
Un pomeriggio di grandi ricordi e grandi emozioni, quello che è andato in scena in via Ca’ Bianca a Busto Arsizio, casa dell’Antoniana calcio. E non per il match della prima squadra (Antoniana – Tradate Abbiate, finito 0-2), ma per la titolazione del campo allo storico presidente onorario Luigi Gualdoni.
C’erano tutti, ma proprio tutti, e chi non c’era, era comunque lì con il pensiero, a ricordare i tempi che furono, ad abbracciare la famiglia, a commuoversi anche, riempiendo gli occhi di tutta quell’umanità che “Il Luigi” ha trasmesso loro, sempre con fare discreto e valori imprescindibili.
Ad aprire le danze ci ha pensato il dg Giuseppe Abenante: “Il legame fra passato, presente e futuro, siamo orgogliosi di aver conosciuto una persona simile, è stato un valore aggiunto e dedicargli questo terreno di gioco era il minimo che potessimo fare, vedere tutta questa gente qui, per il nostro Luigi, dimostra a pieno che persona fosse“. Lo stesso Abenante ha poi letto un messaggio del Presidente Cosentino, impossibilitato nel partecipare alla cerimonia, che in poche righe ha raccontato chi fosse quell’amico, quella persona mai sopra le righe, sempre rispettoso dei ruoli, e ribandendo il suo impegno per l’Antoniana: “Ti prometto che finché potrò, avrò cura della tua creatura”.
Presente allo storico momento anche l’amministrazione comunale, capeggiata dal Sindaco Emanuele Antonelli, dall’Assessore allo Sport in carica Luca Folegani e l’ex Assessore Maurizio Artusa, a cui si è aggiunta la preghiera di Padre Illuminato Colombo. Così il Primo Cittadino: “Mai avrei pensato di ritrovarmi qui con questa fascia quando tanti anni fa calcavo questo campo da giocatore, ero scarso per dirla tutta, eppure l’Antoniana mi ha dato la possibilità di collezionare una serie di momenti memorabili, mi ha insegnato tanto anche e soprattutto con Luigi Gualdoni, che in realtà ha insegnato tanto a tutti noi”. “È stato prima un grande giocatore, poi un grande Presidente, a seguire un grande tifoso e sempre un gran signore, dico grazie a lui, alla sua famiglia, ma anche all’Antoniana per intero perchè so che fate tanti sacrifici per questo sport, per questa gente, per salvare letteralmente i ragazzi, oggi voi state continuando a fare un lavoro incredibile e confesso che rivedere un sacco di persone che non vedevo da tempo, rivedere tutti questi bambini, mi ha emozionato molto“, ha concluso Antonelli.
Infine, a chiusura del cerchio, le parole di Massimo Gualdoni, figlio di Luigi (presente anche la figlia Cristina ndr): “Mi ero preparato tutto un discorso, poi…ho preferito lasciar parlare le emozioni. È una giornata splendida e vedervi tutti qui per il mio papà mi inorgoglisce, ringrazio il Sindaco e tutta l’Amministrazione, ringrazio le vecchie glorie che scalpitano per tornare in campo, Gigi Calloni e Mario Marcone, due persone che ci hanno lasciato e che sono state un simbolo, ma anche dei grandi amici di mio padre, credo che questa giornata ce la ricorderemo per sempre“.
Targa e palloncini giallorossi in cielo, poi tutti in campo per fare una delle cose che “Il Luigi” ha amato di più nella sua vita, giocare a calcio, ma sempre con il sorriso sulle labbra e quella voglia di non apparire mai troppo in primo piano, perchè Luigi c’era sempre anche quando non c’era, un po’ come adesso…in fondo non se n’è mai andato.
Mariella Lamonica
Foto a cura di Occhio alla Penna














