Grazie alle parole di Paolo Novaglio del Team Carbonhubo CMQ abbiamo iniziato il nostro percorso di avvicinamento ai prossimi Campionati Europei giovanili di Mountain Bike che terranno banco in Svezia, a Jonkoping, tra martedì 5 e sabato 9 agosto. Adesso, come anticipato, spazio ai protagonisti e partiamo dal più giovane dei quattro varesotti presenti. Buon sangue non mente. Leonardo Prataviera, classe 2012 (fratello della campionessa italiana XCO Caterina), ha il ciclismo nel DNA ed è pronto a vivere il suo primo Europeo da protagonista come Esordiente primo anno. Lo farà vestendo la maglia del team Rostese insieme a Davide Quattrone e Giorgia Vottero.

Nato ciclisticamente parlando alla MTB San Martino di Valcuvia, Leo Prataviera è poi passato in Valceresio Bike dove è stato seguito in prima persona (nelle categorie G5 e G6) da Thomas Pedoja, che lo descrive come un ragazzo molto combattivo e grintoso. Una vittoria a referto quest’anno e tanti ottimi piazzamenti che lo conducono all’Europeo con un unico obiettivo: fare esperienza insieme ai più grandi sui palcoscenici internazionali.

Corro da quando avevo cinque annici racconta Leonardo Pratavieraereditando la passione di papà: il ciclismo è uno sport che regala emozioni enormi e fin dalla prima volta sui pedali me ne sono innamorato. Ho iniziato su strada, poi sono passato in G1 con la MTB: dopo i primi anni, arrivato in G4, ho capito l’importanza del sacrificio e ho iniziato a dare tutto ciò che avevo in ogni allenamento per riuscire a salire sempre più di livello. MTB o strada? MTB tutta la vita: è molto più dinamico e divertente”.

Appurata la passione e le qualità, Prataviera sa bene in cosa deve ancora migliorare per potersi presentare ad una competizione come l’Europeo con ambizioni differenti: “Devo lavorare tantissimo, e ho intenzione di farlo, sulla tecnica. Da lì potrò migliorare anche quello che al momento è il mio punto di forza, ovvero la capacità di tenere il ritmo soprattutto nelle salite. Il mio idolo? Nino Schurter, un autentico campione”.

La stagione, com’è giusto che sia, è iniziata in salita e le difficoltà iniziali sono servite a temprarlo per farlo emergere: “Avendo cambiato categoria ho faticato ad adattarmi e le prime gare sono state davvero toste da affrontare. Ora, però, ho preso confidenza sia con la categoria che con le mie qualità e sono pronto per l’Europeo. Obiettivo? Dovrò dare il massimo fin dal primo giorno nel Time Trial per qualificarmi e partecipare all’XCO, che è anche la mia disciplina favorita. Per quanto riguarda il Team Relay ho belle aspettative visto che sarà in squadra con due campioni italiani del calibro di Davide e Giorgia. Prima di tutto, però, mi voglio godere l’esperienza, divertirmi e crescere”.

Matteo Carraro

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