
Paolo Piazza, coach di SAE Legnano Basket, voltando lo sguardo di lato vede allontanarsi dietro l’angolo del PalaBorsani la stagione 2024-2025 disputata dalla sua squadra e, un po’, un po’ tanto in verità, si commuove. Anche per lui, che pure è un coach esperto, con un importante “chilometraggio” in carriera, abituato a vivere e a commentare stagioni vincenti, quella appena mandata in archivio è stata una stagione clamorosa. Anzi, clamorosamente sorprendente.
Ben oltre e ben al di là della sua amara e controversa conclusione. La bruciante eliminazione subita al termine di una combattutisima gara-5 nel primo turno di playoff contro Luiss Roma non scalfisce di un grammo la strepitosa annata prodotta da capitan Quarisa e compagni e non a caso il tecnico legnanese, metabolizzata in tempi rapidi la delusione, esalta il lavoro svolto dai suoi giocatori e dal suo staff.
“Abbiamo appena mandato in archivio una stagione della quale dobbiamo essere fieri e orgogliosi e – spiega Paolo Piazza, coach della SAE Legnano -, non ci sono dubbi sul fatto che la nostra sia stata un’annata quasi perfetta con risultati straordinari: primo posto ottenuto alla fine del girone d’andata con conseguente approdo alle finali di Coppa Italia; secondo posto conquistato in stagione regolare lottando ferocemente contro San Vendemiano; un turno di playoff, quello che ci ha messo di fronte a Luiss Roma che, pur se condizionato dalla sfortuna, abbiamo portato a gara-5 giocandolo fino alla morte. Un’annata in cui fin dai primi allenamenti ho avuto feed-back positivi grazie all’ottima sintonia creatasi da subito tra i ragazzi e tra squadra e staff tecnico. In qualità di allenatore sono altresì gratificato dall’eccellente atmosfera di lavoro che ci ha permesso di superare, direi in maniera eclatante, ogni più rosea aspettativa. Insomma: abbiamo prodotto e vissuto una bellissima stagione, tutta disputata in crescendo, nel corso della quale non abbiamo mai avuto problemi ad eccezione di una breve e comprensibile flessione. A margine aggiungo che, pur non avendo avuto infortuni di rilievo o gravemente invalidanti, abbiamo comunque pagato a carissimo prezzo i pochi acciacchi che ci sono capitati. Mi riferisco all’assenza di Gallizzi nella gara interna persa contro Treviglio che, di fatto, ci è costata il primato assoluto; a quella di Quarisa nelle finali di Coppa Italia e, infine, alla defezione di Oboe in gara-4 e gara-5 dei playoff contro Roma. Pochi infortuni, però tutti capitati nei momenti agonisticamente più importanti, delicati e decisivi”.
Prima hai accennato alle aspettative superate ma le tue, di aspettative, com’erano?
“Nell’analizzare a fondo la stagione occorre sapere da cosa si è partiti ovvero dal deludente nono posto ottenuto nel 2024; da un gruppo cambiato per otto decimi e composto da 2 playmaker giovani, da 3 giocatori-scommessa e altri ragazzi che, nei panni dei protagonisti, erano tutti da scoprire e verificare. Così alla vigilia le incognite superavano di gran lunga le certezze e, pertanto, non mi era possibile nutrire e ipotizzare delle aspettative ma solo avere tantissima fiducia. Uno stato che in seguito è stato ampiamente ripagato, scusate il gioco di parole, molto meglio del meglio possibile e auspicato”.
Cosa cancelleresti dal campionato 2024-2025?
“Risposta facile e immediata: lo spaventoso errore commesso a 3 secondi dalla fine sull’ultima rimessa di Luiss Roma in gara-4. In quel frangente tutti noi, con la mia squadra a +1 e la qualificazione quasi tra le mani, mi sarei aspettato di tutto tranne uno svarione del genere. In tanti anni di carriera non ricordo un erroraccio del genere e di notte, ripensandoci, ho ancora gli incubi perchè quello che è successo in quella circostanza è francamente inspiegabile”.
C’è stato invece in stagione il classico “magic moment”? Quello in cui hai capito che “si può fare”?
“Ne identifico due: la buonissima partenza che è servita per darci carica mentale e consapevolezza tecnica nei nostri mezzi e la vittoria ottenuta ad Imola rimontando da un pazzesco -13 negli ultimi 5 minuti. Un successo, quello imolese, che ci ha regalato la gradevole sensazione di essere forti e, comunque, pronti e preparati per affrontare qualsiasi situazione”.
Tu sei un coach che spesso parla dei singoli: a chi dei tuoi giocatori vorresti dedicare l’ultimo pensiero?
“Forse, ti sorprenderò ma tra i tanti, tutti bravissimi e meritevoli, scelgo Tommaso Lavelli, un ragazzo che pur avendo giocato pochissimi minuti ha dimostrato di possedere la tenuta mentale dei giocatori veri. Tommy in allenamento ha sempre lavorato tanto e bene accettando con grandissimo spirito di sacrificio il ruolo di sparring-partner e, di più, ha svolto alla perfezione e con il sorriso sulle labbra un fondamentale compito di raccordo in spogliatoio”.
Da qualche giorno hai già lo sguardo rivolto alla stagione 2025-2026: con quali prospettive la affronterai?
“Chi mi conosce sa che sono un allenatore esigente e, anno dopo anno cerco, provo, anzi voglio sempre spostare l’asticella un centimetro più in alto. Quindi, la mia intenzione per il campionato 2026 è quella di fare qualcosa di meglio ma, è chiaro, per riuscire a centrare questo obiettivo bisognerà lavorare molto bene in sede di mercato estivo per rendere il nostro “roster” performante, competitivo e più lungo nelle rotazioni. ll campionato scorso, lo abbiamo imparato strada facendo, ha detto che in fondo arrivano le squadre allestite con grandi qualità tecniche, fisiche, atletiche e con opzioni abbondanti in ogni ruolo. Dunque, in un’ottica di miglioramento, credo sia questa la strada che Legnano Basket dovremo cercare di percorrere”.
Intanto, parlando di mercato, in casa Legnano Basket si segnalano già delle conferme, quelle di Mastroianni e Scali e un importante movimento in entrata, quello di Francesco De Capitani. Infatti, il playmaker-guardia classe 2002 dopo la retrocessione ha lasciato l’alma mater Robur Saronno per accasarsi a Legnano.
Infine, alla voce partenze, si segnala quella, altrettanto importante e per certi versi dolorosa, di Nick Raivio. Al top-scorer di Legnano Basket che, a margine, cifre alla mano, è stato uno dei migliori giocatori dell’intera BNazionale con 17 punti con il 48% da 3 e l’82% ai liberi, 7.5 rimbalzi, 3 assist, 4 falli subiti per partita, i dirigenti legnanesi, seppur a malincuore, hanno comunicato ufficialmente i propositi di rinuncia per… raggiunti limiti di età: Raivio, che viaggia verso i 40 anni, porta con se un rischio anagrafico che il front-office dei Knights, in vista di una stagione più massacrante di quella appena finita, non vuole correre.
Massimo Turconi