Sarà Allerik Freeman l’ultimo pezzo del puzzle che andrà a completare il roster della Pallacanestro Varese? Nella serata di ieri, domenica 24 agosto, si è sparsa la notizia che il club biancorosso ed il giocatore fossero ormai ai dettagli dell’accordo definitivo, ma la situazione in realtà è differente. L’idea del club è sicuramente quella di tesserare la guardia 30enne ma tutto dipenderà da come il giocatore risponderà ai test, alle visite mediche ed alla prova sul campo a cui la società di Piazzale Gramsci lo sottoporrà nei prossimi giorni. L’ex guardia, tra le altre, della Reyer Venezia, è atteso nella Città Giardino già questa settimana per sottoporsi ad una serie di esami approfonditi per valutare l’entità del recupero dalla rottura del tendine d’Achille di qualche mese fa.
Freeman infatti è stato operato a dicembre 2024 per risolvere la lesione ed in questi 8 mesi ha seguito il tipico percorso riabilitativo che viene impostato per questo tipo d’infortuni. Un lavoro lungo e meticoloso che ha rimesso in sesto il giocatore, chiamato però ora alla prova del campo che è sempre completamente diversa da quello che può essere un semplice allenamento in palestra o anche solo un lavoro a livello individuale.
Per questo la società biancorossa, che non è certo folle, avrebbe deciso di testare il giocatore e valutarne l’effettiva idoneità a livello medico e di effettivo lavoro sul campo prima di siglare con lui un accordo che leghi le parti per l’intera stagione. Senza dubbio, qualora Freeman si rivelasse completamente “abile ed arruolabile” per coach Kastritis durante il precampionato (per la valutazione finale infatti il club è intenzionato a prendersi tutto il tempo necessario), sarebbe un colpo di altissimo livello per fisicità (191cm per 92kg) ma soprattutto per qualità tecnica: lo scorer in grado di giocare sia nel ruolo di 2 che di 3 che farebbe al caso della OJM 2025/2026.
Alessandro Burin
