Torna al successo nel momento più importante la Pallacanestro Varese che fa suo il 150esimo derby della storia con Cantù per 91-82. Andiamo a vedere i voti di serata in casa biancorossa.
Alviti 6: Inizia benissimo, colpendo con la specialità della casa, ovvero il tiro da tre punti. Con il passare dei minuti, poi, si dedica più a un lavoro difensivo, portando grande fisicità sul perimetro e reggendo bene l’impatto con i lunghi canturini, portando grande pressione soprattutto su Basile che va in confusione.
Moore 7: 10 punti, 6 assist, 4 rimbalzi e tantissima energia. In questi numeri c’è tutta la partita di un Moore che ha trovato ormai una continuità impressionante, soprattutto per la completezza che riesce a dare al suo gioco, risultando determinante in ogni fase dell’azione varesina.
Assui 8: Un colosso. Domina completamente la scena sugli esterni, portando un impatto fisico debordante e limitando sensibilmente Sneed, Bowden e Moraschini. Non solo però, perché a rimbalzo è decisivo per reggere l’urto dei vari Ballo e Okeke, cogliendo ben 9 carambole. A tutto questo aggiunge anche 12 punti: insomma, tanta roba.
Nkamhoua 7.5: Non una prestazione sfavillante ma bensì terribilmente efficace la sua. A referto saranno 16 punti e 7 rimbalzi, in una partita in cui la verticalità che dà alla difesa biancorossa, soprattutto nel pitturato, è decisiva per togliere verve a Ballo, Okeke e Basile.

Iroegbu 8: Veniva da un problema fisico subito prima della trasferta di Tortona ma questo non si è assolutamente visto nemmeno stasera. La sua capacità di attaccare il ferro è micidiale per efficacia e qualità, il vero faro offensivo di questa squadra che a lui guarda come un marinaio alla stella polare per portare la nave in porto.
Librizzi 6: Sentiva molto questa partita e lo si è visto fin dall’inizio. La tensione però si tramuta in frenesia in alcune circostanze e i due falli in pochi minuti lo limitano nel primo tempo. Nella ripresa si scrolla di dosso un grande peso trovando un importante gioco da tre punti con cui si sblocca a referto ma Gilyard è cliente scomodissimo e le fatiche difensive sono di gran lunga più protagoniste rispetto all’efficacia offensiva che riesce a portare in campo.
Renfro 6: Una partita onesta la sua, senza grande spettacolo ma con una buona efficacia, soprattutto nella capacità di adattarsi, sui cambi difensivi, agli avversari che gli si fanno davanti e che spesso sono esterni di Cantù.
Ladurner 6: Un minuto e quarantasei di presenza e fisicità nel limitare Ballo.
Moody n.g: I soli 5 minuti in campo, conditi giusto da tre falli, sanno di bocciatura.
Freeman 5: Inefficace in attacco, inconsistente in difesa.

Alessandro Burin

Articolo precedenteKastritis: “Messo in campo tutto quello che questo match richiedeva”. Brienza: “Il break del terzo quarto decisivo”
Articolo successivoLe pagelle della Pro Patria: Rovida pleonastico, Reggiori escursionista, Citterio ipotetico

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui