Dopo 8 ko consecutivi torna al successo la Pallacanestro Varese che supera 95-82 la Givova Scafati nel primo contro salvezza di questo finale di stagione. Andiamo a vedere i voti in casa biancorossa.
Akobundu – Ehiogu 6: Tanto atletismo utile per mettere in difficoltà Akin e Jovanovic e per scaldare il palazzetto. Poco pasticcione rispetto al solito e presente in difesa, dove aiuta nella copertura del canestro.
Alviti 6: Non si vede più di tanto ed è già una notizia, Varese vince nonostante questo ed è la vera notizia di serata. In una partita in cui Hands si prende tutta la scena offensiva, Davide fa ciò che deve a livello di solidità difensiva e di presenza caratteriale in campo ed anche questo fa la differenza.
Mitrou-Long 6.5: In attacco alterna giocate di qualità a qualche forzatura fin troppo “tirata per i capelli”. In difesa però è un mastino che non molla mai l’osso, si francobolla a Cinciarini e Zanelli e non gli lascia mai modo di ragionare.
Bradford 5: Giocare da ala piccola lo limita sensibilmente in attacco, dove, per caratteristiche, non riesce mai ad esprimersi. La cosa più preoccupante, però, è lo scarso impatto a livello difensivo che porta alla squadra, continuando sulla falsariga di settimana scorsa a Treviso.
Tyus 6.5: Prova di grande solidità la sua, fatta di presenza e fisicità sotto le plance, dove mette in grande crisi sia Akin che Jovanovic.

Librizzi 7.5: Nel momento più importante torna a performare ad alto livello, soprattutto dal punto di vista dell’efficacia difensiva, dove mette pressione continua sulla palla ed oppone il corpo anche quando si trova ad affrontare accoppiamenti che lo svantaggiano da un punto di vista di chilie centimetri. La fiducia, poi, che acquista ad ogni canestro non fa altro che alimentare il fuoco sacro biancorosso che in corpo.
Esposito 6: Prima uscita a Masnago tra luci e ombre per lui che sbaglia due triple aperte ma che si fa trovare sempre pronto a livello di presenza difensiva.
Assui 6.5: Anche per lui una prova di grande concretezza soprattutto difensiva. Nel suo processo di crescita aggiunge un tassello in più, quello dell’efficacia a rimbalzo, chiudendo come migliore tra i suoi in questa statistica, insieme a Tyus, a quota 5.
Hands 10: Da stropicciarsi gli occhi. Una prova da record che fa addirittura alzare il coro MVP dalla curva. L’impatto non è però solo nella metà campo avversaria, quanto in quella difensiva, dove si fa trovare sempre presente e pronto a rubare palla per guidare la transizione offensiva. Quando poi tira 9/13 da tre c’è ben poco da fare se non inchinarsi ai 42 punti che sigla a referto.

Alessandro Burin

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