
La prima è stata l’edizione della scoperta, la seconda quella della conferma e, dopo il successo del 2025, il futuro della Thunder League è tracciato: il torneo ideato da Alfredo Albergatore cresce sempre più e, dopo i fuochi d’artificio delle ultime settimane, l’appuntamento è già lanciato al 2026 per un evento ancor più grande e più bello. “Il pubblico è raddoppiato rispetto all’anno scorso – ci conferma il difensore classe ’02 dell’Aurora Induno – e la vittoria più bella è stata vedere i sorrisi e la soddisfazione di partecipanti e spettatori. La Kings League è un fenomeno diffuso più che altro verso Milano, e portare in provincia di Varese un evento del genere crea inevitabile curiosità: c’era l’anno scorso e c’è stata anche quest’anno, sintomo che questo format calcistico, un unicum qui a Varese, piace”.
Oltre a piacere, ovviamente, è un format che coinvolge. Il torneo di calcio a 7 sul modello della Kings League ha attratto nuovi sponsor e tanti sostenitori, anche se Albergatore ha preferito crescere con calma senza voler fare il passo più lungo della gamba: “C’erano una quindicina di squadre interessate, ma ho preferito confermare il format a otto dello scorso anno per consolidare l’evento e avere basi più solide da cui partire l’anno prossimo. La Thunder League si è comunque allargata a livello pubblicitario e di attività: Manuel Mussari, che già lo scorso anno ci aveva dato un’enorme mano, è stato assunto in qualità di social media manager e la sua esperienza maturata con gli Youtuber più importanti del Nord Italia ha fatto davvero la differenza. Avere il sostegno di Caveau Lounge Bar&Bistrot di Porto Ceresio e di Ultimo Varese è stato per me un orgoglio: parliamo di due locali top della provincia, entusiasti nel promuovere la Thunder anche per avvicinarsi alla potenziale clientela del domani. A loro si è aggiunto il Corner Bar del mio grande amico Stefano, che ha da poco aperto alle Bustecche e, ovviamente, non poteva mancare Walter Coppe, un’autentica istituzione a Varese”.

La perfetta riuscita di un evento del genere non può però prescindere dal lavoro quotidiano di uno staff altamente efficiente e, a tal proposito, Albergatore non si sottrae alla doverosa girandola di ringraziamenti: “Gabriele Caselotti è la mia forza bruta, colui che nel concreto gestisce i vari spostamenti; a lui si aggiungono i nostri collaboratori Alessandro D’Uva e Sonny Dinato, che dall’anno prossimo diventeranno organizzatori al 100%. Con otto squadre, infatti, riesco a gestire il tutto bene o male da solo, ma ingrandendoci servirà un grosso aiuto. E, ovviamente, non posso non ringraziare l’Aurora Induno e in particolar modo Stefano Volpi: il nuovo Consiglio Direttivo, di cui è presidente, si è mostrato fin da subito aperto ad iniziative del genere e lo stesso Volpi è stato fra i promotori più accesi della Thunder League 2025. La gestione risto-bar da parte dell’Aurora, inutile sottolinearlo, è stata impeccabile”.

Archiviato il contesto, spazio al campo. Due settimane di grande spettacolo hanno condotto all’atto finale che ha premiato la squadra Binario 8 (buono valore da 1000€), vincitrice per 7-5 su Caveau (aperitivo offerto da Ultimo); terza classificata Arcy (aperitivo offerto da Corner Bar), mentre al quarto posto è arrivato Bobour Barber Shop Marchirolo (giro di birre gratis da Corner Bar). “La sinergia con gli sponsor è stata davvero forte – ribadisce Albergatore – e abbiamo realizzato delle coppe apposite con il loro logo e il marchio della Thunder; mi piacerebbe vederle esposte, proprio per simboleggiare la nostra unione”. Spazio anche ai premi individuali: David Soumahoro (nuovo acquisto dell’Alcione) del Binario 8 è stato il miglior giocatore, mentre la palma di miglior portiere è andata a Tommaso Borin del Caveau.

Entusiasmo, applausi e sorrisi ma, per l’appunto, sguardo già rivolto all’anno prossimo. “Ora che ci siamo consolidati e io stesso ho un anno d’esperienza in più sulle spalle è tempo di allargarsi anche nei numeri – chiude Albergatore –: mi piacerebbe riuscire a proporre un torneo di tre o quattro settimane a 16/20 squadre con un bel montepremi in palio. Esco da questa edizione più sicuro delle nostre potenzialità, ma soprattutto sono davvero felice perché la Thunder League 2025 è stata un vero successo: serate di calcio, ma non solo, che hanno davvero coinvolto tutti, dai più piccoli ai più grandi. Il passaparola positivo è il miglior veicolo per attrarre sempre più gente e presentarsi al 2026 ancor più motivati per un’edizione ancor più bella”.
Matteo Carraro