La Pallacanestro Varese è pronta a cambiare assetto. I biancorossi, nella trasferta di Milano provano a dare l’ennesima svolta stagionale cercando un nuovo assetto tattico e fisico, imposto dal turnover.

Nella sfida contro i meneghini, in programma domenica 2 febbraio alle ore 17:30 all’Unipol Forum di Assago, i biancorossi riabbracceranno tra i convocati Keifer Sykes ma la sua presenza imporrà a coach Mandole di operare un turnover tra gli stranieri. La scelta più ovvia e quella che si verificherà, a meno di sorprese dell’ultim’ora, dovrebbe essere quella che porta all’esclusione di un Justin Gray in grande crisi tecnica e di prestazioni.

Una scelta che il coach argentino, sebbene Gray non stia vivendo un gran momento (e lo diciamo in maniera eufemistica), non farebbe a cuor leggero, in quanto vede nel numero 5 biancorosso un giocatore di grande importanza per la fase difensiva biancorossa, per la sua applicazione e per la presenza fisica e non è un caso che fino ad oggi Mandole lo abbia sempre difeso ed in lui abbia riposto grande fiducia. Tra i due, inoltre, c’è anche un rapporto umano molto forte, come i diversi pranzi che fanno assieme al Campus post allenamento sono li a testimoniare.

Detto questo, però, la scelta, ripetiamo, pare obbligata, in virtù delle prestazioni molto sottotono che sta offrendo Gray e soprattutto in relazione alla sempre buona presenza che è in grado offrire Bradford, l’unico altro uomo che potrebbe finire nelle rotazioni del turnover. C’è un però: si perché la scelta di fare a meno di Gray sugli esterni, privilegiando quella di Bradford, da un lato permetterebbe di dare più strutturata e fisicità nei ruoli di 1-2 per Varese (essenziale soprattutto il lavoro che Desonta dovrà andare a fare su Mannion in fase difensiva e di pressione), dall’altro invece porterebbe ad una perdita di fisicità nel ruolo di ala piccola, situazione dalla quale Shields e Bolmaro, che spesso gioca però anche da guardia, potrebbero trovare grande pane per i loro denti soprattutto nella lotta a rimbalzo.

Un rischio calcolato, che però porterebbe maggior imprevedibilità e pericolosità sul perimetro, anche perché oggi è impensabile che Varese possa escludere Kao dalle rotazioni presentandosi a Milano con il solo Tyus, per una valutazione che potrebbe cambiare invece qualora dal mercato italiano (ipotesi prestito di Caruso?) dovesse presentarsi l’opportunità di aggiungere un lungo che possa stare in campo per tanti minuti.

Opportunità che però non riguarda la stretta attualità, che parla invece di una Varese che cercherà di affidarsi alle mani e al cervello di Sykes per ritrovare quell’anima persa contro Brescia, in un contesto di partita in cui anche Assui, proprio per la quasi certa assenza di Gray, potrebbe trovare più spazio: un’occasione unica per lui di mettersi ancora una volta in mostra e proseguire il suo percorso di crescita.

Alessandro Burin

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui