Spesso è solo una questione di referenze. Quelle in calce al curriculum di Leandro Greco (nuovo tecnico biancoblu per la stagione 2025/26), riportano al Campionato di Serie C 2021/22 quando nel ruolo di vice di Ivan Javorcic (sì, proprio lui, l’Ivan Drago del Rinascimento tigrotto dalla D), visse la storica annata della prima promozione in cadetteria del SudTirol. Da allora la parabola tecnica dell’ex prodotto del Settore Giovanile della Roma (118 presenze in Serie A di cui 35 con i giallorossi), ha vissuto parecchi stop and go con esperienze rivelatesi poi parentesi: 3 panchine ad interim in B con gli altoatesini, 22 in Lega Pro con l’Olbia e ancora 17 in B con il Frosinone dove era stato ingaggiato come responsabile della Primavera giallazzurra. Il legame ancora in corso di validità con i ciociari sarà sciolto in questi giorni.
L’approdo di Greco sulla panchina bustocca identifica la cifra tecnica della Pro Patria che verrà. I 39 anni (19 luglio 1986) del nuovo mister rappresentano al tempo stesso un investimento ed una dichiarazione di intenti. Cioè, ambizione e risultati. Da mettere a terra in tempi ragionevoli. Per un progetto il cui spessore sarà più chiaro una volta che Sandro Turotti avrà messo a punto l’organico.
In & Out
E a proposito di organico, per un Davide Ferri che resta (il già capitano biancoblu firmerà un biennale), c’è un Ervin Bashi che se ne va (il centrale classe 2005 è destinato in B al Catanzaro). Radici comuni (Settore Giovanile biancoblu), scelte differenti. Per effetto del liberi tutti post retrocessione sul campo. L’attesa della riammissione ha privato il club di via Cà Bianca di ogni potere contrattuale. Il presente è una pagina bianca. Da riempire al più presto.
Giovanni Castiglioni
