L’estate più straniante della recente storia biancoblu. Per via della stretta contingenza (la riammissione in Serie C sarà certificata solo domani dal Consiglio Federale) e di un basso profilo scelto come link tra la passata gestione tecnica e societaria e quella attuale. Ad un mese esatto dalla prima di Campionato (24 agosto e dintorni), nel pomeriggio di oggi l’intelaiatura della Pro Patria che (guidata da Leandro Greco) affronterà la Lega Pro 2025/26 è partita per il ritiro di Sondalo. Trasferimento logistico che dà il via al nuovo corso. Un ideale fischio d’inizio utile a mettere alcuni punti fermi.  

Soggetti sottintesi

Dietro a Finnat Fiduciaria c’è… Finnat Fiduciaria. In realtà, ci sarebbe Banca Finnat ma, insomma, queste sono solo questioni di governance interna. La società finanziaria ha affidato all’Avvocato Rosanna Zema il compito di rappresentare legalmente (ad oggi) il 49% delle quote del club di via Cà Bianca. Secondo un principio di responsabilità gestionale puntualizzato dalla stessa professionista in occasione dell’unica uscita pubblica. Quella relativa alla conferenza stampa dell’11 giugno scorso. “Non sono solo una portavoce” aveva avuto modo di precisare. Semmai, in quella sede (per la verità parecchio abbottonata), è emersa la possibilità del coinvolgimento di altri protagonisti. Nello scenario di una Fiduciaria che faccia da collettore del progetto biancoblu. La sensazione è che solo una volta ampliata la compagine societaria, i rapporti di forza tra la maggioranza incarnata da Patrizia Testa e l’attuale minoranza potranno cambiare. Non una prospettiva imminente. Almeno questo par di capire.                                                

Stiamo lavorando per voi

Quale dimensione  tecnica e quali obiettivi potranno essere assegnati alla prossima Pro Patria? Impossibile dirlo oggi. Anche alla luce dei giocatori coinvolti nel pre raduno bustocco di questi giorni. Un gruppo squadra in cui si andrebbe dalle conferme del Capitano Ferri, del portiere Rovida (accostato anche al ruolo di numero uno di riserva del Vicenza), di Travaglini (reduce dal crociato), Citterio e Reggiori, agli inserimenti dei centrocampisti Bagatti e Sala, dell’attaccante esterno Giudici, del difensore Motolese e del laterale Orfei oltre che del possibile ritorno allo “Speroni” di Mora. Una scrematura iniziale che venerdì troverà il riscontro delle prime ufficializzazioni ma che è ancora numericamente esigua per arrischiarsi in valutazioni. Quindi? Giudizio sospeso. Con una nota a margine. Costruire una squadra da zero come sta facendo Turotti in queste settimane presuppone una dose di alea troppo elevata per non tenerne conto. Questa sarà forzatamente una stagione di transizione. O di ripartenza. Attendersi di più (o altro), è legittimo. Ma non necessariamente plausibile.              

Giovanni Castiglioni    

Articolo precedentePlayoff A1 Softball: Saronno trova subito Bollate per un match che promette grandi emozioni
Articolo successivoLa riammissione non val bene una piazza: annullato per maltempo l’happening pubblico della Pro Patria  

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui