
Le rispettive tifoserie non se ne abbiano a male ma con Triestina e Rimini non ci si annoia davvero mai. Certamente fuori dal campo dove le effervescenze quotidiane garantiscono argomenti a nastro. Dopo aver aperto la stagione meglio del previsto (sconfitta di misura con l’Alcione e 1-1 con il Lecco ma con saldo in classifica ancora sottozero a meno 6), l’Unione ha chiuso il mercato vincolando alla cessione di Correia alla Juve Stabia le operazioni in entrata di Louati e D’Amore (entrambi acquisiti dai campani). Per dare un senso alla rosa alabardata, è toccato però rivolgersi al bacino degli svincolati: Silvestro più gli arrivi imminenti di Faggioli e Crnigoj.
A dispetto della logica, c’è però chi sta ancora peggio dei giuliani. Basta citofonare Rimini dove le more societarie sono andate a dama con il meno 11 ammollato ieri dal Tribunale Federale per inadempienze amministrative assortite. Non è tutto, perché la squadra è stata di fatto sfrattata dal “Romeo Neri” (il Sindaco Jamil Sadegholvaad ha parlato di “Situazione paradossale” mentre la controllante Building Company sostiene di aver saldato gli arretrati), e vista la mal parata il tecnico Piero Braglia sarebbe prossimo salutare la compagnia. Quando in queste ore avrebbe dovuto firmare il nuovo DS Giammarioli. Dal sublime al ridicolo è davvero un attimo.
Giovanni Castiglioni