Potrebbero aver lasciato sorpresi in prima istanza, le parole del GM della Pallacanestro Varese Zach Sogolow alla trasmissione diretta dal collega Fabio Gandini di Varese Noi, L’Ultima Contesa, sulla situazione di Stefan Moody. Il dirigente biancorosso, ha infatti specificato come il playmaker statunitense, il più negativo di questo complicato inizio di stagione della OJM, al momento rimane in squadra, nonostante l’arrivo di Iroegbu, giunto ai piedi del Sacro Monte proprio per prendere il posto di Moody in cabina di regia. Ed allora viene da chiedersi perché la scelta momentanea di tenere anche Moody?

Le risposte principalmente sono due: la prima è che Moody al momento non ha trovato ancora nessuno disposto a metterlo sotto contratto, il che pare ovvio dopo un inizio di stagione così complicato, benché il playmaker statunitense goda di ottima fama sia in Grecia che in Turchia, campionati dove ha fatto bene negli anni passati. E’ chiaro che però, trattandosi di un giocatore extra comunitario, per metterlo sotto contratto, al momento (tenente bene a mente la condizione temporale) da parte di una squadra italiana, c’è bisogno dell’utilizzo di un visto da parte di qualsiasi società, il che si sa, non è mai operazione facile per i club che vedono i visti come vere e proprie gemme preziose da preservare ed utilizzare con accuratezza.

Qui, allora, si lega il secondo e fondamentale motivo per il quale Moody dovrebbe rimanere a Varese fino alla gara con Venezia almeno: arrivando alla gara del Taliercio come uno dei convocati da coach Kastritis, per il numero 42 biancorosso si completerebbe quel percorso di 5 partite utili proprio al superamento del problema visto, in quanto andrebbe a risultare già vistato, anche qualora, auspicabilmente, non dovesse scendere in campo, e quindi molto più appetibile e facilmente acquistabile da un club che sia italiano, allargando così la platea dei possibili acquirenti, mentre a livello europeo non c’è questo problema in quanto il visto é solo un vincolo relativo al basket nostrano.

Però, perché c’è un però: per Varese portare Moody quantomeno in panchina a Venezia, tenuto conto della presenza anche di Iroegbu, che come vi abbiamo anticipato arriverà domani, mercoledì 29 ottobre a Varese e farà il primo allenamento con la squadra giovedì 30, servirebbe il passaggio immediato al 6+6 con conseguente pagamento della luxury tax prevista (intorno ai 40.000 euro).

Questa è la mossa su cui ragiona Varese, che comunque continua ad essere indirizzata verso il passaggio ad un nuovo assetto del roster, alla ricerca di un esterno in grado di portare atletismo e punti e con la contingenza Moody che potrebbe non fare altro che accelerare questo processo decisionale.

Alessandro Burin

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