Tu chiamali, se vuoi, casi della vita. Così ci viene da definire il calendario della Pallacanestro Varese che, ad un anno di distanza, ripropone l’accoppiata Sassari-Treviso nello stesso ordine: trasferta sarda prima, gara casalinga con Treviso poi.
Come lo scorso anno Varese è stata capace di battere Sassari a domicilio domenica scorsa giocando un basket ad alto ritmo fatto di giocate in velocità spesso concluse al ferro o di tiri pesanti abbinando, però, un’ottima difesa nei due periodi centrali. Diverso, però, è il periodo dell’anno in cui giungono queste due sfide: allora si era a fine aprile e la gara interna era l’ultima gara casalinga dell’anno mentre quest’anno è solo la fine del girone d’andata. Diverso, si spera, che sia l’esito di questa sfida dato che un anno fa Varese ha perso la partita con i trevigiani col punteggio di 95-100.
Sconfitta che regalò comunque la salvezza visti i risultati delle avversarie. Oggi è impossibile centrare la salvezza con tutto un girone da disputare, ma una vittoria contro Treviso renderebbe bellissimo questo finale di andata con una serie di risultati positivi che potrebbe condurre i biancorossi in acque definitivamente più tranquille. Di contro, va detto che Treviso si gioca con Tortona l’ultimo posto utile per le Final Eight di Coppa Italia.
La squadra di coach Vitucci ha in regia tanto talento con Ky Bowman, uno dei tanti ex brindisini nel roster, che viaggia a 15,8 punti a gara, quasi due in più rispetto alla scorsa annata nella Marca. Altro giocatore che sa la sua in serie A è Bruno Mascolo. Dopo un anno quasi sabbatico alla Virtus Bologna, Mascolo sta disputando una signora stagione a 11.9 punti di media. Nelle rotazioni si sta facendo spazio anche il giovane David Torresani: fisico interessante, 10′ di media e 2,2 punti a gara. Segnatevi questo nome. In guardia troviamo un altro ex Brindisi portato da Vitucci come D’Angelo Harrison, giocatore dal talento stellare, ma che si accende a intermittenza. 13,5 punti per lui con un buon 38,9% dai 6,75. Nei due ruoli di guardia e ala c’è JP Macura che esce dalla panchina ed è un tiratore di striscia capace di accendersi in pochi istanti. Reparto ali piccoli e ali forte ben fornito con l’esperto Mazzola che ha spesso fatto male a Varese col suo tiro pesante, con un altro ex brindisino come Mezzanotte, lungo che apre molto bene il campo e ultimamente sta sfoderando delle prestazioni convincenti dopo un inizio non proprio perfetto. Con loro c’è l’americano Alston, solido e capace di andar bene a rimbalzo, oltre a Olisevicius di cui parliamo nella rubrica Occhio a. Sotto canestro c’è Pauly Paulicap, confermato dalla scorsa stagione e che ad inizio anno ha rischiato addirittura il taglio. Poi, paradosso dei paradossi, è salito di colpi e di livello ed oggi è un lungo molto continuo con 7,7 punti e 7,2 rimbalzi a gara. A dargli manforte sotto i cristalli è arrivato il 33enne Pellegrino, un lungo curriculum in A2 con poche presenze in A.
Occhio a…Osvaldas Olisevicius
Arrivato a Treviso la scorsa stagione ad annata iniziata da Reggio Emilia dove era fuori dai piani tattici della Unahotels, il lituano sta disputando anche in questo 2024/25 una signora stagione a 18,1 punti di media con un irreale 48,2% da 3 con 5,1 tentativi a gara, 3,8 rimbalzi e 2,1 assist a gara. Rientro previsto proprio con Varese dopo che è rimasto fermo dallo scorso 15 dicembre contro Cremona per una tendinite: vedremo quale sarà il suo livello di forma. Uscito dalla Sarunas Marciulonis Academy, ha esordito nel Trakai in Lituania, poi 3 anni nel Pieno Zvaigzdes e nel 2017 la prima esperienza all’estero con la maglia di Wurzburg. Ma a gennaio torna in Lituania. Sale di livello firmando con la squadra costiera di Klaipeda dove rimane due anni per poi tornare in Bundesliga con il Medi Bayreuth. Le sue prestazioni valgono la chiamata di Reggio dove resta due anni: 16,2 punti nella prima annata funestata da un grave infortunio, 11,7 nella seconda annata in maglia Reggiana. E’ certamente uno degli attaccanti più pericolosi del nostro campionato, solido come praticamente tutti i lituani e buon conoscitore del gioco.
Matteo Gallo