La Pallacanestro Varese gioca in anticipo contro Trento alla Itelyum Arena e il campionato propone questa sfida quasi in linea come l’anno scorso. Nella stagione appena passata, Varese affrontò Milano al Forum per poi incrociare le armi coi trentini, quest’anno Milano è la partita precedente in casa rispetto a quella con Trento. L’anno scorso finì 79-92 per gli ospiti: ovviamente si spera che la cabala giri diversamente quest’anno. Varese arriva a questa gara dopo lo scivolone di Reggio Emilia e con la questione Stefan Moody che ha occupato la cronaca della settimana, mentre Trento arriva forte del successo casalingo su Tortona. Stati d’animo diametralmente opposti…

Sulla panchina della formazione bianconera non siede più l’ex varesino Paolo Galbiati – volato al Baskonia – ma c’è un emigrante di ritorno, se ci passate il termine: il teramano Massimo Cancellieri. Guardando solo al recente passato del tecnico classe ’72, dopo 6 anni da vice a Milano, Cancellieri ha fatto due anni a Ravenna in A2 con ottimi risultati, poi ha girato l’Europa: 2 anni a Limoges, il 23/24 a Strasburgo e l’anno passato al Paok in Grecia. 
Dopo la splendida annata vissuta dall’Aquila, sono pochissime le conferme con tanti giocatori che hanno cambiato casacca. Fra i 3 rimasti non poteva mancare l’eterno Toto Forray, classe ’86, bandiera del club trentino con cui gioca dal lontano 2011 e con ancora tanta grinta da vendere anche rispetto ai ventenni con una stagione super dai 6,75: 40,5% nel 24/25. E’ rimasta acnhe la coppia sotto i tabelloni: l’italiano Jordan Bayehe che è un classe ’99 ed ormai può essere considerato un veterano vista la tanta esperienza cumulata ed è un cambio di sicuro affidamento e l’americano Selom Mawugbe. Magari non appariscente, ma solido, Mawugbe è uno dei segreti della Trento dello scorso anno con l’energia che porta nel pitturato.

Fra i nuovi arrivi troviamo due play guardia molto interessanti a livello di talento come DJ Steward e Devantè Jones. Il primo è un classe 2001 che, dopo esser stato scelto da Duke al college, scelse un po’ avventatamente di dichiararsi al Draft dopo un solo anno di college. Non scelto, ha girovagata tra G-League e la lega canadese. Questo è il suo primo anno in Europa, ma con impatto già notevole. Più esperto Jones che dopo due anni in Francia fra Metropolitans 92 e Le Mans ha vissuto la passata annata in Slovenia all’Olimpia Lubiana. 183 centimetri, attacca bene il ferro, ma è anche un buon passatore ed è dotato di un tiro da fuori affidabile. Ultimo ingaggio del mercato estivo è la guardia pura Battle, giocatore atletico, veloce ed esplosivo mentre il giovane Cattapan dà più sostanza in allenamento. In ala, oltre a Niang di cui parleremo poi, troviamo il lituano Jogela e un altro giocatore che crescerà e troverà spazi in stagione: Theo Airhienbuwa, classe 2006. Jogela ha firmato un biennale con l’Aquila ed è giocatore pericoloso dall’arco, ma efficace anche in uscita dai blocchi o in spot-up. Come ali forti troviamo Peyton Aldridge e Andrej Jakimovski. Per il primo si tratta di un ritorno nel Belpaese dopo aver vissuta un anno a Cremona e un po’ di annate nella lega turca. E’ giocatore di grande presenza fisica, ma anche tiro da fuori per aprire l’area. Jakimovski è un macedone di formazione italiana classe 2001 che, dopo aver esordito in A2 con Torino nel 19/20, ha scelto il college ai Washington State Cougars e ha chiuso l’anno scorso nella Big 12 ai Colorado Buffaloes con 10,2 punti e 5,1 rimbalzi.

Occhio a…Cheickh Niang

Saranno famosi è un notissimo telefilm che ha segnato molti di noi nei lontani anni ’80. Lo stesso si può dire dei fratelli Niang con Saliou che ormai lo è pienamente con un impatto ottimo anche in Eurolega. Il fratello minore Cheickh lo sarà. Segnatevi bene il nome di questo diciassettenne (fra l’altro appena fatti essendo del settembre 2008): lo vedremo certamente in Nazionale insieme al fratello e, forse, anche qualche gradino più su. Nativo di Mandello del Lario in provincia di Lecco, Niang è cresciuto alla Vis Ferrara e dal 2023 è a Trento. Talento e atletismo fanno di lui un cocktail molto interessante ed è ancora negli occhi di tutti la clamorosa schiacciata fatta all’esordio in Serie A contro Cantù da parte di Cheickh. Giocatore potenzialmente più forte del fratello Saliou, si trova nell’ambiente giusto per crescere. Punti deboli: ad oggi il tiro da fuori, ma c’è certamente spazio per lavorare su questa caratteristica. 

Matteo Gallo

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