Sì scrive Tre Valli Varesine, si legge festa. La corsa più attesa della provincia non può essere descritta in altro modo e la 104^ edizione vissuta sotto un sole splendente ha rispettato i pronostici: entusiasmo fin dalle prime ore con la 5^ Tre Valli Varesine Women che ha scaldato l’atmosfera (a maggior ragione dopo la super vittoria di Elisa Longo Borghini) e adrenalina a mille per gli uomini con l’elite del ciclismo mondiale protagonista nel cuore di Varese.

Ma in una giornata del genere i protagonisti non sono solo i corridori. Sono i tifosi. Per chi non vive il ciclismo è difficile da spiegare, eppure eccoli qui (nella foto in alto): un gruppo di amici che trasforma ogni singola gara in un evento memorabile. Non hanno un nome, non serve. Basta solo la loro passione, la loro irrefrenabile e contagiosa e energia. Non c’è nemmeno bisogno di presentazioni, perché tutti sanno chi sono: sono i padroni di Via XXV Aprile.

Cibo, bevande, musica e allegria a volontà. Ogni giro della corsa è salutato come un Capodanno e anche qualche ammiraglia non può fare a meno di fermarsi da quelli che sono a tutti gli effetti veri e propri amici del ciclismo. “Amicizia e aggregazione sono ciò che ci porta qui ogni anno e sulle strade dei Mondiali e del Giro d’Italia spiega il Presidente . A differenza di tanti altri sport, nel ciclismo si respira appieno lo spirito di gruppo, la voglia di stare insieme e di divertirsi. Siamo nati spontaneamente, dall’amicizia con ex professionisti che ci hanno permesso di allargare il nostro giro e di essere coinvolti in eventi di stampo mondiale. Il Giro d’Italia ci appartiene, ma è nelle corse di casa nostra che siamo il meglio: in questi casi non esistono lavori, ma solo bisogno di stare insieme. Grazie a Dario Andriotto abbiamo mosso i primi passi, ma da lì ci siamo allargati: ho coinvolto i miei amici, che hanno portato i loro amici e così via. Basti pensare che ai mondiali di JURGEN in Belgio nel 2012 siamo andati con 13 camper. Cerchiamo solo di portare a tutti la nostra passione“. E, credeteci, spiegarla a parole è davvero difficile. Ci proviamo con una frase riportata dal Presidente: “Viviamo tutti in zona… Ma questa notte abbiamo dormito qui“. Chapeau. Il brindisi più grande è per voi. L’inimitabile Ricky aggiunge: “Quello che dice il Pres è legge. Non potrei chiedere di meglio: sono qui con i miei amici, persone vere guidate dalla passione… e da un pizzico di follia“.

È in questo folto drappello di amanti del ciclismo ecco spuntare Rossana Turconi, moglie di un certo Stefano Zanini (a casa in convalescenza) che, oltre a partecipare con grande entusiasmo alla festa di Via XXV Aprile, è venuta a Varese per fare il tifo per i due nipoti (i bustocchi Filippo Turconi e Simone Zanini, rispettivamente figli di suo fratello e del fratello di Zanini). Al termine del quarto passaggio non ha potuto fare a meno di lanciare una frecciatina al marito: “Ormai non ha più il fisico di una volta… (ride, ndr). Scherzi a parte oggi sarebbe stato sull’ammiraglia dell’Astana e io sarei comunque stata qui: aggregazione, divertimento e festa sono aspetti del ciclismo che chiunque dovrebbe provare. Chiaramente quando Stefano correva vivevo le gare con molta più ansia, ora la tensione l’ho parcheggiata in garage e penso solo a vivere le emozioni che solo il ciclismo regala“.

Più in generale, basta solo fare un giro in piazza Montegrappa per respirare un’adrenalina pazzesca. “È la prima volta che vediamo la gara da Piazza Montegrappaci racconta una coppia : vista la giornata non potevamo mancare… e torneremo perché è un divertimento unico! È bello vedere come Varese riesca a restare nel cuore di ciclisti e appassionati, a soprattutto vista la tradizione di questo sport nelle nostre zone“. Un altro tifoso aggiunge: “Sono sempre venuto a vedere la Tre Valli e non potevo mancare quest’anno. È una bellissima giornata, ricca di grandi ciclisti”. Una ragazza dichiara: “La Tre Valli ha sempre un fascino particolare: qui si respira il vero ciclismo ed è fantastico veder sfrecciare i campioni così vicino a te“. Un papà racconta: “Siamo venuti in famiglia e ci stiamo divertendo tantissimo. Questa è una giornata di sport e festa che vale sempre la pena vivere dal vivo“. Pensiero perfettamente condiviso da un anziano tifoso: “Ogni edizione regala spettacolo e grandi emozioni. L’entusiasmo del pubblico rende questa corsa ancora più speciale“. Perché sì, la Tre Valli Varesine è davvero speciale. È un’autentica festa. E va vissuta.

Matteo Carraro

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