Sarà una settimana d’importanti riflessioni in casa Pallacanestro Varese in vista di una trasferta già delicatissima come quella di Reggio Emilia, con la partita in programma domenica 19 ottobre alle ore 18:00 sul parquet del PalaBigi. Un match, come dicevamo, già molto importante per una Varese che deve dare un segnale di svolta dopo un precampionato in ombra e dopo la scoppola patita sabato contro Milano, che unita alla prestazione ricca di alti e bassi, purché vincente, contro Sassari, ha lasciato più di un interrogativo a Kastritis ed al suo staff.

Ed allora, in attesa di capire se Renfro sarà della partita (il giocatore questa settimana dovrebbe riprendere ad allenarsi con il gruppo anche se la situazione psicologica, legata alla paura di ricadute dell’infortunio al polpaccio destro non è in realtà quantificabile a livello temporale) si può immagine un possibile cambio nelle gerarchie di coach Kastritis.

Se infatti dovesse rientrare il centro ex Sassari e dare garanzie, non è da escludere che il coach greco lo possa utilizzare fin dal primo minuto, riportando Nkamhoua al suo ruolo naturale di ala grande e sfruttando Alviti da ala piccola pura, togliendogli così le pesanti, soprattutto a livello fisico, incombenze difensive e lasciandogli più freschezza per attaccare. A maggior ragione, poi, l’alzare il peso sotto le plance sarebbe necessario per limitare Cheatham, Echenique e Wiliams cercando, inoltre, di andare a ridurre l’emorragia di rimbalzi che in queste prime partite è già stata evidente, soprattutto dopo i 48 concessi a Milano: davvero troppi.

Così facendo, chi ne farebbe le spese sarebbe Assui, che andrebbe a partire dalla panchina, ma la vera novità potrebbe esserci in cabina di regia, dove Moody, dopo i soli 13 minuti giocati con Milano, in quella che è apparsa una chiara bocciatura da parte di Kastritis al play americano, potrebbe lasciare il posto dall’inizio ad un Librizzi che è stato tra i più positivi in questo inizio di stagione, cercando anche così di dare una scossa allo stesso Moody.

Chi invece pare imprescindibile, al momento, è Moore che, pur in mezzo a tutti gli errori che commette, soprattutto palla in mano, ha dato segnali di energia ed intensità come pochi altri in queste prime due giornate di campionato ed in questo momento tanto basta per prendersi un posto di punta nello scacchiere tattico biancorosso: a giudizio libero, poi, se questo sia un bene oppure un ulteriore segnale dei problemi che si stanno affrontando in casa varesina.

Alessandro Burin

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