
Sintesi di giornata: Sandro Turotti resta il DS della Pro Patria (per la cronaca, sempre con un legame biennale); i rapporti azionari nel CDA biancoblu sono cristallizzati nell’attuale 51 a 49 tra Patrizia Testa e Finnat Fiduciaria. Questa la ciccia della conferenza stampa celebrata nel pomeriggio allo “Speroni”. Poi, per addizione, ci sono anche le suggestioni di un futuro che l’Avvocato Rosanna Zema (rappresentante dell’attuale socio di minoranza), ha voluto tracciare come chiaramente ambizioso.
Va da sé, tutto dovrà però transitare dalla riammissione in Serie C che, seppur nello logica di un passaggio puramente formale, non avrà tempi strettissimi. Ergo, portare pazienza. Anche nelle scelte tecniche. A seguire, bignamino degli interventi:
Patrizia Testa
“Ripartiamo senza cancellare la retrocessione ma con forza e spirito positivo”.
“Non ci sarà un nuovo Direttore Generale ma completeremo quelle caselle che sono mancate”.
“Abbiamo piena fiducia e sicurezza nel nostro Direttore”.
“51 a 49? Ci sarà sempre unanimità di intenti con Finnat Fiduciaria. Al di là delle percentuali”.
“Devo fare mea culpa per il risultato della passata stagione. Ma c’è l’intesa per andare oltre e non commettere gli stessi errori”.
Sandro Turotti
“Ho visto subito grande volontà di ripartire. Anche attraverso l’impegno a perseguire la strada della riammissione o del ripescaggio”.
“I tempi per l’ufficialità non saranno brevi. Quanto allo scioglimento dei contratti, ci sono due diverse scuole di pensiero rispetto a riammissione e ripescaggio. Vedremo. Per intanto, dovremo compiere tutti i passaggi per l’iscrizione al Campionato di competenza che per il momento è la Serie D”.
“Io DG? Se lo fossi stato in questi anni avrei avuto qualche discussione in più con la proprietà…”.
Rosanna Zema
“Saper rispettare le regole fuori dal campo vale come un risultato sul campo. La gestione della Pro Patria è sempre stata specchiata. E’ il motivo per cui siamo qui e siamo stati convinti dell’investimento”.
“Le percentuali restano quelle attuali: 51 a 49. Non è previsto un cambio a breve. Ma tutte le decisioni vengono prese comunque di concerto”.
“Vogliamo allestire una squadra competitiva, puntando ancora sui giovani e rafforzando l’organigramma. Ci sarà attenzione all’attività commerciale, alla tecnologia e all’analisi dei dati. Sul piano tecnico verrà varato un programma dal nostro Direttore Turotti”.
“Nella comunicazione saremo più precisi sul progetto solo una volta che sarà certa la categoria”.
“Serie B? Dico: siamo ambiziosi, perché no? Ma tutto questo va visto in un’ottica di un piano di sviluppo a 3/5 anni”.
“I tifosi sono stati un po’ assenteisti fino ad un certo punto. Poi, sul finale, hanno dato grande supporto. La Pro Patria è una passione che si tramanda di padre in figlio. Per quanto mi riguarda, quanto mi è stato chiesto di rappresentare il progetto non potevo dire di no”.
“Luca Bassi (manager bustocco e uomo di fiducia dell’azionista di maggioranza dell’Atalanta Stephen Pagliuca che è stato accostato da fonti di stampa alla Pro Patria, ndr)? Non ho fatto io il nome. Sono tutti discorsi prematuri”
Giovanni Castiglioni