
Dolceamaro. Il sapore nella bocca della Pallamano Cassano Magnago è questo dopo l’eliminazione in semifinale scudetto contro Conversano. Un risultato che non può però cancellare una stagione di altissimo livello che riviviamo con le parole di coach Matteo Bellotti.
Coach, partiamo dall’ultima semifinale a Conversano, che emozioni si porta dietro da quella partita? Ovviamente immagino quali possano essere…
“Guarderei più all’ultima gara in casa nostra, ovvero Gara1, lì siamo usciti un po’ delusi e amareggiati. Personalmente, al di là del risultato, potevamo fare meglio vista anche la grande cornice di pubblico presente, mai vista così a Cassano, quindi non riuscire a festeggiare con i nostri tifosi mi ha lasciato l’amaro in bocca. Avremmo voluto vincere per ridare qualcosa a chi era venuto a vederci. Poi è chiaro che pensando a Gara 2 c’è la delusione per essere usciti, però siamo andati a giocare un’ottima partita su un campo molto difficile contro un avversario molto forte, ci sta aver perso, il vero problema è che ci siamo giocati tutto in Gara1, dove sono certo avremmo potuto fare meglio”.
Pensa sia subentrata un pò di peso psicologico per aver pareggiato Gara1 in Gara2?
“In maniera positiva. La delusione di Gara1 ci ha portato ad approcciare meglio a Gara2 sia collettivamente che individualmente. Abbiamo sentito molto meno la pressione di quanto non l’avessimo sentita in Gara1 e questo ci ha permesso di giocare una partita migliore”.
Al di là di tutto, il bilancio di fine stagione non può che essere positivo però…
“Assolutamente sì. Il bilancio è sicuramente positivo alla fine di una stagione nella quale siamo riusciti a centrare il risultato che volevamo ad inizio anno, ovvero migliorare quanto fatto nell’annata passata. Ci abbiamo messo la vittoria del primo titolo seniores della storia della società e abbiamo chiuso la regular season da primi, anche qui per la prima volta in 50 anni dei Pallamano Cassano Magnago. Siamo stati bravi perfino a creare l’aspettativa di partire favoriti contro Conversano: poi le cose possono andare bene o male, ma lo status che abbiamo assunto quest’anno è sicuramente un trionfo. A questo aggiungo il fatto che, grazie ai risultati ottenuti, ad agosto giocheremo la Supercoppa e l’anno prossimo torneremo sul palcoscenico europeo con la Challenge Cup, quindi, meglio di così”.
Tra i traguardi raggiunti c’è sicuramente l’entusiasmo ed il trasporto che avete portato alla gente di Cassano Magnago…
“Abbiamo avuto la fortuna in queste ultime due stagioni di trovare tanto entusiasmo nelle persone di Cassano e credo che questo sia figlio della bravura dei ragazzi, perché uno vuole venire a vedere la squadra giocare al di là dell’aspetto tecnico-tattico, perché trova un gruppo che trasmette voglia ed energia. I ragazzi inq uesti due anni hanno sempre avuto un bell’atteggiamento e dato sempre il massimo in campo. Tutto questo ha aiutato anche i tifosi a venire a vederci più volentieri al di là del risultato: vedere giocatori che finiscono la partita sempre con la maglietta sudata per l’impegno spinge a sentirsi parte di questa squadra. Ci tengo a ringraziare chiunque sia venuto a supportarci in questa stagione ma faccio anche i complimenti ai ragazzi perché molto del merito ce l’hanno anche loro per quello che trasmettono e che hanno fatto in campo”
L’anno scorso la scelta fu quella di mantenere lo zoccolo duro della squadra e fare un paio di ingressi mirati per alzare la qualità. Quest’anno quale sarà l’idea da cui partirete per ricostruire il gruppo?
“La filosofia è sempre la stessa: vogliamo confermare al 100% il blocco di quest’anno, sappiamo di aver già una squadra forte ma vorremmo migliorare ancora qualche aspetto e se ci sarà la possibilità magari inseriremo uno o due giocatori che sono già stati contattati e per i quali siamo vicinissimi all’accordo”.
Ovviamente lei rimane a Cassano Magnago?
“Direi di sì. Per me sarà il quarto anno consecutivo alla guida della squadra di A1 Maschile, mi trovo bene a Cassano, è una realtà che conosco, ho qui la mia ragazza, tanti amici e c’è una squadra molto competitiva composta da giovani di grande qualità. Io ho l’ambizione di fare sempre meglio, la società anche, ci sono tutti gli ingredienti per fare bene e proveremo a migliorarci anche l’anno prossimo anche se non sarà facile dopo questa grande stagione”.
Alessandro Burin