Buonissima la prima per la Pallacanestro Varese che bagna l’esordio in campionato con una vittoria importantissima per 102-105 contro la Dinamo Sassari sul parquet del PalaSerradimigni. Andiamo a vedere i voti di serata in casa biancorossa.

Alviti 8: Dove ci eravamo lasciati? Massì, sempre lì, a Davide che fa pentole e coperchi di una Varese ancora a caccia della sua vera identità. Un primo tempo da urlo, nel quale domina e trascina i compagni come solo lui sa fare, poi una ripresa a battagliare contro la fisicità di Thomas e compagni sotto le plance per sopperire all’assenza di Renfro e dare una mano a Nkamhoua ed alla fine sono 26 punti e 3 rimbalzi, tirando con il 62,5% da tre punti? Dov’eravamo rimasti? Sempre lì, caro Davide.
Moore 6.5: Fa bene, poi sbaglia. Poi rifà bene e poi risbaglia. Poi rifà ancora bene e risbaglia ancora. E’ una partita così quella di Tazé Moore a Sassari, una montagna russa continua a livello di qualità delle scelte, sia offensive che difensive. Nella confusione, però, un senso c’è ed è comunque determinate per dare a Varese una spinta difensiva e caratteriale in alcuni tratti del match.
Villa 5: L’impatto con la Serie A si fa sentire, la strada da fare è ancora tanta.
Assui 6: Tre quarti in enorme difficoltà, dove fatica a trovare un ruolo all’interno della partita: in difesa soffre l’atletismo e la fisicità degli esterni sassaresi, mentre in attacco non si accende mai, in più i falli pesano come un macigno (4 già nel terzo quarto). Nell’ultimo periodo, poi, scatta qualcosa in Eli, quell’efficacia, quella garra e quella fame difensiva che avevamo invocato in settimana ed eccolo lì, a risultare decisivo nel momento più importante con pochi minuti di alta qualità difensiva. Che si riparta da qui.
Nkamhoua 8.5: Et voilà, Olivier Nkamhoua. Gli basta una partita ufficiale per far capire a tutti il suo vero valore. Dopo un primo tempo passato a prendere le misure del nuovo campionato e dell’avversario, nella ripresa fa quello che vuole, dominando letteralmente la partita sotto le plance, facendo venire gli incubi a Vincini, Thomas e Mcglynn che non sanno come marcarlo, visto che li attacca in post, da fuori, con il tiro da tre o volando al ferro. Leader tecnico ma anche caratteriale si è già preso l’OJM e viene da dire, menomale.

Librizzi 7: O capitano, mio capitano. Eccolo qui, subito, alla prima di campionato, Libro risponde presente giocando una partita di ottima qualità offensiva in cui però, stranamente, le più grandi difficoltà avvengono in fase difensiva. La fisicità degli esterni sassaresi è tanta e Libro la soffre in più di un’occasione, ma l’atteggiamento e l’applicazione tornano, dopo le ultime amichevoli molto sottotono, ad essere quelle dei giorni giusti, così come il tiro da tre punti ed il suo conseguente impatto sul match e sulla vittoria.
Ladurner 5.5: 7′ sono pochi per poter dare un effettivo giudizio sulla sua prova: dà qualche segnale in attacco e ci piazza anche una stoppata in difesa, però l’impressione è che i tempi siano ancora parecchio acerbi prima di vederlo offrire un apporto davvero concreto sotto le plance.
Moody 5: un solo lampo, la schiacciata su tap-in che vale il 91-92, in un’altra notte molto buia per lui.
Freeman 7.5: Lo vedi poco ma quando lo vedi ti abbaglia. Efficacia allo stato puro per l’ex Reyer Venezia che si fa trovare quasi sempre al posto giusto al momento giusto. La continuità nei 40′ è ancora una cosa lontana ma se al 60/70% l’impatto è quello di stasera, allora in casa Pallacanestro Varese si possono dormire sonni più che tranquilli.

Alessandro Burin

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