
Quattro grandi classici della lettura in lingua inglesecombinati e proposti in maniera originale, l’entusiasmo dei ragazzi del Liceo delle Scienze Umane Olga Fiorini, il coinvolgimento dei loro docenti e gli applausi scroscianti del pubblico che ha gremito il Teatro Sociale di Busto Arsizio in ogni ordine di posto. È stata una serata magica e indimenticabile quella in cui gli studenti di una delle scuole d’eccellenza di ACOF si sono cimentati in un mix di recitazione, danza e canto,offrendo uno spettacolo inedito e gustosissimo dal titolo “Alter Ego”, affrontando il tema del “doppio” che caratterizza la natura umana.
Il risultato è stato raggiunto mescolando le parti più significative di quattro famosissimi romanzi: “Il ritratto di Dorian Gray”, “Lo strano caso del Dott. Jekyll e di Mr. Hyde”, “Frankenstein” e “Moby Dick”. Una novantina sono stati i liceali che, dalla prima alla quarta superiore, hanno partecipato alla messa in scena di un vero e proprio show, capace di guadagnare una lunga standing ovation quando le luci si sono riaccese in sala e i ragazzi hanno potuto ricevere il meritato tributo. C’è chi si è esibito sotto i riflettori e chi invece si è occupato dell’indispensabile lavoro che si svolge dietro le quinte.
Come avviene ormai da anni, a guidare l’evento sono state tre docenti che mettono a disposizione la loro passione per le arti in questo impegno che arriva al suo culmine a fine annata scolastica, ma che vive momenti essenziali durante tutto l’anno. Così – ancora una volta -Laura Santaterra ha curato testo e regia, Giusy Consoli ha seguito la direzione corale, mentre l’insostituibileMarilena Garufisi è occupata delle coreografie ed è ormai da tantissimi anni il punto di riferimento del progetto di laboratorio espressivo che rappresenta un’eccellenza di ACOF.
«Il vero grazie – spiega proprio Garufi – va ai nostri studenti, che si sono messi in gioco con coraggio e passione. Questo spettacolo è solo il momento più visibile e condiviso di un percorso che li vede protagonisti durante tutto l’anno. Parlare di “Alter Ego” è, in fondo, raccontare anche di loro, perché ciascuno è unico e ciascuno ha un valore enorme per come riesce a trovare la propria vocazione in maniera diversa». Lo show andato in scena al Teatro Sociale ha coinvolto tantissimi studenti, ma il Liceo delle Scienze Umane vanta un fiore all’occhiello, vale a dire una sua compagnia teatrale che frequenta (attraverso una proposta extracurricolare sempre molto apprezzata) un laboratorio espressivo pieno di opportunità da sfruttare. Il gruppo ha un nome altamente significativo: “EleMenti Scenici”.
Non è un caso che tre ragazzi di quinta che hanno fatto parte di questa squadra – Denise Albanese, Andrew Caimi ed Elisa Garione – abbiano presentato la serata e raccontato il valore dell’esperienza vissuta nella compagnia, preparandosi ora al loro esame di maturità. Lo hanno fatto davanti ai loro direttori Mauro e Cinzia Ghisellini, al dirigente scolastico Luigi Iannotta e alla presidente del Consiglio comunale Laura Rogora.
Altri componenti degli EleMenti Scenici si sono poi mescolati ai compagni per animare la narrazione: si tratta di Mariachiara Asa, Angelica Caimi, Elena Caltagirone, Carolina Cavalli, Beatrice De Bacco, Giorgia Porrello, Alicia Simon Carrillo, Emanuele Teclai, Maelle Tognoli e Vittoria Turconi. Al termine della rappresentazione, un grazie è andato a tutti coloro che hanno contribuito alla buona riuscita dell’evento: dall’Ufficio comunicazione e marketing diretto da Samantha Santamaria al maestro Emilio Bonvini, dall’amministrazione comunale che ha concesso il patrocinio agli studenti del terzo e quarto anno dell’Istituto tecnico di Grafica che si sono occupati delle locandine, dai docenti che hanno collaborato con le colleghe registealla preparazione dell’evento ai componenti della segreteria ACOF e al personale ATA. Un pacchetto di mischia variegatoil quale, ogni giorno, gioca con successo la partita educativa targata Olga Fiorini. Al centro, però, sono finiti ancora soprattutto i giovani. Con le loro emozioni e il desiderio di farsi ascoltare attraverso le arti espressive. Regalando agli spettatori una seratadi spessore, per molti anche commovente.