Ritrovare i risultati ma ancor prima la compattezza di gruppo. Questa è la prima mission della Pallacanestro Varese che, in attesa dell’annuncio del nuovo allenatore (che potrebbe avvenire entro la fine della settimana), cerca di ricomporre i cocci dopo la separazione con coach Mandole, le ultime quattro sconfitte di fila, la contestazione dei tifosi e l’incubo retrocessione tornano a farsi molto presente nella realtà della squadra biancorossa.

Se per i risultati, però, bisognerà attendere tre settimane, per ricompattare lo spogliatoio ci vorrà e dovrà volerci molto meno. La squadra si ritroverà giovedì al Campus agli ordini di coach Marco Legovich che però, a meno di grandi sorprese, non sarà l’Head Coach della squadra da qui alla fine della stagione. L’organizzazione americana che ha lo staff biancorosso da ormai qualche stagione a quest parte, infatti, prevede una giusta suddivisione dei ruoli e Legovich continuerà a mantenere quella di Associate Head Coach fino alla fine dell’anno.

Tornando però all’unione dello spogliatoio, c’è da ricompattare un gruppo slegato in maniera evidente al suo interno, con in particolare, il “pacchetto” americani distaccato dal resto della squadra e diviso al suo interno. Le facce e le movenze di giocatori come Johnson, Gray e dello stesso Kao infatti non lasciano spazio ad interpretazioni, a questo ci si aggiunga un Sykes completamente fuori contesto al momento ed i soli Bradford e Tyus a cercare di tirare le fila. Ed Hands? Qui arriviamo al bandolo della matassa.

Torniamo indietro, intervallo di Pistoia: Varese avanti 45-59, Pistoia nel caos dopo 9 sconfitte consecutive, pubblico in subbuglio e contestazione aperta all’Estra. Tutto volge a favore della OJM, se non che è in quel frangente che si sarebbe creata quella frattura che ha portato poi, in parte, al crollo delle ultime giornate, con alcuni componenti del gruppo americani che avrebbe accusato Hands di non passare la palla e di giocare solo per sé.

Uno screzio del momento che sembrava solo una cosa passeggera e che invece, a settimane di distanza da quell’episodio, continuerebbe a perpetrare negli equilibri di squadra, contribuendo poi, in parte, al crollo delle ultime partite non solo da un punto di vista tecnico e tattico ma soprattutto di unione della squadra.

Ora però il tempo dei litigi è finito e la squadra ha bisogno di ritrovarsi, di unirsi, di fare squadra di ritrovare quella comunione d’intenti che nelle tre vittorie consecutive si stava cimentando e si era palesata e che diventa fondamentale per arrivare a raggiungere l’obiettivo salvezza, al di là poi di chi sarà il nuovo allenatore.

A proposito del coach, nelle ultime ore si registrano movimenti del club biancorosso intorno alla figura di coach Maurizio Buscaglia, anche se l’ipotesi di un allenatore straniero rimane sempre forte. In pochi giorni, comunque, la situazione si dovrebbe risolvere.

Alessandro Burin

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