
Una partita da non sbagliare per evitare tre settimane d’inferno. Questo è il primo obiettivo della Pallacanestro Varese che, domenica 9 febbraio alle ore 17:00, ospita tra le mura amiche dell’Itelyum Arena di Masnago la Dolomiti Energia Trento.
Dopo tre sconfitte consecutive, pesanti, nel risultato e per come si sono realizzate, i biancorossi hanno bisogno di una prova di grande carattere e di altissima qualità tecnico-tattica e fisica per provare a superare la capolista, in un palazzetto di Masnago che richiede un’assunzione di responsabilità sul momento alla squadra.
Intanto, le condizioni, quando meno a livello di infortuni per la squadra, sono ottimali, visto che tutti i giocatori sono a disposizione di coach Herman Mandole che ora dovrà ragionare sul turnover da fare con un unico punto fisso: Sykes.
“Arriviamo a questa partita con la consapevolezza di aver fatto molto male nelle ultime partite e con la voglia di riscattarci. Quando perdi tante partite in fila, subendo molti punti quando pensavamo di aver trovato una certa solidità difensiva, non è mai facile: per me, i giocatori e la società. Ora abbiamo l’opportunità di riscattarci cercando due punti che ci aiuterebbero molto a livello di classifica”, esordisce Mandole in conferenza stampa.
COSA E’ SUCCESSO DOPO LE 3 VITTORIE CONSECUTIVE: “Abbiamo smesso di fare bene le cose semplici. Abbiamo perso l’umiltà di fare la cosa migliore per il proprio compagno in campo e la voglia di soffrire insieme. Dobbiamo capire che nello sport professionistico bisogna saper soffrire insieme anche se un compagno non ti sta simpatico. E’ normale che c’è chi è più o meno arrabbiato ma tutti dobbiamo capire che dobbiamo saper soffrire insieme e aiutarci l’un l’altro”.
QUANTO E’ IMPORTANTE L’ARRIVO DELLA PAUSA: “Al momento mi concentro solo su Trento perché poi possono cambiare tanti cose: dai giocatori, allo staff e pensare a dopo Trento non è la cosa corretta ora. Dobbiamo solo pensare a vincere”.
IN CHE SENSO POSSONO CAMBIARE TANTE COSE DURANTE LA PAUSA: “Con tre settimane tutti possiamo lavorare per capire se quello che stiamo facendo va bene o male sempre per il bene di Varese. Siamo arrabbiati per queste tre sconfitte consecutive ma non dobbiamo dimenticare quanto di buono fatto. Nel momento più duro della stagione dopo Cremona tutti, come club, ci siamo uniti per uscirne e adesso dobbiamo fare così. Se io, lo staff o il club pensano che qualcosa non va lo cambiamo. Abbiamo cambiato modo di giocare in alcune situazioni, come il gioco in post, abbiamo riadattato alcune situazioni di gioco in base anche ai giocatori diversi che sono arrivati rispetto a quelli con cui abbiamo iniziato la stagione. Il campionato è molto complicato, dobbiamo trovare il modo più veloce per sistemare la situazione”.
SE LA SQUADRA E’ UNITA: “Sì, la squadra è unita”.
SUL TURNOVER: “Stiamo valutando in base anche alle caratteristiche di Trento. La cosa positiva è che tutti i giocatori sono a disposizione, domani decideremo”.
IL PROBLEMA RIMBALZI TORNATO A FARSI PESANTE: “Abbiamo vinto partite grazie alla difesa e alla lotta a rimbalzo, decisiva con Trento e Sassari ad esempio. Mi sembra che la squadra abbia dimenticato come fare certe cose, come faticare a rimbalzo, per vincere, per quello parlavo di una mancanza di umiltà nelle ultime gare. Chi non ha voglia di difendere non giocherà, chi non ha atteggiamento non giocherà, perché alla fine l’unica cosa importante per me è che la squadra vinca. Tutto questo, sapendo che Trento è uno squadrone”.
SUL MERCATO: “Faremo quello che serve per aggiustare la squadra ma non cambieremo tanto per cambiare”.
LE CONDIZIONI DI SYKES: “Sta migliorando, è chiaro che viene da un periodo molto complicato a livello di ripresa fisica ma questa settimana si è allenato bene, è solo una questione di tempo per lui”.
Alessandro Burin