
Centrare la semifinale a distanza di 28 anni dall’ultima volta: è questo l’obiettivo che accompagna l’Italia femminile verso la sfida dei quarti di finale contro la Norvegia agli Europei. Dopo aver chiuso il girone al secondo posto alle spalle della Spagna, le Azzurre di Andrea Soncin si preparano ad affrontare un ostacolo storico e ostico, contro un’avversaria che ha spesso reso la vita difficile. Il palcoscenico sarà lo Stade de Genève, mercoledì 16 luglio alle 21, con diretta esclusiva in chiaro su Rai 1 subito dopo il Tg1, in un match che potrebbe consegnare a Girelli e compagne un traguardo inseguito dal lontano 1997. In quell’occasione, infatti, fu proprio la Norvegia a sbarrarci la strada, vincendo il doppio confronto dei quarti.
Il livello di attesa è alto, e a dimostrarlo ci sono anche i dati che arrivano dai principali indicatori del prepartita, comprese le piattaforme di analisi e pronostico. In particolare, osservare l’andamento delle quote proposte nei siti di scommesse sul calcio offre un ulteriore punto di vista sull’equilibrio percepito: l’Italia è leggermente favorita nei 90 minuti, con quota 2.35, mentre pareggio e vittoria norvegese sono proposti a 3.05. Segnali di una sfida apertissima, dove ogni dettaglio potrà fare la differenza. Anche in ottica qualificazione, le Azzurre appaiono appena avanti, ma il margine è sottilissimo
La storia, però, racconta di una tradizione piuttosto favorevole alla Norvegia, che nei 19 precedenti ufficiali ha prevalso ben 13 volte, lasciando all’Italia solo 2 vittorie e 4 pareggi. L’ultimo squillo azzurro è arrivato il 20 febbraio 2022 a Faro, nell’Algarve Cup: un 2-1 firmato dalle reti di Giacinti e Caruso che ha interrotto una lunga serie di 6 sconfitte consecutive. Una partita che assume valore simbolico, perché ben dodici di quelle protagoniste saranno presenti anche mercoledì a Ginevra: da Giuliani a Durante, da Lenzini a Bonansea, passando per Linari, fresca di laurea in Scienze Motorie.
Proprio Elena Linari vivrà questa partita con un motivo d’orgoglio in più. Due giorni fa, infatti, il difensore della Roma ha discusso la tesi “Calcio, capacità cognitive e il duello 1vs1” collegandosi dalla sua stanza d’albergo, poco prima di scendere in campo per l’allenamento. Una discussione conclusa con la laurea e festeggiata dalle compagne con il tradizionale mazzo di fiori, immortalato nello scatto diffuso da @VivoAzzurro. Così, la sfida contro la Norvegia sarà la prima in maglia azzurra da dottoressa per “Linus”, come la chiamano affettuosamente in gruppo.
Il cammino verso la semifinale, in programma sempre a Ginevra martedì 22 luglio, passa dunque attraverso un match che potrebbe entrare nella storia recente del calcio femminile italiano. Di fronte ci sarà una Norvegia che cerca a sua volta di tornare tra le prime quattro dopo l’ultima volta nel 2013. La posta in palio è altissima, e l’Italia sa di poter contare su un gruppo maturo, con giocatrici che hanno esperienza internazionale e la giusta determinazione. Per avvicinarsi a un traguardo inseguito da quasi tre decenni, serviranno cuore, testa e un pizzico di fortuna: ingredienti indispensabili quando il confine tra sogno e realtà è così sottile.
Redazione