
Consueta antivigilia di campionato per la Pallacanestro Varese che, domenica 12 gennaio alle ore 18:15, ospita tra le mura amiche di Masnago la Nutribullet Treviso.
Un match che i biancorossi hanno tutta l’intenzione di vincere per chiudere un filotto di tre vittorie consecutive che andrebbe a ricalcare quello della passata stagione quando arrivò Mannion ai piedi del Sacro Monte e che, fondamentalmente, diede la spinta definitiva per la salvezza.
Non sarà però per nulla facile battere una Treviso in salute e che può ancora sperare in un posto alle Final Eight di Coppa Italia, sebbene non dipenda solo da lei. Un match che coach Herman Mandole ha presentato così in conferenza stampa: “Non siamo tranquilli nemmeno dopo queste due vittorie consecutive. Nel nostro lavoro si è tranquilli solo quando si va in vacanza. Se domenica non vinciamo con Treviso buttiamo al vento quanto di buono fatto nelle ultime due settimane. E’ sicuramente più facile lavorare dopo una vittoria perché si va in palestra con più carica, però alla fine poi ogni partita vale due punti e per la condizione di classifica in cui siamo fare un passo falso adesso sarà vorrebbe dire rovinare quanto fatto con Napoli e Sassari”.
SULL’OTTIMA ESECUZIONE DEL PIANO PARTITA A SASSARI IN COPERTURA SUL GIOCO A DUE TRA BIBBINS E HALILOVIC: “Siamo molto soddisfatti di quanto fatto a Sassari, è stata la miglior partita difensiva dell’anno. Tolti i primi 5 minuti abbiamo dominato, poi nel finale la frenesia ci stava tirando un brutto scherzo e lì dobbiamo crescere: dobbiamo capire che anche se siamo in vantaggio non possiamo snaturarci andando a rallentare il gioco se possiamo correre o smettendo di prendere vantaggi per lasciare scorrere il tempo. Abbiamo una nostra identità e dobbiamo rispettarla sempre”.
DUE PUNTI PER METTERE FIENO IN CASCINA: “Sicuramente, e per migliorare il nostro score casalingo. Dobbiamo continuare a vincere in casa per andare poi in trasferta a giocare con una testa ed una mentalità diversa rispetto all’avere l’acqua alla gola”.
LE CHIAVI DEL MATCH CON TREVISO: “Dobbiamo fermare la loro qualità e verve offensiva sugli esterni: Bowman, Harrison, Mascolo sono giocatori capaci di fare tanti punti in pochissimi minuti. Anche Macura, che non gioca molto palla in mano, sa essere tanto pericoloso al tiro. Non dobbiamo dimenticarci però anche di Olisevicius che tornerà dopo qualche settimana e che è il terzo marcatore del campionato. E’ sicuramente una squadra dal livello complessivo altissimo e dobbiamo farci trovare pronti in difesa, prendendo rimbalzi e correndo”.
TREVISO SQUADRA CHE GIOCA UN “PACE” MOLTO ALTO: “Quando giochi contro una squadra con tantissimo talento è sempre difficile, al di là del ritmo. Reggio Emilia, ad esempio, gioca un basket più lento del nostro ma ci ha battuto perché ha grande fisicità e qualità ad esempio. Treviso è una squadra composta da giocatori che da tanti anni lavorano con lo stesso allenatore, hanno un gioco rodato, si conoscono e questo li aiuta. Dovremo essere bravi a limitare i loro uno contro uno ed essere pronti a fronteggiare le loro giocate fuori sistema”.
LA COPPIA LIBRIZZI – BRADFORD PER LIMITARLI SUGLI ESTERNI: “Sicuramente è un’opzione. Noi giochiamo sempre con due playmaker, due ali e un 5. Il play può cambiare a seconda delle esigenze, a volte lo può fare anche Nino Johnson quando alziamo il quintetto. Dobbiamo capire quale situazione ci porta maggior vantaggio: a Brindisi abbiamo messo un’ala su Bibbins e questo ci ha aiutato ma alla fine son tutte scelte che si fanno in base all’avversario”.
SULLE CONDIZIONI DI SYKES: “Sta meglio, sta iniziando ad allenarsi, sta facendo il percorso riabilitativo ma non vogliamo forzare il suo rientro, anche perché la squadra gioca in base a come sta lui: se è in forma la squadra gioca bene, viceversa la squadra segue la sua condizione. Ora non abbiamo la necessità di accelerare il recupero perché la squadra sta facendo bene”.
SUL RECUPERO DI GRAY: “Ha avuto qualche problemino fisico che lo ha limitato nelle ultime settimane ma adesso sta meglio. E’ vero che nelle ultime partite non ha segnato molto ma sta prendendo i tiri giusti e ha tutta la mia fiducia”.
Alessandro Burin