In un mondo fatto di proclami, c’è chi preferisce battere con sicurezza la strada dell’umiltà. Il Lonate Ceppino, tornato nel Girone X dopo un anno di “esilio” nel Girone Z, si è approcciato alla stagione con tante novità, lasciando però intatta la voglia di divertirsi, stupire e iniziare a gettare le fondamenta per quello che ci si augura possa essere un nuovo ciclo vincente.

Le prime sei giornate di campionato hanno rispettato i pronostici restituendo l’immagine di una squadra di medio/alta classifica (9 punti fin qui) che ha le carte in regola per dare fastidio a chiunque. Ne sanno qualcosa Buguggiate (1-1) e Cuassese (ko 0-1 tra le mura amiche), ma in ogni gara il Lonate ha dimostrato il suo valore; l’ultima, in ordine di tempo, non ha fatto eccezione con un pirotecnico 4-3 in rimonta last minute sull’Aurora Induno che ha lasciato in eredità una bella dose d’entusiasmo in vista dell’insidiosa trasferta di Gazzada.

Proprio dall’ultima vittoria parte l’analisi di capitan Riccardo Nocera. “Abbiamo dimostrato di avere più voglia di vincere – commenta il terzino classe ’01 –, ma la sfida di domenica ci ha evidenziato la necessità di migliorare sicuramente in un aspetto: bisogna chiudere le partite quando possiamo farlo. Anche nelle partite precedenti ci è capitato di sbagliare troppo o magari di rilassarci a inizio ripresa e rientrare scarichi dagli spogliatoi, per cui serve uno schiaffo per svegliarci; dobbiamo imparare ad essere più cinici”. 

Al netto di questo, parliamo di una vittoria che conferma il buon avvio stagionale.
“Sì, indubbiamente, soprattutto se consideriamo il livello delle squadre che abbiamo affrontato: ogni sfida, in qualche modo, ci ha dato consapevolezza e fiducia nei nostri mezzi: vedremo cammin facendo dove potremo arrivare”.

Chi vi ha incontrato parla di una squadra rognosa da affrontare: che idea ti sei fatto sul vostro livello?
“Mi piace come aggettivo. Sulla carta siamo di un livello inferiore rispetto alle cosiddette big, ma abbiamo dimostrato sul campo di essere una squadra difficile da battere: i primi risultati ci hanno dato forza e ora siamo consapevoli di potercela giocare. Adesso, però, arriva la parte più difficile: non dobbiamo sentirci arrivati, ma continuare su questa strada”.

E il campionato, invece, che impressione ti ha fatto?
“Parliamo di un girone davvero equilibrato. La scorsa giornata è stata un po’ un’eccezione perché, in generale, ci sono tanti pareggi e, di riflesso, la classifica è corta. In un contesto del genere vincere vale doppio perché i tre punti ti permettono di scalare la graduatoria in fretta; al tempo stesso è opportuno evitare passi falsi”.

Numeri alla mano, il Lonate segna tanto, ma forse subisce un filino troppo.
“Concordo. I meriti offensivi sono pari ai demeriti difensivi, soprattutto perché la maggior parte dei gol al passivo arrivano da nostri regali: dobbiamo lavorare sull’attenzione per evitare di concedere così tanto agli avversari”.

La stagione ha portato in dote tante novità a livello di staff, rosa e girone: come vi state trovando?
“Oltre a me e qualche vecchietto (ride, ndr) la squadra è costruita sull’asse portante della Juniores di due anni fa. Da Cedrate sono poi arrivati una decina di ragazzi nuovi, ma tra i due gruppi si è subito creata la giusta amalgama: l’alchimia è in crescita e il mister, a sua volta giovane ma davvero in gamba, sta dando il giusto spazio a tutti. Al momento ci stiamo ancora facendo le ossa, ma i presupposti sono buoni”.

Con presupposti del genere quale può essere l’obiettivo del Lonate?
“Risponderò in maniera forse banale, ma è la verità: non ci siamo posti obiettivi. Ragioniamo partita per partita, tenendo la testa bassa perché non abbiamo ancora fatto nulla”.

E il tuo obiettivo, invece, qual è?
“Da terzino non ho chissà quale traguardo personale da raggiungere (ride ancora, ndr). Di certo voglio dare il massimo per me stesso e per i miei compagni; so che anche per loro vale questo discorso. Da capitano, poi, è mio dover far capire cosa vuol dire giocare per il Lonate: allenarsi con la giusta mentalità per tutta la settimana e ragionare di domenica in domenica. Bisogna essere persone serie in campo e fuori”.

Testa a domenica: il Gazzada Schianno è una delle tre squadre ancora imbattute. Aspettative?
“A Gazzada ci sono parecchi elementi con cui avevamo vinto i playoff l’anno della promozione in Prima Categoria. Pertanto, sappiamo bene di affrontare una squadra strutturata e di buon livello: giocare contro una squadra fin qui imbattuta ci porterà ad alzare l’asticella e dovremo approcciare la sfida come un ulteriore banco di prova”.

Matteo Carraro

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