Ultima antivigilia di campionato per la Pallacanestro Varese che si prepara a chiudere la stagione domenica 11 maggio alle ore 18:15 sul parquet del Taliercio contro la Reyer Venezia.
Un match valido solo per far calare il sipario sull’annata biancorossa ma che coach Kastritis vuole che i suoi ragazzi interpretino con grande serietà, come dice in conferenza stampa pre partita: “Abbiamo lavorato come tutte le altre settimane. Sappiamo che andiamo a giocare contro una squadra molto fisica e con grande qualità che sa essere dominante in certe zone del campo. Arrivano da tre sconfitte consecutive e saranno sicuramente arrabbiati per questo ma noi vogliamo fare una bella partita e ci proveremo”.
UN PRONOSTICO SUI PLAYOFF: “Onestamente mi piacciono tutte le squadre presenti, tutti possono vincere contro tutti. Ho un’idea in testa ma la tengo per me, penso saranno sicuramente dei playoff molto combattuti”.
COME LA SQUADRA PUO’ LIMITARE KABENGELE: “Non solo lui ma Venezia ha tanti giocatori fisici che mettono energia e forza in campo. Dovremo fare un grande lavoro di squadra, cercando di accoppiarci bene e di tenere gli 1vs1, combattendo su ogni pallone”.
UN MATCH UTILE ANCHE PER CONSIDERAZIONI FUTURE: “Per me è importante continuare a lavorare nella direzione intrapresa, cercando di fare sempre dei passi avanti e continuare nel percorso di crescita. Sono soddisfatto di come la squadra ha lavorato questa settimana e ora sono veramente curioso di vedere come giocheremo quest’ultima partita”.
COSA PENSA DI PRATO E SE E’ PRONTO PER GIOCARE CON LA SERIE A (ovviamente non quest’anno): “Abbiamo tanti giovani talentuosi qui. Io non guardo all’età dei giocatori ma a quello che possono dare in campo ed è così anche quando ci rivolgiamo sul mercato. Ripeto, abbiamo ragazzi con tante qualità che hanno il privilegio di allenarsi con i senior ogni giorno e di essere seguiti da allenatori di altissimo livello. L’organizzazione che c’è, il livello dei coach e le opportunità che hanno contribuiscono certamente alla loro crescita, poi sta a loro essere affamati e voler lavorare sempre di più per conquistarsi la chance di stare in Prima Squadra”.
Alessandro Burin
