
Ultimo appuntamento casalingo della stagione per la Pallacanestro Varese che affronta in casa Trieste. Mandata in archivio settimana scorsa la missione salvezza, gli uomini di coach Kastritis possono cercare di eguagliare il miglior risultato degli ultimi anni ovvero il dodicesimo posto dell’annata 2021/22, quella, per intenderci, dell’intermezzo di coach Roijakkers. Risultato che passa per una vittoria casalinga e siamo certi che i biancorossi vorranno riscattare la pesante sconfitta di domenica scorsa in quel di Bologna oltre che congedarsi dal proprio pubblico con una prova di spessore. L’avversario non sarà facile, ma anche il ricordo del 107-81 in terra triestina contribuirà a dare la carica ai nostri.
Dando uno sguardo al roster giuliano, sono solo tre i sopravvissuti alla retrocessione avvenuta due anni fa e rimasti dopo la subitanea promozione in A. Siamo parlando dell’ex varesino Michele Ruzzier che era arrivato a stagione in corso dalla Virtus Bologna. Per un triestino doc come lui è un motivo in più indossare la maglia giuliana. In questa annata 7,4 punti di media con un superbo 46% e ben 3,5 assist con un a prestazione super contro Trento dove ha realizzato 25 punti in 35′. Altro sopravvissuto è Luca Campogrande: finito ai margini delle rotazioni, l’ex Avellino ha disputato solo 14 gare con poco meno di 7′ di media e un tiro da 3 che si è perso: solo 15% per lui che è uno specialista. Ancora più marginale l’utilizzo di Deangeli, ala classe 2000, che ha avuto poco spazio in tutto l’anno.
Reparto guardie che viene completato da un altro amato ex Varese che in tanti vorrebbero rivedere in canotta biancorossa: Markel Brown. La guardia americana sa fare di tutto sul campo: sia il play capace di gestire i ritmi nei minuti caldi che il mastino difensivo quando c’è da mettere la museruola all’avversario più pericoloso così come avere nella propria faretra varie soluzioni offensive sia in avvicinamento che col tiro da fuori. Più di 15 punti di media per lui quest’anno con oltre il 37% da 3. Passando al capitolo ali anche qui troviamo un altro ex varesino come Justin Reyes. Altra stagione poco fortunata a livello fisico per Justin che ha disputato meno della metà delle gare a calendario: certamente molto limitante per un giocatore che faceva della sua forza fisica una delle armi migliori sia difensivamente che offensivamente. A compensare la sua assenza c’è il talento di due super giocatori come Valentine e Uthoff.
Il primo è più guardia ala ed è dotato di grandi qualità tecniche: miglior marcatore dei giuliani con quasi 16 punti di media e un pesante 40% da 3 su oltre 8 tentativi a gara. Il secondo è più ala forte, ma anche lui ha una mano educatissima da oltre l’arco (37,5%) e sa andare forte a rimbalzo. A completare il reparto ali un altro fresco ex come Sean McDermott, ripescato dalla Turchia proprio per tamponare i problemi fisici di Reyes e non solo: 6,5 punti per lui col 44% da 3 fin qui, e l’ex Milano Jeff Brooks, giocatore di lusso che esce dalla panchina per fornire tanti minuti di qualità. Infine, come lunghi troviamo Candussi e Johnson. L’azzurro ha finalmente trovato alla soglia dei 30 anni la sua dimensione per recitare da protagonista in serie A con 6,6 punti a gara in poco più di 12′ di utilizzo medio. Johnson, lungo bianco classe ’97, è una delle sorprese di questa stagione. 9,2 punti e 7,1 rimbalzi a gara sono il suo biglietto da visita: pescato dopo 3 anni di G League e un’esperienza in Romania. Altra ottima scelta dei triestini: unica pecca il tiro libero dove viaggia sotto il 60%.
Occhio a Colbey Ross
Difficile scegliere in mezzo a un dualismo con Markel Brown, ma forse la scelta di Ross deriva anche da quell’ultima uscita in maglia biancorossa in casa contro Scafati. Quei 33 punti messi a segno in quella gara da vivere o morire in seguito alla famosa penalizzazione. L’ennesima prova sopra le righe del folletto americano e il palazzetto che a pochi secondi dalla fine scandisce “Mvp, Mvp” a testimoniare la grandezza della sua stagione varesina. Un giocatore che fatto un’annata eccezionale chiusa a 17,5 punti di media e 7,5 assist a gara. O come quando con Tortona aveva praticamente riportato da solo Varese a contatto con i piemontesi. Ross ha poi avuto molta meno fortuna nell’annata seguente fra la scelta del Buducnost e il rientro in Italia proprio a Tortona: 11,6 punti e 5 assist di media sono un bottino esiguo per lui. Quest’anno in terra giuliana altra ottima stagione seppur funestata dagli infortuni: 15,1 punti col 37% da 3 e quasi 5 assist di media per lui. Sarà un piacere rivederlo alla Itelyum Arena.
Matteo Gallo