamente giusto definire una partita da dentro o fuori. Durante tutta la settimana ed oggi ci abbiamo messo tutto quello che l’importanza di questa gara necessitava. Abbiamo portato in campo tutto quello che avevamo nella maniera giusta, non siamo solo contenti per il risultato ma per come lo abbiamo colto. Abbiamo perso solo 9 palloni oggi e questo testimonia il netto miglioramento rispetto alle ultime settimane, con ben 22 assist e questo è stato decisivo. Per vincere queste partite però bisogna guardare soprattutto all’atteggiamento avuto dai giocatori per 40′. Facciamo un bel respiro perché ne avevamo bisogno ma da martedì saremo pronti per lavorare con grande intensità in vista della partita di Udine che non sarà affatto facile. Infine voglio ringraziare tantissimo i tifosi per l’atmosfera e il supporto che ci hanno dato per tutta la partita e siamo felicissimi di avergli dato questa gioia”, esordisce Kastritis in conferenza stampa.
L’IMPATTO FISICO DEGLI ESTERNI CHIAVE DI VOLTA DEL MATCH: “Sappiamo che ogni nostro giocatore può averlo e stasera è stato importante, non solo negli esterni ma anche per quel che riguarda i lunghi. Abbiamo cambiato tanto e nonostante questo anche loro hanno tenuto sia fisicamente che atleticamente. Noi vogliamo cercare di giocare così, non a caso i nostri migliori momenti, nel secondo e terzo quarto, sono arrivati quando abbiamo messo il fisico contro di loro”.
IL SUO PRIMO DERBY E LA CAPACITA’ DELLA SQUADRA DI DARE CONTINUITA’ AI MIGLIORAMENTI DELL’ULTIMA SETTIMANA: “E’ stato bellissimo vivere questo derby per l’atmosfera che si è creata. Giocare queste partite è il motivo per cui fai questo lavoro. Non ci ha aiutato il calendario a vivere al meglio l’approccio a questa partita visto che venivamo da 6 sconfitte consecutive ma il modo in cui i ragazzi mentalmente hanno risposto è stato perfetto”.
SE MEGLIO QUESTO O IL DERBY ARIS-PAOK: “un pò differente ma simile come livello di emozioni”.
“E’ stato un bel derby con una bellissima atmosfera, con sfottò, ma tutto nel corretto quindi bravi i tifosi di Varese in questo. Finalmente in trasferta, seppur con alti e bassi, abbiamo giocato una partita vera di pallacanestro. La differenza l’ha fatta il break del terzo quarto, in un campionato dove la capacità offensiva di far canestro degli avversari fa la differenza. Abbiamo avuto 7-8 tiri aperti sbagliati ed è chiaro che se in trasferta tiri così male fai fatica a stare in partita. Abbiamo perso almeno quattro palloni incredibili in ripartenza, due o tre appoggi da sotto, insomma, oggi abbiamo capito cosa ci serve per essere competitivi in trasferta. Questo è il primo step, ora mi aspetto di farne altri per essere competitivi sui 40 minuti”, il commento in casa Cantù di coach Brienza.
Alessandro Burin






















