
La sfida con Treviso sarà la prova del 9 per la Pallacanestro Varese che ha una grande opportunità di svoltare, forse in maniera definitiva, la stagione.
Un match nel quale i biancorossi dovranno dimostrare in maniera netta di aver davvero svoltato sotto il punto di vista difensivo, contro una squadra che fa della verve offensiva, soprattutto sugli esterni, il suo punto di forza.
Sarà centrale, nello scacchiere del match, il ruolo che riusciranno ad interpretare Matteo Librizzi e Desonta Bradford, chiamati ad arginare quel Ky Bowman che è uomo di punta della squadra di coach Frank Vitucci. Bowman, infatti, sta vivendo una delle sue migliori stagioni, viaggiando a cifre davvero strabilianti: 15.8 punti di media, tirando con oltre il 50% da due punti e il 45.6% da tre, con una valutazione media di 15.7.
Dati che certificano la qualità e soprattutto il peso specifico di Bowman in campo e che, ancor di più, mettono in evidenza come il lavoro della coppia di play biancorossa dovrà essere efficace nella capacità di contenerlo. Un compito molto importante a cui si affianca quello in copertura sull’altra bocca da fuoco della Nutribullet, ovvero D’Angelo Harrison che, dopo un inizio di stagione in salita, sta tornando a macinare quei numeri che a Brindisi lo avevano eretto a capo popolo della tifoseria pugliese.
Due giocatori pericolosissimi sul perimetro che potrebbero portare Varese a tentare anche un assetto nuovo in campo, con la presenza contemporanea di capitan Libro e di Bradford per alzare l’intensità e la fisicità difensiva, utilizzando un Hands in stato di grazia come ala piccola pura, che può concedere qualcosa a livello fisico ma che sicuramente sarebbe spina nel fianco temibilissima per la retroguardia veneta.
Così facendo, non solo si alzerebbe anche la qualità a livello di circolazione e gestione di palla grazie alla doppia cabina di regia ma sarebbe costante la pressione a cui verrebbero sottoposti i due esterni di Vitucci, aumentandone il carico di fatica e togliendone energie preziose.
Alessandro Burin